Anguera: «L'Eucaristia sarà solo in pochi luoghi», difendiamo il Santissimo Sacramento

La Vergine Immacolata, di contro, nei suoi messaggi riafferma l’insegnamento della Chiesa circa la Reale Presenza di Cristo nel SS. Sacramento e invita ad un rapporto intimo di Amore e di Adorazione col Salvatore nel Sacramento dell’Altare.
Appena una manciata di messaggi, a titolo di esempio:
* «Sappiate che la vittoria degli uomini è nell’Eucarestia. Avvicinatevi a Gesù Eucaristico e attingete forza per il vostro cammino di giorno in giorno» (n° 1.297, 29/05/1997);
* «Cari figli, verranno giorni in cui gli uomini e le donne di fede troveranno l’Eucaristia solo in luoghi segreti. Ci sarà grande persecuzione dei cristiani e tutto sarà come nel tempo in cui il Mio Gesù affidò la Sua Chiesa a Pietro. Oggi ne abbiamo in abbondanza nell’altare, ma verrà il giorno in cui non si troverà il Prezioso Alimento. I Consacrati berranno il calice amaro del dolore. I Ministri del Mio Gesù che rimarranno fedeli agiranno come all’Inizio del Cristianesimo; Troveranno aiuto nelle case dei fedeli e lì celebreranno la Santa Messa» (n° 4.473, 23/5/2017).
* «La Promessa del Mio Gesù fatta alla Sua Unica Chiesa deve essere motivo di gioia per tutti voi: “Io sarò con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo”. Egli è realmente in mezzo a voi presente in Corpo, Sangue, Anima e Divinità nell’Eucaristia. CercateLo sempre per essere grandi nella fede» (n° 4.484, 15/6/2017);
* «La Verità sull’Eucaristia è Eterna, È UNA VERITA' NON NEGOZIABILE: Corpo, Sangue, Anima e Divinità; Questa è la Piena Verità annunciata da Mio Figlio Gesù. Qualunque insegnamento al di fuori di questo è opera del demonio» (n° 4.484, 13/6/2017).
* «Non dimenticate: il pane del nemico è solo pane. Corpo, Sangue, Anima e Divinità solamente nell’Eucaristia. I nemici agiranno per confondere gli innocenti e distorcere la verità. State attenti» (n° 4501, 18/7/2017);
* «L'Eucaristia è il Sole che illumina la Chiesa. Credete. Il Mio Gesù è presente nell'Eucaristia in Corpo, Sangue, Anima e Divinità. La Chiesa del Mio Gesù deve vegliare e difendere la Presenza Reale del Mio Gesù. I nemici agiscono per spegnere lo splendore dell'Eucaristia nella vita dei Miei poveri figli, ma la vittoria verrà per coloro che amano e difendono la verità» (n° 5.133, 3/6/2021).
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UN APPELLO: MENTRE "L'APOSTASIA EUCARISTICA" AVANZA DIFENDIAMO GESÙ COME IL MARTIRE SAN TARCISIO!
Cari fratelli e sorelle, vorrei portare alla vostra attenzione uno dei martiri dell'antichità più noti e venerati.
Si tratta di san Tarcisio, che la Tradizione ha consacrato “martire dell’Eucaristia”.
Perché questa scelta? Sostanzialmente per due motivi.
Il primo: noi uomini su questa terra abbiamo un tesoro, anzi il più prezioso tra tutti i tesori. È Gesù nell’Eucaristia. Ma ci rendiamo conto? Se Gesù, vero uomo e vero Dio è “REALMENTE” presente nel Sacramento dell’Altare, cosa può esserci di più grandioso, di più strepitoso della sua presenza Eucaristica sugli altari e nei tabernacoli? E noi come facciamo ad essere così freddi, anzi, così assenti e, molte volte, increduli? Dovrebbe essere il nostro primo esame di coscienza: come tratto questo ineffabile dono di Dio, come mi accosto a Lui, quanta fede ed amore nutro per Gesù che si dona a me e mi sopporta restando su questa misera terra per amor mio, per mantenere fede alla sua promessa: “Ecco, Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo”?
Ebbene, san Tarcisio ci insegna ad essere tutti di Gesù, ad amarlo come il Bene più prezioso della nostra vita, a metterlo al di sopra di tutte le nostre attenzioni e preoccupazioni.
Dobbiamo imparare ad essere cristiani eucaristici! Ve ne prego amici, non dimenticatelo mai!
