
Secondo la CEI, la nuova edizione del Messale Romano costituisce "l'opportunità per una formazione capillare, che riconsegni la ricchezza e l'irrevocabilità della riforma liturgica" di Paolo VI [anche se questa riforma è stata un fallimento devastante].
I vescovi dicono che i suoi punti essenziali sono la "centralità della Parola di Dio, della Pasqua e della stessa assemblea" [che suona come la definizione dell'adorazione di alcune sette Protestanti].
Pertanto, affermano, bisogna evitare "forme tradizionalistiche". Non sorprende che la Chiesa Italiana si ingolfata in una crisi mortale.
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