Francesco I
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"Il Papa è Peron", l'Argentina si interroga su Bergoglio

Una firma di punta del quotidiano La Nacion accusa Papa Francesco di voler essere Peron e voler far cadere Macri. Complice anche una messa ecumenica dei sindacati contro il governo da lui sostenuta. Le ragioni di un'incomprensione con il suo Paese, che non ha ancora visitato.
“Il sogno di Papa Francesco non è di essere Papa, ma di essere Peron”. Sulla figura di Bergoglio, in Argentina c’è un vivace dibattitto che vale la pena registrare soprattutto per farsi un’idea di come il pontefice sia visto nel suo Paese. Paese che nel corso del suo quinquennio di pontificato non ha ancora visitato, scatenando una ridda di ipotesi e ricostruzioni.

A usare questa colorita espressione è stato Jorge Fernández Díaz, analista e scrittore argentino, firma di punta del quotidiano La Nacion, che in passato era il quotidiano di riferimento dell’allora Arcivescovo di Buenos Aires, mentre oggi sembra essere uno dei suoi principali critici. Per ragioni squisitamente politiche, perché se in Europa Papa Francesco è visto come il leader del terzomondismo e mondialismo, in Argentina questo ha ripercussioni sul governo di Mauricio Macri.

Diaz è intervenuto nella trasmissione de la Nacion, Terapia de noticias e ha analizzato il ruolo giocato dal Papa all’interno della politica nazionale. Le parole pronunciate da Diaz sono di una forza dirompente e basterebbero, almeno in Italia, per far gridare i “guardiani della rivoluzione” all’attentato di lesa maestà. Ma in Argentina, che è il suo Paese natale, sembra esserci almeno maggior libertà nel giudicare alcuni comportamenti politici, che in quanto tali, sono oggetto di discussione e non dogma di fede.

Ad esempio, Diaz ha accusato Papa Francesco di essere alla testa di un movimento contro il governo di Macri. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la messa ecumenica che si è svolta nei giorni scorsi sul sagrato del santuario nazionale argentino della Madonna di Lujan. Una messa ad alto contenuto politico, quella celebrata dall’arcivescovo di Mercedes Agustín Radrizzani, vescovo considerato ultra progressista e amico dell’ex presidente Cristina Kirchner, che ha accolto la richiesta dei leaders sindacali peronisti di sinistra, per una messa ecumenica per “pane, pace e lavoro”.

Ebbene. La celebrazione religiosa, nella cui omelia il vescovo non ha mancato di citare Papa Francesco e il suo invito a “non farsi rubare la speranza”, è stata vista come un attacco della Chiesa alleata con i sindacati contro il governo. Ad aggravare il tutto è stato anche un episodio accaduto in Vaticano nel corso dell’udienza del mercoledì. Alcuni esponenti del principale sindacato argentino, nei giorni scorsi, hanno raggiunto Papa Francesco e lo hanno invitato a firmare la maglietta celebrativa dell’evento.

Da questo episodio prende dunque le mosse Diaz nella sua intemerata. “Il Papa gioca e fa giocare a un settore importante della Chiesa un progetto politico unito al peronismo e a settori della Sinistra che lottano smaccatamente contro il Governo”, ha detto Diaz al conduttore, il giornalista Diego Sehinkman.

Per lo scrittore “Papa Francesco è un pessimo politico dato che ha diviso il suo gregge e fatto una serie di disastri politici da quando ha preso il potere della Chiesa”. A suo giudizio “il sommo pontefice sta vivendo il sogno di essere Peron, ha la tendenza irresistibile a condurre questo tipo di movimenti in tutta l’America Latina e principalmente nella sua Patria”.

Quel che è interessante notare è che la figura di Bergoglio, in Patria è vista soltanto con occhi politici. Questo potrebbe essere un handicap, dato che Bergoglio è prima di tutto una guida religiosa e quindi non sempre i suoi gesti e le sue parole devono avere una ricaduta politica. Ma in un Paese fortemente polarizzato come l’Argentina, è significativo che il giudizio che viene espresso sul Pontefice sia di natura, e di critica, eminentemente politica.

Probabilmente è però anche il giudizio di chi ha conosciuto Bergoglio anche prima che salisse al Soglio di Pietro. E sa che questo atteggiamento così politico gli apparteneva anche prima di partire da Buenos Aires per il conclave che poi lo avrebbe eletto Papa. Ma, dopo cinque anni, è anche la presa d’atto che forse il Bergoglio che si pensava di conoscere allora non è più lo stesso.