Il secondo: la nostra Chiesa è sommersa, purtroppo, dal tradimento dei cristiani su piani diversi: i semplici battezzati vivono nella stragrande maggioranza come veri pagani, o meglio neo-pagani, pensando e facendo tutto tranne che vivere le esigenze del proprio Battesimo e della propria fede. I ministri di Dio, da parte loro, non vivono più nella santità richiesta dalla loro consacrazione e, seguendo le false luci del pensiero del mondo, hanno convertito il Vangelo di Cristo in un vangelo laico di cui si fanno portavoce, sostituendo la Fede in Cristo con la fede nell’uomo, se non peggio…
Ma di tutti i mali che sommergono come un oceano il nostro mondo e la nostra Chiesa il peggiore e più grave di tutti è LA PROFANAZIONE DELL’EUCARISTIA con le celebrazioni eucaristiche diventate parodia del Sacrificio dell’Altare, le profanazioni e gli “orribili oltraggi” (l’Angelo del Portogallo ei veggenti di Fatima) delle Ostie consacrate, ma soprattutto le comunioni sacrileghe che ai nostri giorni si sono moltiplicate a dismisura a causa della predicazione a tutta voce di una falsa misericordia (il “misericordismo” di sapore luterano), che definirei come la più grande piaga pastorale dei nostri tempi. In pratica, si dice: “Gesù ama tutti, venite, accostatevi alla Comunione.
Non volete cambiare vita, vabbè il Signore è misericordioso, comprenderà”. Ma che logica diabolica è questo? Abbiamo forse dimenticato le terribili parole di san Paolo: “Chi riceve il Corpo e il Sangue del Signore indegnamente (leggi: col peccato mortale nell’anima) mangia e beve la propria condanna”? Si prestano attenzione e cura pastorale a tutti, senza chiedere più la conversione. L’unico che non merita più la nostra cura ed il nostro rispetto è diventato il Re del Creato presente realmente nell’Eucaristia che si lascia oltraggiare in un modo così vergognoso! Mistero del suo amore e della nostra empietà!!
In questa situazione mostruosa di pazzia, vi prego amici, offriamo riparazione quotidiana e difendiamo il SS. Sacramento e, se necessario, diamo anche la nostra vita per Lui come ha fatto il nostro piccolo eroe e martire san Tarcisio!
Adesso vi racconto la sua storia.
Tarcisio era un giovinetto di circa 12 anni, nato a Roma verso il 243, doveva essere davvero esemplare se, ad appena 11 anni era già accolito o, comunque, addetto a portare l’Eucaristia ai cristiani che, in prigione, attendevano la sentenza, che spesso li conduceva al martirio.
Fu proprio per espletare tale delicato ministero che il piccolo Tarcisio rese suprema testimonianza al Signore. Era un giorno del 257, probabilmente verso il mese di luglio o agosto (la tradizione dirà il 15 agosto) e, conclusasi la celebrazione, Tarcisio portava la Santa Eucaristia stringendola al petto, ma giunto sulla Via Appia incontrò un gruppo di coetanei che lo invitarono a giocare con loro. Al rifiuto del ragazzo e, notando che teneva strette le mani al petto, quelli presero a strattonarlo e malmenarlo per vedere cosa nascondeva. Tarcisio non si lasciò vincere, ma qualcuno capì che portava l’Eucaristia e, un gruppo di pagani lo colpì e lapidò.
Giungeva in quel momento il soldato Quadrato, che accorse in aiuto di Tarcisio, che conosceva essendo lui stesso cristiano. Appena lo vide Tarcisio disse: “Non ho aperto le mani, volevano prenderlo ma non l’ho permesso” e solo allora aprì le mani consegnando il santo tesoro al fratello nella fede. Poco dopo morì. Il corpo di Tarcisio fu sepolto nelle Catacombe di S. Callisto insieme al papa S. Stefano I, morto martire il 2 agosto dello stesso anno. Circa un secolo dopo, in una grande opera di recupero delle tombe dei martiri, papa Damaso I dedicava a Tarcisio un carme in cui tratteggiava brevemente la figura esemplare di questo ragazzo, colui che preferì morire piuttosto che consegnare il Corpo di Cristo ai cani. Per la sua giovane età e missione S. Tarcisio è patrono dei chierichetti e dei comunicandi.
Che esempio.
Che luce nelle tenebre del “Regno dell’oltraggio eucaristico” che di trionfa nella nostra Chiesa, la Santa Madre Chiesa!
Che luce anche nel “grigiore nebuloso” del nostro tiepido modo di vivere di cristiani, stretto dalla morsa di un perbenismo che non sa di niente!
Impariamo, imitiamo.
E nello sforzo di convertirci ad una vita eucaristica che si sappia immolare con Gesù sull’altare del Sacrificio, scongiuriamo: San Tarcisio prega per noi!
fra Pietro (Tempi di Maria)