Francesco I
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Ma ad Assisi “sacrificavano” anche i polli

Vi sono stati illustri precedenti delle cerimonie pagane officiate, nell'ottobre scorso, da Bergoglio.
Ed in effetti possiamo asserire che il pontificato di Bergoglio sia un dono straordinario della Divina Provvidenza

Le blasfemie del passato erano passate quasi inosservate ai più, ma sono tornate tragicamente alla ribalta con le dichiarazioni di Sua Eccellenza Mons, Carlo Maria Viganò: È innegabile che dal Vaticano II in poi si sia costituita una chiesa parallela, sovrapposta e contrapposta alla vera Chiesa di Cristo.” Dunque Bergoglio non è un alieno capitato tra di noi per caso, ma è il frutto di una ben studiata strategia volta a sradicare la Tradizione Cattolica e con essa la Fede stessa

1966 Montini dona l'anello piscatorio- simbolo della autorità papale- al suo sodale di loggia massonica l'arcivescovo anglicano Donald Ramsey

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ECCO UN ARTICOLO DE "LA STAMPA" RIPORTATO SUL SITO DI VITTORIO MESSORI

21 novembre 2005 :: La Stampa, di Giacomo Galeazzi

«La Chiesa ha la memoria lunga. È dal meeting interreligioso del 1986 che Joseph Ratzinger aveva un conto da saldare con i frati di Assisi. Ora le cose sono a posto». Vittorio Messori, lo scrittore cattolico italiano più letto nel mondo (unico ad aver scritto un libro con gli ultimi due Papi) svela cosa c’è dietro il «commissariamento» pontificio del Sacro Convento e racconta di quando il futuro Benedetto XVI si indignò per i sacrifici pagani compiuti sull’altare di Santa Chiara, a ridosso della cripta gotica che conserva i resti terreni della fondatrice dell’ordine delle Clarisse.

Sacrifici pagani ad Assisi?
«Ratzinger non ha perdonato alla comunità francescana gli eccessi della prima giornata di preghiera dei leader religiosi con Karol Wojtyla. Una carnevalata, a detta di molti, che forzò la mano al Papa e furono proprio i frati ad andare molto aldilà degli accordi presi. Permisero addirittura agli animisti africani di uccidere due polli sull’altare di Santa Chiara e ai pellerossa americani di danzare in chiesa. Ratzinger aveva fortissime perplessità dall’inizio, non volle andare ad Assisi e le sue riserve limitarono i danni».

In che modo?
«La notte prima del meeting limò il testo del discorso frenando Giovanni Paolo II. E divenne nitido nella sua mente che l’enclave francescana, sganciata da ogni collegamento con il vescovo di Assisi, era un’anomalia da sanare. Andava limitata e riportata sotto il pieno controllo giuridico della Chiesa. Il conto per quelle basiliche cristiane cedute ai culti pagani è stato saldato 19 anni dopo».

Troppa autonomia?
«I frati hanno abusato del cosiddetto spirito di Assisi. In realtà loro venerano e diffondono illegittimamente un santino romantico e di derivazione protestante, ossia il San Francesco del mito, uno scemo del villaggio che parla con lupi e uccellini, dà pacche sulle spalle a tutti. Una vulgata falsa, che ne svilisce il messaggio. Il Francesco della storia, infatti, è il figlio più autentico della Chiesa delle crociate».

Non era pacifista?
«Assolutamente no. Alla quinta crociata San Francesco partecipò come cappellano delle truppe mica da uomo di pace. Cercò in ogni modo il martirio per riconquistare la Terra Santa e cadde in depressione quando i crociati persero. Dal sultano non ci andò per dialogare ma per convertirlo e lo sfidò a camminare sui carboni ardenti per verificare se fosse più potente Cristo o Maometto. E non era neppure animalista. Nel Cantico delle creature gli animali non sono mai nominati. E poi, ma quale ecologista! Si oppone ai suoi seguaci che volevano diventare comunità vegetariana».

Ora, dunque, il Pontefice vuole ristabilire l’ortodossia?
«Certo. Anche a San Giovanni Rotondo i francescani avevano sfilato il santuario dal controllo della diocesi. Adesso sia lì che ad Assisi le iniziative dei frati andranno concordate con l’episcopato. Ed è un bene anche per il Sacro Convento, così la smetteranno con la demagogia del politicamente e teologicamente corretto. Stop all’artificio di pace, ecologia, ecumenismo e alle velleità pseudo-coraggiose che poi fanno stringere le mani dei dittatori e violare le chiese».

