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Arcivescovo contro Francesco: no alla Comunione agli adulteri

L'arcivescovo Telesphore-George Mpundu di Lusaka, Zambia, ha dichiarato che a divorziati e risposati non è consentito ricevere i sacramenti di confessione ed eucarestia. Parlando a Radio Vaticana (7…More
L'arcivescovo Telesphore-George Mpundu di Lusaka, Zambia, ha dichiarato che a divorziati e risposati non è consentito ricevere i sacramenti di confessione ed eucarestia.
Parlando a Radio Vaticana (7 dicembre), Mpundu ha notato che i coniugi si rivolgono ai tribunali civili per il divorzio, ma non alla Chiesa, perché questa si oppone al divorzio: "Appena i tribunali concedono loro un divorzio, si risposano e tornano alla Chiesa, volendo essere riammessi ai sacramenti di confessione e all'eucarestia."
Mpundu spiega che la Chiesa non riconosce i divorzi concessi dai tribunali civili.
Foto: Telesphore-George Mpundu (Zambia News), #newsQrffxxbees
Francesco I
La questione è annosa:
Si continua con la deriva iniziata negli anni '70 del secolo scorso:
Non tutti sanno che una grossa responsabilità per l'approvazione della legge sul divorzio anche per i matrimoni concordatari fu dovuta all'atteggiamento miope delle gerarchie ecclesiastiche ed a Paolo VI .
L'eclettico sacerdote pugliese don Olindo del Donno, (già cappellano militare delle camicie nere poi …More
La questione è annosa:
Si continua con la deriva iniziata negli anni '70 del secolo scorso:
Non tutti sanno che una grossa responsabilità per l'approvazione della legge sul divorzio anche per i matrimoni concordatari fu dovuta all'atteggiamento miope delle gerarchie ecclesiastiche ed a Paolo VI .

L'eclettico sacerdote pugliese don Olindo del Donno, (già cappellano militare delle camicie nere poi deputato del MSI) laureato in utroque iure ed avvocato cassazionista, presentò uno studio in base al quale la legge così formulata violava palesemente l'articolo sette della costituzione il quale faceva (e fa ) riferimento ai patti lateranensi .

Ora, nel 1973 erano ancora in vigore i patti lateranensi dell'11 febbraio 1929 che stabilivano che , per i matrimoni concordatari, essere la Sacra Rota l'unica giurisdizione competente.

Il ricorso avrebbe avuto ottime possibilità di accoglimento, ma il tribunale ecclesiastico si rifiutò di presentarlo su pressioni delle gerarchie vaticane.

Sapete perché? Semplice: si temeva che una gran parte dei nubendi avrebbe contratto matrimonio civile, in quanto soggetto alla legge del divorzio e non a quello religioso che ne sarebbe stato escluso.