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Irapuato
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🔴 Il Vangelo del Giorno 02 Giugno 2020, Martedì della IX settimana del T.O. preghiamoinsieme Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 12,13-17. In quel tempo, i sommi sacerdoti, gli scribi e gli …Altro
🔴 Il Vangelo del Giorno 02 Giugno 2020, Martedì della IX settimana del T.O.

preghiamoinsieme Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 12,13-17.
In quel tempo, i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani mandarono a Gesù alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo nel discorso.
E venuti, quelli gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non ti curi di nessuno; infatti non guardi in faccia agli uomini, ma secondo verità insegni la via di Dio. E' lecito o no dare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare o no?».
Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse: «Perché mi tentate? Portatemi un denaro perché io lo veda».
Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: «Di chi è questa immagine e l'iscrizione?». Gli risposero: «Di Cesare».
Gesù disse loro: «Rendete a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio». E rimasero ammirati di lui.

Traduzione liturgica della Bibbia

San Pietro Crisologo (ca 406-450)

vescovo di Ravenna, dottore della Chiesa
Discorsi, 148, PL 52, 596-598

In Cristo Dio ci fa passare dalla sua immagine alla sua somiglianza (Gn 1,27)
O uomo, perché hai di te un concetto così basso, quando sei tanto prezioso per Dio? Perché mai, tu che sei così onorato da Dio, ti spogli irragionevolmente del tuo onore? Perché indaghi da che cosa sei stato tratto e non ricerchi per qual fine sei stato creato? Tutto questo edificio del mondo, che i tuoi occhi contemplano, non è stato forse fatto per te? La luce che ti avvolge e scaccia le tenebre. Per te è stata regolata la notte, per te definito il giorno, per te il cielo è stato illuminato dal diverso splendore del sole, della luna e delle stelle. Per te la terra è dipinta di fiori, di boschi e di frutti. Per te è stata creata la mirabile e bella famiglia di animali che popolano l'aria, i campi e l'acqua, perché una desolata solitudine non appannasse la gioia del mondo appena fatto. (...) Tuttavia il tuo Creatore trovò ancora qualcosa da aggiungere per onorarti. Ha stampato in te la sua immagine (Gen 1,27), perché l'immagine visibile rendesse presente al mondo il Creatore invisibile, e ti ha posto in terra a fare le sue veci, perché un possedimento così vasto, quale è il mondo, non fosse privo di un vicario del Signore. (...) Dio, nella sua infinita bontà, prese in sé ciò che aveva fatto in te con la sua potenza. Volle manifestarsi nell'uomo in cui fino ad allora era visto riflesso. Ha voluto che fosse realtà nell'uomo ciò che prima era semplice rassomiglianza. (...) Nasce dunque Cristo, per reintegrare con la sua nascita la natura decaduta.
Irapuato
Seconda lettera di san Pietro apostolo 3,12-15a.17-18.
Fratelli, attendete e affrettate la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli si dissolveranno e gli elementi incendiati si fonderanno!
E poi, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia.
Perciò, carissimi, nell'attesa di questi eventi, cercate d'essere senza macchia e …Altro
Seconda lettera di san Pietro apostolo 3,12-15a.17-18.
Fratelli, attendete e affrettate la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli si dissolveranno e gli elementi incendiati si fonderanno!
E poi, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia.
Perciò, carissimi, nell'attesa di questi eventi, cercate d'essere senza macchia e irreprensibili davanti a Dio, in pace.
La magnanimità del Signore nostro giudicatela come salvezza, come anche il nostro carissimo fratello Paolo vi ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data;
Voi dunque, carissimi, essendo stati preavvisati, state in guardia per non venir meno nella vostra fermezza, travolti anche voi dall'errore degli empi;
ma crescete nella grazia e nella conoscenza del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo. A lui la gloria, ora e nel giorno dell'eternità. Amen!

Salmi 90(89),2.3-4.10.14.16.
Prima che nascessero i monti e la terra e il mondo fossero generati, da sempre e per sempre tu sei, Dio.
Tu fai ritornare l'uomo in polvere e dici: "Ritornate, figli dell'uomo".
Ai tuoi occhi, mille anni
sono come il giorno di ieri che è passato,

come un turno di veglia nella notte.
Gli anni della nostra vita sono settanta, ottanta per i più robusti, ma quasi tutti sono fatica, dolore; passano presto e noi ci dileguiamo.
Saziaci al mattino con la tua grazia:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.

Si manifesti ai tuoi servi la tua opera
e la tua gloria ai loro figli.