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Vescovo italiano: "Trama contro Benedetto"

Le accuse fasulle di "aver messo a tacere delle molestie sessuali" sono una "trama" contro Benedetto XVI che proviene dall'interno della Chiesa, ha detto il vescovo emerito di Reggio Emilia, Massimo Camisasca, 75, a Corriere.it (23 gennaio).

Camisasca insiste che Ratzinger si è distinto nel contrastare i preti molestatori omosessuali: "Nessuno ha fatto quanto lui".

“Allora perché questo accanimento contro Ratzinger, su presunti fatti avvenuti quasi 40 anni fa?" domanda, rispondendo: "L'unica spiegazione logica è l'intolleranza dei settori liberali [li chiama così] nella Chiesa e nella società."

Secondo Camisasca, i personaggi dietro questa trama sono quelli che non hanno mai accettato il pontificato di Benedetto XVI e che si riflettono nelle derive del sinodo tedesco. Camisasca insiste categoricamente che "non esiste una trama di Francesco contro Benedetto" e che Francesco (non è uno scherzo) "ha profonda stima e affetto per il suo predecessore".

Le commissioni cosiddette "indipendenti" sulle molestia scelte dai vescovi francesi e tedeschi "non sono davvero indipendenti", sottolinea Camisasca, ma seguono un "pregiudizio anticattolico". Camisasca aggiunge: "Non si possono misurare i comportamenti di decenni fa con quelli di oggi".

Foto: Massimo Camisasca © wikicommons, CC BY-SA, #newsDluwmziujr