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Prossima vittima di Francesco: vescovo clandestino costretto a tradire

Il vescovo John Peng Weizhao, 56, ordinario clandestino di Yujiang (Cina), si è insediato come vescovo ausiliario di Stato a Jiangxi.

Peng è stato ordinato prete nel 1989 e segretamente consacrato vescovo nel 2014, con il consenso di Francesco. Lo stesso anno, è stato agli arresti per vari mesi.

Il 22 settembre, Peng ha detto al suo clero di essersi dimesso da vescovo di Yujiang e di aver accettato di diventare vescovo di Stato, dato che il regime intendeva integrare quella diocesi con quella di Jiangxi.

All'insediamento di Peng ha presieduto il vescovo di Stato John Baptist Li Suguang, vicepresidente dei vescovi di Stato cinesi; erano presenti 200 persone.

Peng ha letto un giuramento in cui prometteva di aderire al "principio di indipendenza e autogoverno delle chiese" e di "accompagnare attivamente il Cattolicesimo per adattarlo alla società socialista" – un processo che moltissimi vescovi occidentali di Novus Ordo hanno già compiuto.

AsiaNews.it evidenzia che Peng era sotto "forti pressioni" [del Vaticano] dopo l'accordo segreto del 2018 tra Vaticano e Cina.

Il suo caso è simile a quello di Guo Xiijin, il vescovo di Mindong che il Vaticano ha costretto a mollare la diocesi per diventare vescovo ausiliario di Stato.

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N.S.dellaGuardia
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