«Grandi cose ha fatto a me Colui che è potente!». Il Signore non si limitò a farmi sentire la sua continua assistenza, ma tante volte permise al babbo mio di venire a casa in ispirito. Lo sentivo e vedevo con gli occhi dell’anima. In bilocazione? Non lo so. Non me ne intendo di queste cose. In corpo e anima? Io credo di sì, ma non voglio dire né sì né no. Dio lo sa. Avevo imparato ad avvertire il suo arrivo gustando la soavità del suo spirito che m’inebriava tutta. Quello che non so spiegare è che anche sensibilmente avvertivo la sua presenza. In questo godimento l’anima si annientava, piangevo e ringraziavo senza cessare di godere tanta dolcezza spirituale. Credo che a me succeda, in piccolo, quello che accadeva ai nostri progenitori nel Paradiso terrestre. Avvertivano l’arrivo del Signore e la sua presenza; non lo vedevano con l’occhio del corpo, ma l’anima vedeva, gustava, s’inebriava della felicità divina. Altre volte mi trovavo col Padre in ameni giardini, in templi, in sale spaziose. Mi parlava dell’amore di Dio, mentre l’anima lo gustava già. Quando ciò finiva, mi trovavo sola in casa, là dove stavo prima. Questo avveniva spesso. Una volta in confessione gli chiesi la grazia di farmi poggiare la testa sul suo cuore aperto. Mi rispose: «In questo esilio non è possibile, in cielo tutto sarà dato». Dopo parecchi giorni sognai che mi avevano immersa in una grande caldaia di olio bollente. Non morii, ma galleggiavo. Dopo questo sogno venne il Padre. Non ero del tutto sveglia, né dormivo. Mi fece poggiare la testa sul suo petto. Io tremavo tutta. Non gustai quel che gustò il grande apostolo dell’amore nell'ultima cena. Il paragone non regge, ma tutto quello che ha potuto contenere di amore e di soavità questo piccolo e misero cuore, tutto ho sentito e gustato. Mi chiedo sempre: cosa sarà il paradiso? Quando chiesi al Padre perché tremavo, mi disse: «È tanto facile capirlo!». Mi mandò poi un’immaginetta scritta da lui, rappresentava il Cuore di Gesù. Le parole erano queste: «Guarda, egli è l’Onnipotente, ma la sua onnipotenza è umile ancella del suo Amore». Compresi che l’Onnipotenza è a servizio dell’amore. A quelli che amano, Dio fa grandi cose, anche se sono piccoli e miseri. Anzi, ai piccoli rivela i segreti che tiene nascosti ai grandi e ai sapienti.