Ora perfino il partito di Francesco attacca le sue "riforme"
"Questa storiaccia dice che le riforme di Francesco sono abortite: soprattutto quelle finanziarie.”
Queste sono le parole di un anonimo cardinale vicino a Francesco, citate da Corriere.it (3 ottobre). Solitamente anti-Cattolico, Corriere.it evita rigorosamente di criticare Francesco.
Il cardinale aggiunge: "Come spiegheremo ai fedeli che il Vaticano di Papa Francesco abbia un edificio di lusso a Sloane Square, nel cuore di uno dei quartieri più costosi di Londra, sul quale sono stati investiti avventurosamente duecento milioni di euro?"
Corriere.it commenta che Francesco "a sei anni di distanza, ripropone un uso disinvolto del denaro a ogni livello"invece di una riforma finanziaria.
Si parla di "odore di malaffare, superficialità nella gestione dei soldi, selezione disastrosa dei controllori e dei controllati", "progetti di riforma che sono stati annunciati ma non portati a termine", "sperpero di denaro", "bolla autoreferenziale di Casa Santa Marta".
L'istituzione che dovrebbe ripulire le finanze del Vaticano è "senza capo da anni", aggiunge Corriere.it, dicendo che il cardinale Pell non è mai stato sostituito e che il revisore generale del Vaticano Libero Milone è stato cacciato perché aveva messo il naso dentro transazioni operazioni "eccellenti" quanto sospette.
#newsZscauidsqq
Queste sono le parole di un anonimo cardinale vicino a Francesco, citate da Corriere.it (3 ottobre). Solitamente anti-Cattolico, Corriere.it evita rigorosamente di criticare Francesco.
Il cardinale aggiunge: "Come spiegheremo ai fedeli che il Vaticano di Papa Francesco abbia un edificio di lusso a Sloane Square, nel cuore di uno dei quartieri più costosi di Londra, sul quale sono stati investiti avventurosamente duecento milioni di euro?"
Corriere.it commenta che Francesco "a sei anni di distanza, ripropone un uso disinvolto del denaro a ogni livello"invece di una riforma finanziaria.
Si parla di "odore di malaffare, superficialità nella gestione dei soldi, selezione disastrosa dei controllori e dei controllati", "progetti di riforma che sono stati annunciati ma non portati a termine", "sperpero di denaro", "bolla autoreferenziale di Casa Santa Marta".
L'istituzione che dovrebbe ripulire le finanze del Vaticano è "senza capo da anni", aggiunge Corriere.it, dicendo che il cardinale Pell non è mai stato sostituito e che il revisore generale del Vaticano Libero Milone è stato cacciato perché aveva messo il naso dentro transazioni operazioni "eccellenti" quanto sospette.
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