Il Pontefice «normalizza»?
«Lo spirito di Assisi non è come lo hanno inteso i frati del Sacro Convento e Joseph Ratzinger è pienamente consapevole di questo colossale errore dalla giornata mondiale di preghiera del 1986. Tanto che tre anni fa riuscì ad attenuare la deriva sincretista dell’ultimo meeting interreligioso di Assisi. Il tradimento della figura storica di Francesco andava corretto. Ed è sconcertante che finora il vescovo di Assisi sapesse delle iniziative dei frati solo dai giornali».

Fine della capitale mondiale dell’ecumenismo?
«I santuari devono coordinarsi con i vescovi. L’intervento di Ratzinger è inappuntabile. Il Pontefice ha seguito il suo stile, agendo in maniera rispettosa, perché non interferisce con la vita dell’ordine religioso, ma decisa, in modo che serva da avvertimento per tutti. Non sono più ammesse realtà ecclesiali sciolte dalle leggi della Chiesa. È scelta che rientra appieno nella strategia pastorale di Benedetto XVI. Toccherà anche ad altri. Nessuno può essere “legibus solutus”».
© La Stampa

vittoriomessori.it

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@mandrake1000
C'è qualcuno che,erroneamente, ritiene che GPII non abbia mai baciato il corano tuttavia è sufficiente leggere questo articolo del "sole24ore" per rendersi conto che purtroppo, nel clima dell'irenismo post-conciliare questo terribile errore sia stato non una ma più volte commesso. Questo non toglie che GPII sia stato un sincero anticomunista ( a differenza di qualcun altro) ed un …Altro
@mandrake1000
C'è qualcuno che,erroneamente, ritiene che GPII non abbia mai baciato il corano tuttavia è sufficiente leggere questo articolo del "sole24ore" per rendersi conto che purtroppo, nel clima dell'irenismo post-conciliare questo terribile errore sia stato non una ma più volte commesso. Questo non toglie che GPII sia stato un sincero anticomunista ( a differenza di qualcun altro) ed un devoto a Maria Santissima anziché a Lutero.
Il sole 24 ore articolo del 14 ottobre 2003: "Chiesa in dialogo con le fedi"
mandrake1000
FAKE NEWS JPII non ha baciato il corano era un dono che gli era stato fatto ad una visita e la foto scattata mostra il papa che accoglie il dono e non lo bacia assolutamente ,èla prospettiva che inganna , ci sono altre foto di quell'incontro che lo dimostrano .... occhio alla trave che avete negli occhi ... JPII è Santo
Maath
Sono contento di sentirlo non ne avevo idea, ma sospettavo che francesco i avesse fabbricato o ripostato una fake news infatti non è nouvo in queste operazioni truffaldine ho visto infatti che ha fatto la stessa cosa con l'incontro di bergoglio e l'imam di alazar ad abu dabi mettendo una foto artefatta in modo da far chedere che bergoglio e l'imam si siano baciati in bocca mentre dal video e dalle …Altro
Sono contento di sentirlo non ne avevo idea, ma sospettavo che francesco i avesse fabbricato o ripostato una fake news infatti non è nouvo in queste operazioni truffaldine ho visto infatti che ha fatto la stessa cosa con l'incontro di bergoglio e l'imam di alazar ad abu dabi mettendo una foto artefatta in modo da far chedere che bergoglio e l'imam si siano baciati in bocca mentre dal video e dalle foto ufficiali si vedeva che si abbracciavano e avvicinavano le guance per unsemplice saluto affettuoso. Bisogna prendere sempre con le molle quello che posta. tuttavia le sarei grato se ha qualche sito su cui potrei trovare Gpii che riceve questo "dono".
Maath
Anche se ho visto che ci sono più prove che lo abbia baciato, non ho trovato ad ora foto o testimonianze che lo smentiscano non ostante lunghe ricerche. Quindi su questo fatto Francesco I ha ragione.
il vandea
E l'hanno pure fatto 'santo'.
Radio Spada
Poi pare che i frati abbiano smentito. In ogni caso fu un disastro.
Francesco I
Forse per i polli sgozzati, ma per quanto riguarda il Budda sull'altare vi è la documentazione filmata !
Laudetur Iesus Christus !