09:35
1. I SEGNI DEL FUTURO... IL SIGNORE GESÙ spiega Luca 21:25-26 ❤️ Prediche del Signore PIÙ DI GESÙ ❤️ Messaggi e Revelazioni di Gesu - Argomenti Panoramica AL TESTO ❤️ Die Zeichen der Zukunft... - …Altro
1. I SEGNI DEL FUTURO... IL SIGNORE GESÙ spiega Luca 21:25-26 ❤️ Prediche del Signore

PIÙ DI GESÙ ❤️ Messaggi e Revelazioni di Gesu - Argomenti Panoramica
AL TESTO ❤️ Die Zeichen der Zukunft... - The Signs of the Future... Luke 21:25-26

Predica 1 del Signore - I segni del futuro

Rivelazioni – Ricevute tramite la Parola interiore da Gottfried Mayerhofer
Prima domenica di Avvento
(1a di Avvento – il 23 novembre 1871)

Luca 21, 25-26: «E vi saranno segni nel Sole, nella Luna e nelle stelle; e sulla Terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla Terra, poiché anche le Potenze del Cielo si muoveranno.»

1. Q uesto è il primo testo dei Vangeli con il quale generalmente ha inizio l’anno ecclesiastico. Ogni anno è letto ad alta voce ai fedeli nelle chiese, ogni anno, spiegato – in un modo o nell’altro – come conviene al predicatore, ossia precisamente al suo scopo. Anche se più di uno parla di segni e di prodigi, pure pochi di loro sanno in che cosa consistono questi segni, e in qual modo essi annunceranno i tempi futuri. La maggioranza dei predicatori, per spiegare il testo, prende la sua interpretazione dalla vita politica degli stati, volendo in tal modo spiegare lo spirituale attraverso il materiale. Questo è un tentativo altrettanto vano, come si volesse esplicare il mondo spirituale attraverso quello materiale, mentre dovrebbe accadere il contrario, giacché gli avvenimenti materiali sono una conseguenza degli sconvolgimenti spirituali.

2. Vedete, figli Miei, quando Io a quei tempi parlai di segni e predissi agli ebrei la distruzione del loro tempio, ben pochi credettero alle Mie dichiarazioni, perché non Mi conoscevano. Adesso che Io vi annuncio la stessa cosa, ci sono altrettanti dubbiosi e increduli, i quali aspettano i segni da tutt’altra parte che da quella da dove essi realmente verranno.

3. In quel tempo predissi la distruzione del tempio di Gerusalemme e la fine della stirpe ebraica come popolo indipendente. Dissi loro che il modo in cui rispettavano le leggi della loro religione, era esattamente il contrario di ciò che Mosè e i profeti avevano indicato, e che si doveva porre una fine a quel modo di intendere le cose, proprio attraverso la spiegazione vera e propria, a causa dalla quale Io ero venuto, dando anche la Mia Vita per quest’Insegnamento.

4. Essi da un bel pezzo non volevano separarsi dall’abituale credenza, o religione. Per loro il tempio di Gerusalemme rappresentava l’unico edificio spirituale religioso. Ma poiché le cose in quel tempio procedevano in un modo così perverso, e la religione era predicata e praticata così come corrispondeva agli interessi dei sacerdoti e dei farisei, esso dovette crollare, affinché l’umanità non marcisse nel pantano delle sue peggiori passioni. Soltanto sulle sue rovine poteva essere edificato un altro tempio spirituale, in eterno permanente, per il quale Io posi le fondamenta durante la Mia vita terrena.

5. Già da allora, come anche dopo la Mia dipartita, e fino al Mio prossimo ritorno, non sono mancati e non mancano i segni che ammoniscono di cambiare; soltanto che non sembrava fosse ancora giunto il tempo di distruggere il tempio attuale – vale a dire Roma e il suo commercio. Anche se un raggio di Luce del futuro illuminò il cuore di molti uomini nei momenti migliori, a Roma restò l’oscurità, e in essa, invece di rischiararsi, si fece sempre più buio.

6. Ciò che accadde allora a Gerusalemme, dove la potenza armata dei Romani rispettò per lungo tempo la religione degli ebrei e i loro costumi, lasciandoli in pace, si è verificato fino al giorno d’oggi, in cui i potenti, con la spada in mano e pur conoscendo gli eccessi di Roma, non vollero porvi rimedio, bensì la sfruttarono per i loro stessi interessi. Ma come una volta gli ebrei con la loro tracotanza e il loro spirito di ribellione, provocarono la caduta del tempio e la rovina della propria esistenza, così ugualmente nel tempo presente, anche l’edificio dell’infallibile seggio di Pietro a Roma cadrà per la tracotanza e la cecità dei suoi complici e, nuovamente, come una volta, si dovrà far posto alla Mia Dottrina.

7. Ciò che accadde alla Mia prima venuta quale Uomo, accadrà nuovamente. Si manifesteranno dei segni. Beati quelli che li comprenderanno e li sapranno utilizzare per il meglio di se stessi e del loro prossimo!

8. Quanto predetto, nel senso spirituale, comincerà proprio con questi precisi sintomi – e già da qualche tempo ha preso effettivamente il suo inizio – come un giorno, durante il Mio pellegrinaggio terreno. Guerre e insurrezioni, persecuzioni dei Miei seguaci, angoscioso timore a causa delle cose che verranno, malattie d’ogni genere furono i segni precursori di quei tempi, e anche adesso, essi non mancheranno.

...