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Il Vaticano si scaglia contro il ddl Zan: «Fermate la legge, viola il Concordato»

Il Vaticano ha attivato i propri canali diplomatici per chiedere formalmente al governo italiano di modificare il «ddl Zan»…
Elia Ocnss Rovera
N.S.dellaGuardia
Non si dialoga col demonio: non gli si chiede di modificare qualcosa (leggersi "contentino") ma di tacere e non parlare, e di ritirare la legge.
E prossimo passo la maledetta 194.
giandreoli
Si sono svegliati!!! Constato come sia il “gregge” (le numerose prese di posizioni da parte dei Fedeli e le rare ma lodevoli dei Politici) a guidare i pavidi “pastori” !!! Capito CEI?... Ora però rimane da porre le medesime obiezioni innanzitutto in casa propria (Conferenze Episcopali Nazionali europee), poi anche dove non vi siano Concordati e nelle Organizzazioni Internazionali (es l'ONU tanto …Altro
Si sono svegliati!!! Constato come sia il “gregge” (le numerose prese di posizioni da parte dei Fedeli e le rare ma lodevoli dei Politici) a guidare i pavidi “pastori” !!! Capito CEI?... Ora però rimane da porre le medesime obiezioni innanzitutto in casa propria (Conferenze Episcopali Nazionali europee), poi anche dove non vi siano Concordati e nelle Organizzazioni Internazionali (es l'ONU tanto considerata dal Vaticano).
Francesco I
Certo che viola il concordato!
Ma vi è un illustre precedente che dimostra che si può violare non solo il concordato ma anche la costituzione.
Non tutti sanno che una grossa responsabilità per l'approvazione della legge sul divorzio, anche per i matrimoni concordatari, fu dovuta all'atteggiamento miope delle gerarchie ecclesiastiche e di Paolo VI .
L'eclettico sacerdote pugliese don Olindo del …Altro
Certo che viola il concordato!
Ma vi è un illustre precedente che dimostra che si può violare non solo il concordato ma anche la costituzione.
Non tutti sanno che una grossa responsabilità per l'approvazione della legge sul divorzio, anche per i matrimoni concordatari, fu dovuta all'atteggiamento miope delle gerarchie ecclesiastiche e di Paolo VI .

L'eclettico sacerdote pugliese don Olindo del Donno, (già cappellano militare delle camicie nere poi deputato del MSI) laureato in utroque iure ed avvocato cassazionista, presentò uno studio in base al quale la legge così formulata violava palesemente l'articolo sette della costituzione il quale faceva (e fa ) riferimento ai patti lateranensi .
Ora, nel 1974 erano ancora in vigore i patti lateranensi dell'11 febbraio 1929 che stabilivano che , per i matrimoni concordatari, essere la Sacra Rota l'unica giurisdizione competente.
Il ricorso avrebbe avuto ottime possibilità di accoglimento, ma il tribunale ecclesiastico si rifiutò di presentarlo su pressioni delle gerarchie vaticane.

Sapete perché? Semplice: si temeva che una gran parte dei nubendi avrebbe contratto matrimonio civile, in quanto soggetto alla legge del divorzio e non a quello religioso che ne sarebbe stato escluso.