Torino

Torino: un rosario per Salvini davanti al tribunale nel giorno del processo all'ex ministro

Nasce il gruppo "anti-sardine", la fondatrice: "Sosteniamo Matteo con la preghiera"

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A Torino nasce il primo gruppo anti-sardine. E organizza il debutto in piazza il 10 dicembre, nello stesso giorno del gruppo social nato anche qui sotto l'onda delle mobilitazioni che dall'Emilia Romagna hanno poi proliferato in tutta Italia. Luogo, orario e modalità, però sono diversi. L'appuntamento è alle 9 del mattino per recitare il rosario di fronte al tribunale di Torino dove il leader della Lega Matteo Salvini è atteso per rispondere all'accusa di vilipendio dell'ordine giudiziario.

"Non entriamo nel merito della vicenda giudiziaria, noi vogliamo stare insieme per Salvini, contro il tentativo di regime di una giustizia che vuole imbavagliare il diritto degli italiani a esprimere la loro libertà di pensiero. Salvini difende i nostri valori di libertà, identità e appartenenza, noi con la nostra libera mobilitazione intendiamo difenderlo dalle ingiustizie di un palazzo lontano dal popolo, capace solo di prendere ordini da Bruxelles e impedirci di votare. Gli staremo vicino ognuno a seconda delle proprie sensibilità. Chi pregherà, chi distribuirà volantini, chi raccoglierà le firme. La nostra sarà una protesta a più voci per la libertà di opinione e i diritti di tutti, non di pochi" spiega Angela Ciconte, 53 anni, dipendente dell'Asl di Torino e fondatrice del movimento  che per adesso conta 55 membri su Facebook.

Angela Ciconte 

"Saremo molti di più - sostiene - ma in ogni caso noi rappresentiamo la comunità di chi vuole proteggere i valori tradizionali italiani e la nostra fede". Nel mirino del gruppo ci sono le sardine "nate per moda, con piazze di persone che non sanno nemmeno per quale motivo sono lì, un po' come quelli che vanno al Gay pride perché è tutto colorato". Nel curriculum "di credente nella chiesa tradizionale" della signora Angela ci sono precedenti di rosari in pubblico "come quello recitato in piazza Cln il 15 giugno, per contrastare la manifestazione del Gay Pride". Sul rischio di strumentalizzare la fede, Angela Ciconte ha le idee chiare. "Non è vero che Salvini strumentalizza il rosario - assicura - Io l'ho incontrato sabato a Milano e l'ho informato che martedì saremo davanti al tribunale per sostenerlo. Lui ha tirato fuori dalla tasca il rosario: se lo usasse solo per scopi mediatici, non l'avrebbe avuto con sè".
Il sostegno a Salvini non è comunque l'unico. "Ci stiamo organizzando a livello nazionale per appoggiare pubblicamente con la preghiera chi difende i nostri valori. Purtroppo in questo momento la Chiesa è divisa, ma sarà Dio a giudicare. Chi pensa che si possa accogliere tutta l'Africa fa valutazioni che non hanno a che vedere con la fede".