MESE DEL SS.ROSARIO Beato Alano della Rupe LO SPLENDORE E IL VALORE DEL SANTISSIMO ROSARIO (incunabolo del 1498) Libro III [Cap. XV] "Seguono le 21 ragioni,o cause,del perchè nel Salterio di Maria vi …Altro
MESE DEL SS.ROSARIO Beato Alano della Rupe LO SPLENDORE E IL VALORE DEL SANTISSIMO ROSARIO (incunabolo del 1498) Libro III [Cap. XV]

"Seguono le 21 ragioni,o cause,del perchè nel Salterio di Maria vi sono 150 Ave Maria, secondo quanto Maria rivelò al suo Novello Sposo." (prima parte)

Questa sono le ragioni di cui ci
rallegriamo, nell’ascoltare i nostri figli
(Rosarianti), (recitare) la Santissima
Orazione (del Rosario), nel numero di 150
(Ave Maria).
La prima ragione è che nel Salterio di
David vi sono 150 Salmi, nei quali sono
contenuti e raffigurati il Pater Noster e l’Ave
Maria, proprio come i frutti si riconoscono
dai (loro) fiori ed alberi.

La seconda (Ragione) è proprio che (Io)
ebbi 150 Gaudi nella Concezione del Figlio
Mio e durante (il tempo) della Sua Gestazione
Verginale, sia spirituali, con estasi, visioni,
rivelazioni e ispirazioni dello Spirito Santo,
sia interne all’anima che era infuocata da
Dio.
Per questo voglio che mi sia offerto nel
Santo Rosario questo numero, a ricordo di
così grandi Gaudi.

La terza Ragione è che (Io) ebbi,
durante la Nascita e l’allattamento del Figlio
Mio, 150 Gaudi, tanto spirituali, quanto
corporali, che, mediante i sensi,
(promanavano) in ogni parte (del mio Corpo):
quando gioii immensamente nel partorire il
Figlio Mio, nel vederLo, nell’udirLo,
nell’adorarLo, nel baciarLo, nel toccarLo, nel
vestirLo, nell’allattarLo, nel portarLo, e così
per le altre cose.

((La quarta Causa è, per accostarsi ai
150 Gaudi, che (Io) ebbi dal Figlio Mio,
quando, già adulto, (Egli) predicava,
convertiva il mondo, dava la nuova Legge,
radunava i Discepoli, e compiva tante
meraviglie.

((La quinta Ragione (è) per accostarsi
ai 150 Dolori lancinanti, i quali (Io) soffrii
durante la Passione del Figlio Mio.
Ciascuno di questi Dolori lancinanti era
in grado, da solo, di provocare la morte,
tanto che (se) una miriade di uomini, per
quanto fortissimi, si fossero (potuti)
assommare in un unico uomo, questi sarebbe
stato annientato (da essi), ma per Grazia
Divina io fui mantenuta (in vita), e così non
gustai la morte (cf. Mt.16,28).
(Io) ho sofferto 50 (Dolori lancinanti),
dalla Sua cattura fino alla Sepoltura.
Tuttavia, ho sofferto altri cento (Dolori
lancinanti) dal rientro dal Monte Calvario a
Gerusalemme, fino all’aurora della Domenica
di Resurrezione.
E allora, senza cibo, bevanda e sonno,
priva di ogni umano conforto, mi sentivo
morire di innumerevoli morti e martirii, ma,
per volere di Dio, non ero completamente
annientata.

Per quanto, infatti, amavo il dolcissimo
Gesù, ugualmente ho provato Dolore.
E per quanto ho gioito intimamente
nella Sua Concezione e nella Natività,
altrettanto sono stata contristata nella Sua
Passione.
E, dal momento che amavo Mio Figlio al
di sopra di tutti i mortali, ho provato dolore
al di sopra di tutti i mortali, e sarei morta
infinite volte, se non fossi stata preservata
da Dio.

La sesta Ragione è che il Figlio Mio,
venendo nel mondo, vivendo nel mondo,
predicando, facendo miracoli e così per le
altre cose, portò al mondo 150 doni sia per
l’anima, sia per il corpo, sia l’aver elevato il
genere umano dal punto di vista materiale,
come la guarigione, la fuga dei demoni, la
dottrina, e così via.

