Valore religioso del Signore degli Anelli: “Prenderò io l’anello, solo non conosco la strada”... Frodo, immagine dell'uomo di fede.

Il Signore degli Anelli è più che una semplice opera letteraria. È un compendio di tutta la santa fede cattolica, di tutta la rivelazione cristiana, anche se attraverso il simbolo proprio del genere letterario epico, scelto da Tolkien. E’ soprattutto questo suo aspetto a renderla il Signore degli anelli un’opera grandiosa e profondamente istruttiva.

Tra i tanti spunti di riflessione che si possono trarre dall’opera e dai personaggi, ne prendo in considerazione uno che mi sembra attraente e molto significativo .

Parliamo di Frodo, il piccolo hobbit protagonista della leggenda. Egli, come ben sappiamo, decide di assumersi un compito molto più grande di lui:prendere l'anello del potere, bramato dal Signore del male, e portarlo là dove può essere distrutto. "Prenderò io l'anello,- afferma - solo non conosco la strada".

Molto interessante...

Frodo decide di assumere su di sé un compito, un fardello, pur conoscendo quanto questo sia difficile. Sa di dover affrontare il male stesso, la sua immensa potenza, ma, pur temendo, non dispera.

Quante volte noi, ogni giorno, sentiamo che c'è nella nostra vita una decisione da prendere: magari una malattia da affrontare, un imprevisto cui far fronte, un perdono da chiedere o da concedere, un bene da abbracciare o un male da respingere...

Come e cosa fare? Abbiamo un esempio in questo programmatico personaggio, creazione genuina del genio di Tolkien: Frodo, che sceglie di prendere l'anello perché pensa che questo sia il suo "compito".

La Fede è anzitutto questo: vedere in ogni circostanza della vita un compito, una missione che viene da Dio stesso.

La fede ci insegna a ritenere che tutto ciò che accade abbia un significato.

Ci fa sapere che ogni prova che è permessa non è superiore alle nostre forze, che non siamo soli, ma accompagnati dall'Amore di Cristo.

E in questa prospettiva il non conoscere la strada è secondario: con l’aiuto di Dio, sarà certamente possibile percorrerla.

Frodo, l'uomo che ha veramente Fede, dice "prenderò l'anello", comincia con l’assumere la missione che gli è richiesta e solo dopo si informa sul cammino che lo aspetta.

Credere nella Provvidenza, è questa la carta vincente che trasforma l’uomo in un pezzo informe dell’universo, sballottato dagli eventi e dalle circostanze che capitano, dall’uomo di fede, profondamente consapevole che Dio, Padre amorevole, ha un progetto di bene, di santità su di lui che sa condurre avanti proprio attraverso ciò che succede nella sua vita.

A differenza del credente, l’atteggiamento di chi non crede nel senso dell'esistenza è improntato alla paura: "Ditemi la strada, e poi, forse, prenderò l'anello". È esattamente il procedimento inverso!

L'uomo che non crede vuole sapere cosa lo aspetta, vuole essere certo, sicuro, perché teme gli imprevisti, la realtà, le sue mille circostanze. La fede, quella vera, profonda, invece, non teme nulla, non conosce la paura che paralizza. Il fardello è pesante, sproporzionato? Dio mi aiuterà.

"Non chiedo di vedere lontano, scriveva il cardinale Newman, un passo è abbastanza per me...".

LA FEDE È COSÌ GRANDE CHE SPOSTA LE MONTAGNE, ABBATTE OGNI OSTACOLO, VINCE OGNI TERRENA DIFFICOLTÀ: pensiamo ai martiri, uccisi per la fede, a tanti missionari che hanno affrontato infinite difficoltà, disagi, spesso la tortura e la morte, ai santi fondatori di ospedali, che hanno sfidato la lebbra, la peste, la sifilide, nel corso dei secoli, mettendo la loro vita nelle mani di Dio, per i fratelli, agli sposi che si scambiano l'anello, con fede l'uno nell'altro e non si chiedono cosa ci sarà domani, perché tutto, domani, può accadere, ma tutto è possibile superare, fidando "in Colui che ci dà forza".

L’uomo senza la fede, invece, è un uomo spaventato. Lo vediamo ogni giorno. Si ha paura di sposarsi, e si fanno i matrimoni a tempo; si ha paura delle difficoltà, e si disfa in breve ciò che si è costruito; si ha paura della malattia, al punto che si vorrebbe decidere oggi, che si sta bene, come affrontare, o meglio non affrontare la malattia, domani; si ha terrore, di un figlio malato, e si cercano mille modi per eliminarlo anzitempo...

FRODO non è così. VIVE AL MASSIMO IL PRESENTE, PERCHÉ NON HA PAURA DEL FUTURO. TUTTO È NELLE SUE MANI, NELLE SUE POSSIBILITÀ, PERCHÉ LUI, LA SUA VITA E LA SUA MISSIONE È NELLE MANI DI DIO.

Lo stesso vale per noi, anche noi siamo nel palmo della mano destra di Dio, non dobbiamo temere nulla, non temiamo di fare la volontà di Dio nella nostra vita perché Dio sa come compiere meraviglie con coloro che gli si donano senza paura, che si mettono a disposizione della sua missione confidando in Lui Solo.

Auguro a tutti voi di poter, come Frodo, essere fedeli e coraggiosi servitori del Bene!

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