
Hanno venduto sottocosto 29 proprietà appartenenti alla banca, spesso a loro stessi, per poi intascare la differenza.
La procura ha valutato perdite per €57 milioni. La stima della Banca Vaticana e della società che gestisce le proprietà immobiliari del Vaticano era più alta.
Prima del processo, Caloia e Liuzzo avevano proposto un patteggiamento per una cifra di circa €13 milioni, che però è stato respinto.
Al momento della condanna, gli accusati hanno chiesto di poter risarcire una provvisionale di "solo" €35 milioni, che secondo loro doveva coprire ampiamente i fondi appropriati indebitamente.
Tuttavia, al momento della sentenza, i giudici hanno ordinato a Caloia e Liuzzo di ripagare solo circa €24 milioni.
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