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Un equilibrio difficile: mons. Antonio Li Duan (1927-2006). Di Maestro Aurelio Porfiri

Credo che la lettura delle vite di tanti protagonisti del cattolicesimo cinese non possa che aver dato l’impressione di come sia difficile in questi ultimi decenni mantenere un equilibrio fra la propria fedeltà alla sede petrina e le esigenze di controllo del governo.
Un altro esempio di questo fu quello di Antonio Li Duan.

Nato nell’arcidiocesi di Xi’an nella provincia dello Shaanxi, una delle zone più importanti storicamente per la Cina, diviene sacerdote nel 1951.

Per la sua fedeltà a Roma e la sua strenua difesa della Chiesa subisce vari periodi in carcere. Ma c’è da dire che egli non si sottrasse al dialogo con le autorità governative, cercando di collaborare per quello che era possibile senza cedere sui principi fondamentali.

Nel 1987 diviene Vescovo di Xi’an, cercando di continuare il suo lavoro pastorale mantenendo un equilibrio non facile fra la Chiesa clandestina e la Chiesa patriottica.

Comunque fu in grado di portare avanti varie iniziative pastorali, contribuendo alla crescita della sua diocesi. La sua opera per la riconciliazione in una Chiesa tormentata portò Liu Bainian, una delle figure centrali della Chiesa patriottica ad elogiarlo al momento della sua morte nel 2006 dicendo che la sua era una “perdita per il distretto religioso dello Xi’an e anche una perdita per la Chiesa cinese”.

Una rivista così lo ha definito: “Apprezzato da intellettuali e leader politici anche non cristiani, l'arcivescovo ha ricostruito la Chiesa nello Xian dopo la Rivoluzione culturale” (vita.it/it/).

In una intervista con Vatican Insider, la laica cattolica Teresa Meng così lo ricorda:

“Andai da Antonio Li Duan per chiedergli aiuto, perché volevo aprire un centro per gli handicappati anche a Xi’An. Lui ripeteva sempre che «bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare, e a Dio quel che è di Dio».

Anche adesso, se si segue questo criterio, questa distinzione, le cose possono chiarirsi. Altrimenti, tutto rimane confuso e non si trovano le soluzioni per i problemi della Chiesa in Cina”.

Una figura importante del cattolicesimo cinese che seppe conciliare diverse esigenze, spesso contrapposte, per avanzare il bene dei suoi fedeli.

Aurelio Porfiri, Ftcl Music composition (Trinity College, London)
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