Un tempo Bergoglio era visto come un vescovo conservatore e per nulla amico della Sinistra, per quanto in Sud America la distinzione tra conservatori e progressisti sia profondamente imprecisa. Un peronista, dunque, ma più di destra, dato che in Argentina il peronismo è il comune denominatore di tutte le esperienze politiche, salvo poi appiccicarci le etichette di destra e sinistra per differenziarlo. E questo cambiamento che gli viene attribuito, è forse l’elemento più interessante di una distanza, quella tra il Papa e il suo Paese, che sembra non riconoscerlo più.
Andrea Zambrano

lanuovabq.it
fidelis eternis
Io ho visto cose che voi anime belle non potreste immaginarvi.
Ho visto uomini di Chiesa stringere patti con Pilato.
Ho visto Pilato lavarsi le mani perché lorde di sangue innocente.
Ho visto il lupo invitare a pranzo la pecora e mangiare carne d’agnello.
Ho visto preti crocifiggere cristiani per paura di essere crocifissi dai senza Dio.
Ho visto credenti molestati da chi non crede più e violentati …
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Io ho visto cose che voi anime belle non potreste immaginarvi.
Ho visto uomini di Chiesa stringere patti con Pilato.
Ho visto Pilato lavarsi le mani perché lorde di sangue innocente.
Ho visto il lupo invitare a pranzo la pecora e mangiare carne d’agnello.
Ho visto preti crocifiggere cristiani per paura di essere crocifissi dai senza Dio.

Ho visto credenti molestati da chi non crede più e violentati per essere convertiti al loro religioso ateismo.
Ho visto cattolici arricchirsi con trenta denari alla volta.
Ho visto cattolici adulti che sono infanti da svezzare con il latte della verità.
Ho visto abortisti nella accademie per la vita e difensori della vita nelle carceri.
Ho visto bimbi geneticamente modificati e pomodori bio.

Ho visto provette generare vite e sentenze generare morte.
Ho visto pillole per non avere bambini, pillole per averli e pillole per disfarsene.
Ho visto due maschi accoppiarsi e volere un bambino.
Ho visto il sesso senza figli e i figli senza sesso.
Ho visto la misericordia senza giustizia prostituirsi per pochi soldi.
Ho visto discernere caso per caso e così per caso il male diventare bene.
Ho visto divorziati risposati comunicarsi e fedeli in ginocchio senza comunione.

Ho visto uomini che si credevano donne, donne che si credevano uomini e ministri dell’istruzione che si credevano laureati.
Ho visto la desertificazione, lo scioglimento dei ghiacciai e il buco nell’ozono solo negli occhi degli adoratori dell’utopia.
Ho visto la Chiesa preoccupata dei cambiamenti climatici, ma non dai cambiamenti scismatici.
Ho visto uomini sudare d’estate e rabbrividire d’inverno ed essere derisi dagli ambientalisti.
Ho visto un bambino che vuole diventare un astronauta e una bambina principessa, una mamma partorire e una coppia amarsi per 50 anni e i pazzi darmi del pazzo.

Ho visto gettare ponti per i lontani ed i vicini dormire sotto quei ponti.
Ho visto il sacrificio dell’altare trasformarsi in una festa e chiese in ristoranti.
Ho visto schiere di uomini ascoltare in chiesa gli ambasciatori di morte e chiese vuote quando a parlare c’era il Santissimo.
Ho visto il Verbo che si è fatto carta e teologi aver fede nel dubbio.

Ho visto due papi, molte dottrine ed una sola grande confusione.
Ho visto politici cattolici votare secondo coscienza con la coscienza sporca.
Ho visto la giustizia, dea bendata, giudicare alla cieca perché accecata dal fanatismo.
Ho visto la legge non saper leggere la realtà.
Ho visto la libertà di parola togliere la parola a molti.
Ho visto gli “ismi” del secolo scorso diventare diritti incivili.

Ho visto la tolleranza mutarsi in clava e l’accoglienza in un setaccio dalla trama fine.
Ho visto “il torto dell’oppressore, la contumelia dell’uomo superbo, gli spasimi dell’amore disprezzato, il ritardo della legge, l’insolenza delle cariche ufficiali e il disprezzo che il merito paziente riceve dagli indegni”.
Ho visto la boria e la tracotanza dei dotti “confusi nei pensieri dei loro cuori”.
Ho visto la stupidità che è inconsapevole di essere stupida.
Ho visto la speranza dei ragazzi non spingersi oltre l’orizzonte ed adulti piangere per loro perché non sanno nemmeno di essere tristi.
Ho visto insegnanti mettere una bomba a mano sul cuore degli studenti perché la speranza di restituirli ad una vita pensante è l’ultima a morire.

Ho visto arazzi di preghiere intrecciati con i fili del rosario splendere sulle bocche degli anziani.
Ho visto padri e madri dall’alba al tramonto sudare, pregare e sperare per i figli e non accorgersi di essere santi.
Ho visto sacerdoti sconosciuti al mondo, ma ben noti a Dio.
Ho visto la Chiesa sfolgorante nelle sue vesti immacolate e sgualcite.
Io ho visto cose che voi anime belle non potreste immaginarvi.


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