La settima ragione è che il Signore
Gesù Cristo nella Sua Passione ha avuto 150
grandissimi Dolori.
E ogni (Suo) Dolore era dieci volte più
grande (perché era) in riferimento: (al Suo
Essere) Dio, all’Anima, al Corpo, ai Santi
Padri, e a Me che fui una delle Massime
Ragioni della Sua Passione.
Infatti, (Egli) soffriva tanto sulla Croce,
insieme a Me, che, per compassione verso di
Me, anche se non fosse morto lo stesso
giorno in cui spirò, (lo avrebbe fatto) per non
farmi sentire alcun’altra pena.
Anche in riferimento ai Discepoli, (e) ai
Giudei, che lo crocifiggevano.
E pure per la morte di Giuda, il
dolcissimo Figlio Mio si addolorò fino alla
Morte.
In riferimento, (poi), ai Gentili da
convertire o alle Anime purganti o che si
sarebbero purgate in Purgatorio.
E, intorno a questo, riferirò di mio
Figlio, qualcosa di singolare.
Infatti, dal momento che in Cristo c’è la
quadruplice scienza, ossia (la scienza)
divina, (la scienza) gloriosa, (la scienza)
infusa e (la scienza) acquisita, in base alla
scienza infusa e (a quella) gloriosa, (Egli)
potè avere una percezione perfetta in ogni
parte del Corpo, e così, per Divina Potenza,
in ogni tempo, un Dolore senza fine si
manifestava in tutto il Suo Corpo e in ogni
parte (di Esso), e la Sua pena interiore ed
esteriore era infinita e pressocchè immensa.
Perciò, in memoria di ciò, si recitano
150 Orazioni, infatti, 15 volte 10, sono 150.
(Gesù), poi, soffrì sommamente 15
volte tanto, nei cinque sensi esteriori, nei
cinque sensi interiori;
e le cinque capacità superiori, che sono
intelletto, volontà, desiderio concupiscibile
ed irascibile, e capacità emotiva.
Mediante (tali sensi), i Dolori
arrivavano in tutto (il corpo) e in ogni parte
(di esso).
(I Dolori) particolari erano tanti quanti
furono, sono e saranno gli uomini, e ancor di
più.
Egli, infatti, nel tempo della Passione,
ha incontrato tutti quanti gli uomini,
e, per ciascuno di essi singolarmente,
si è addolorato e ha sofferto con pieno
proposito e consapevolezza, cosicchè,
abbondatemente, il Dolore per un solo uomo
peccatore era bastevole a procurarGli la
Morte, anche se non avesse sofferto per
nessun altro.
E se, per di più, ciascun (peccatore) Gli
arrecava la Passione fino alla morte, quanta
sarà stata la Sofferenza reale (di Cristo), e
quale la motivazione interiore che Lo ha
mosso (a caricarsi questo immenso Dolore)?
Così ogni uomo deve accogliere il
Signore Gesù, anche se per lui fosse solo
morto.

L’ottava Ragione è che mio Figlio ha
avuto, quanto al Corpo, 150 Gaudi dopo la
Risurrezione, ed Io altrettanti, per la sua
soave apparizione, frequente e consolante,
che, spessimo Egli mi faceva.

La nona Ragione è che sono 150 i Frutti
che sono stati portati al mondo dalla
Passione del Signore.
E altrettanti sono (i Frutti portati al
mondo) dalla Sua Incarnazione.
Come, ad esempio, la sapienza, la
scienza, il rimedio del morire al mondo,
l’umiltà, l’obbedienza, l’amabilità, la pietà, la
carità, ed altre cose del genere.

La decima Ragione è che sono 150 le
Virtù necessarie alla salvezza: tra di esse vi
sono la fede, la speranza, la carità, la
prudenza, la giustizia, la fortezza, la
temperanza, i sette doni dello Spirito Santo,
le otto beatitudini, i dodici frutti dello Spirito
Santo, le nove categorie delle Grazie, e le
Virtù ad esse annesse, come per esempio, la
Penitenza, la Religione, eccetera, che
derivano da Me e dal Figlio Mio, come anche
tutte le altre (virtù) dette prima.

(Beato Alano della Rupe)
(LO SPLENDORE E IL VALORE DEL SANTISSIMO ROSARIO
(incunabolo del 1498) Libro III)

(LE FONTI di: Beato Alano della Rupe
Il Santissimo Rosario: Il Salterio di Gesu’ e di Maria.)


www.beatoalano.it
N.S.dellaGuardia
Grazie!!
ilsantorosario
"... sono 150 le Virtù necessarie alla salvezza: tra di esse vi sono la fede, la speranza, la carità, la prudenza, la giustizia, la fortezza, la temperanza, i sette doni dello Spirito Santo, le otto beatitudini, i dodici frutti dello Spirito Santo, le nove categorie delle Grazie, e le Virtù ad esse annesse, come per esempio, la Penitenza, la Religione, eccetera, che derivano da Me e dal Figlio …Altro
"... sono 150 le Virtù necessarie alla salvezza: tra di esse vi sono la fede, la speranza, la carità, la prudenza, la giustizia, la fortezza, la temperanza, i sette doni dello Spirito Santo, le otto beatitudini, i dodici frutti dello Spirito Santo, le nove categorie delle Grazie, e le Virtù ad esse annesse, come per esempio, la Penitenza, la Religione, eccetera, che derivano da Me e dal Figlio Mio, come anche tutte le altre (virtù) dette prima."