Massimo M.I.
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La vera povertà. O Gesù! Tu mi hai dato tutto, mentre io non ti ho dato nulla in ritorno. Quante volte sei venuto per raccogliere uva nella vigna della mia anima, eppure hai sempre trovato uva selvatica …Altro
La vera povertà.

O Gesù! Tu mi hai dato tutto, mentre io non ti ho dato nulla in ritorno. Quante volte sei venuto per raccogliere uva nella vigna della mia anima, eppure hai sempre trovato uva selvatica! Quante volte tu hai cercato, ma non hai trovato nulla; hai bussato, ma hai trovato chiusa la porta della mia anima! Quante volte mi hai chiesto da bere, ma io ti ho dato solo aceto e fiele! Quante volte, o Gesù, ho temuto di possederti, perché sapevo che avere te significava non avere altra cosa. Io dimentico che, avendo il fuoco, dovrei dimenticare la scintilla; avendo il sole del tuo amore, dovrei dimenticare la candela del cuore umano; avendo la pienezza della tua gioia, dovrei dimenticare la parzialità delle gioie terrene. O Gesù, la mia è la triste storia di non saper ricambiare cuore per cuore, amore per amore. Al di sopra di tutti i doni che può avere l’uomo, dammi il dolce dono di essere compassionevole con te. “Io sono una pietra e non una pecorella, per questo posso stare ai piedi della tua croce, o Cristo, e contare, goccia dopo goccia, il tuo sangue che scende lentamente senza piangere! / Non così ti amarono quelle donne che con grande dolore si abbandonarono al lamento; / non così ti amò Pietro che rinnegandoti versò lacrime amare; non così ti amò il ladrone che pentitosi si sciolse in lacrime di compassione; / non così il sole e la luna che nascosero il loro volto dietro un cielo privo di stelle. / Che orrore di impenetrabile oscurità nel mezzo del giorno! / Solo io non provo nulla. / Ma tu non ci badare / e cerca la tua pecorella, / tu che sei il vero Pastore del gregge. / Tu che sei più grande di Mosè, voltati, guardami, / e ancora una volta colpisci la roccia” (Ch. Rossetti).