Inferno, canto X : Coloro "che l'anima col corpo morta fanno"

L'abate di Bose Enzo Bianchi: "Ce ne andiamo per sempre". Leghista lo smaschera "Quando ce ne andiamo, ce ne andiamo per sempre". Parola di Enzo Bianchi, che sulla sua pagina Facebook invita i suoi …More
L'abate di Bose Enzo Bianchi: "Ce ne andiamo per sempre". Leghista lo smaschera
"Quando ce ne andiamo, ce ne andiamo per sempre". Parola di Enzo Bianchi, che sulla sua pagina Facebook invita i suoi "amici" a provare gratitudine per ogni giorno trascorso su questa terra. Condivisibile?
Sì, peccato che Bianchi sia abate di Bose e acclamato conferenziere cattolico", come sottolinea sempre sui social l'onorevole leghista Simone Pillon, commentando il suo (sconcertante) post. Come dire: se pure un "uomo di fede" non calcola la vita eterna a cui dovrebbe aspirare ogni fedele cattolico, siamo fregati. "Cosa festeggia ogni domenica? - gli chiede quindi Pillon - E cosa celebra a Pasqua?". Misteri della Chiesa ai tempi di Papa Francesco.
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lamprotes
Ebbi l'avventura d'incontrare l' "abate" Bianchi all'estero, tutto solo mentre s'incamminava lungo una via. Gli chiesi se era lui ed egli annuì. Vidi il suo volto paccioccone e i suoi occhi dall'insolito color viola. Non fu questo che mi colpì ma qualcosa di "spirituale", diciamo, che deriva, sostanzialmente, da un intuito e una sensibilità che ho ereditato da parte materna. Sentii in lui un netto …More
Ebbi l'avventura d'incontrare l' "abate" Bianchi all'estero, tutto solo mentre s'incamminava lungo una via. Gli chiesi se era lui ed egli annuì. Vidi il suo volto paccioccone e i suoi occhi dall'insolito color viola. Non fu questo che mi colpì ma qualcosa di "spirituale", diciamo, che deriva, sostanzialmente, da un intuito e una sensibilità che ho ereditato da parte materna. Sentii in lui un netto sapore rabbinico.

Non chiedetemi come ma ebbi l'evidente sensazione di avere di fronte un non cristiano, sensazione che aveva la medesima chiarezza delle sue curiose pupille viola.

Un non cristiano, come quella volta in cui, vedendo un giovane straniero, lo credetti di nazionalità greca ma ero incerto perché c'era qualcosa in lui che non quadrava per essere tale, qualche conto non tornava e, infatti, era turco!

"Dhen ehoun ladhi!", dicono i greci dei turchi, ossia non hanno la carne resa brillante dalla presenza dell'olio santo, cosparso al momento del battesimo, una brillantezza che rimane. Il turco, infatti, aveva intuitivamente qualcosa di opaco, di umbratile. Così l' "abate" Bianchi in quel mio incontro: era caratterizzato da qualcosa di spento, da un'irradiazione "rabbinica"; era senz'altro privo della brillantezza che la grazia cristiana dovrebbe dare perfino alla carne, oltre che allo spirito.

Costoro, dunque, sono divenuti i maestri dei cristiani e quest'ultimi, in massa, pare non si accorgano di nulla!