Avellino, parroco: «Non venite a messa se non vaccinati». Vade retro Satana!

Don Vitaliano Della Sala, parroco della frazione Capocastello di Mercogliano e vicedirettore della Caritas di Avellino, ha chiesto ai propri fedeli di non recarsi a messa e non partecipare alle funzioni religiose se non sono vaccinati. Lo ha fatto dal pulpito della sua chiesa: «Per un prete è una sofferenza enorme chiedere ai propri fedeli di non venire in chiesa, ma sono stato costretto a farlo».

L’appello del parroco ai fedeli

Don Vitaliano ha poi spiegato: «Non voglio dare giudizi ma dovremmo aiutare chi ha scelto di non vaccinarsi e convincerlo a farlo al più presto. Ne va della salute personale, ma soprattutto della salute degli altri. E la carità è anche preoccuparsi del bene dell’altro. Vaccinarsi significa preoccuparsi per sé ma soprattutto degli altri». Come riportato dal Corriere del Mezzogiorno il parroco ha precisato anche che si è sentito costretto a chiedere ai suoi fedeli di non partecipare alla messa, in particolare a quella domenicale, maggiormente frequentata, perché il numero dei positivi nella sua parrocchia comincia a dare qualche preoccupazione. Ha quindi tenuto a ribadire: «Chi non è vaccinato resti a casa».

Negli ultimi giorni ci sarebbero infatti stati diversi casi di contagio tra i fedeli della sua parrocchia, così Don Vitaliano Della Sala ha pensato di fare quell’insolita richiesta ai fedeli proprio durante la messa. Ha comunque ribadito la necessità da vaccinarsi il prima possibile, sia per se stessi, ma soprattutto per gli altri, come gesto caritatevole. Lo scorso maggio il sacerdote, quando il governo aveva dato la possibilità per bar e ristoranti in zona gialla di servire la consumazione al tavolo, purché ci fossero posti in luoghi aperti, il parroco decise di aiutare uno storico ristorante del paese che non aveva tavoli in spazi esterni, mettendo a disposizione il sagrato della sua chiesa.

di Valentina Dardari – Il Giornale
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Se un giorno, Gesù decidesse di entrare proprio in questa chiesa come una persona normale e non vaccinata e gli verrebbe vietato l'ingresso, che cosa direbbe a questo sacerdote suo ministro? Anch'io sono costretto a farlo.
il vandea
Non preoccuparti. A vedere una 'messa' detta da te non vengo di certo.
N.S.dellaGuardia
Il solito mantra.
In più i non vaccinati sono dei peccatori inveterati senza carità...
Presto avremo la scomunica da parte della Chiesa dei rothschild, che ora ha sede in vatikano...
Verrà Il Giorno
Ogni giorno mi viene sottoposta la questione del vaccino ed ogni giorno rispondo "No" e più mi rifiuto di farlo, più mi sento vicino a Cristo nonostante la mia dimensione di peccatore. Questo sacerdote purtroppo ha perso la fede e non riesco ad immaginare dramma peggiore.
Riccardo Giachino
M.Valtorta cap. 03169 - Primo discorso della Montagna: 169.9 Guai, tre volte guai ai pastori che perdono la carità, che si rifiutano di ascendere giorno per giorno per portare in alto il gregge che attende la loro ascesi per ascendere. Io li percuoterò abbattendoli dal loro posto e spegnendo del tutto il loro fumo.
Guai, tre volte guai ai maestri che ripudiano la Sapienza per saturarsi di scienza …Altro
M.Valtorta cap. 03169 - Primo discorso della Montagna: 169.9 Guai, tre volte guai ai pastori che perdono la carità, che si rifiutano di ascendere giorno per giorno per portare in alto il gregge che attende la loro ascesi per ascendere. Io li percuoterò abbattendoli dal loro posto e spegnendo del tutto il loro fumo.
Guai, tre volte guai ai maestri che ripudiano la Sapienza per saturarsi di scienza sovente contraria, sempre superba, talora satanica, perché li fa uomini mentre – udite e ritenete – mentre se ogni uomo ha destino di divenire simile a Dio, con la santificazione che fa dell’uomo un figlio di Dio, il maestro, il sacerdote ne dovrebbe avere già l’aspetto dalla Terra, e questo solo, di figlio di Dio. Di creatura tutt’anima e perfezione dovrebbe avere aspetto. Dovrebbe avere, per aspirare a Dio i suoi discepoli. Anatema ai maestri di soprannaturale dottrina che divengono idoli di umano sapere.
Guai, sette volte guai ai morti allo spirito fra i miei sacerdoti, a quelli che col loro insapore, col loro tepore di carne mal viva, col loro sonno pieno di allucinate apparizioni di tutto ciò che è fuorché Dio uno e trino, pieno di calcoli di tutto ciò che è fuorché soprumano desiderio di aumentare le ricchezze dei cuori e di Dio, vivono umani, meschini, torpidi, trascinando nelle loro acque morte quelli che li seguono credendoli “vita”.
Maledizione di Dio sui corruttori del mio piccolo, amato gregge. Non a coloro che periscono per ignavia vostra, o inadempienti servi del Signore, ma a voi, di ogni ora e di ogni tempo, e per ogni contingenza e per ogni conseguenza, Io chiederò ragione e vorrò punizione.