Profezie ad Anguera, misteri sul futuro: "Un uomo giusto aiuterà la Chiesa... contribuirà al Trionfo"

« Un uomo giusto aiuterà la Chiesa del Mio Gesù. Condurrà il gregge in mezzo a grandi tribolazioni. Lui contribuirà al Trionfo della Chiesa, sebbene lui stesso non vedrà il Trionfo » (messaggio 4.471…More
« Un uomo giusto aiuterà la Chiesa del Mio Gesù. Condurrà il gregge in mezzo a grandi tribolazioni. Lui contribuirà al Trionfo della Chiesa, sebbene lui stesso non vedrà il Trionfo » (messaggio 4.471, 18.5.2017).
Non bisogna sorprendersi se il linguaggio appare “criptico”: si tratta di una modalità comunicativa da sempre in vigore della Chiesa e che trova un suo vero e proprio genere letterario nella stessa Sacra Scrittura, vale a dire il genere profetico in cui sono stati redatti diversi libri della Sacra Bibbia.
La profezia non è una didascalia ma necessita di una didascalia.
L
a profezia è sempre preannuncio e richiamo: preavvisa circa il futuro e allo stesso tempo impone un cambiamento nel presente.
La profezia è luce e fuoco; luce che rischiara le tenebre dell’errore e della menzogna, fuoco che accende gli animi e, liberandoli dalla sterile mediocrità e dall’accomodamento in uno stato di tiepidezza stomachevole (cf Ap 3, 15-16), li spinge efficacemente ad amare di più Dio …More
Niko Sanpatrizio
Io credo che il Papa Santo, capo religioso che nascerà dal popolo cristiano e il capo politico che fu esiliato in gioventù e che riacquisterà la corona dei gigli, già predetto da san Cesario Di Arles (sec. VI), monaco di Lerins e poi vescovo di Arles, rappresentano i due testimoni Enoc e Elia che non saranno presenti in forma umana ma spirituale, e sarà attraverso le loro sofferenze che Dio …More
Io credo che il Papa Santo, capo religioso che nascerà dal popolo cristiano e il capo politico che fu esiliato in gioventù e che riacquisterà la corona dei gigli, già predetto da san Cesario Di Arles (sec. VI), monaco di Lerins e poi vescovo di Arles, rappresentano i due testimoni Enoc e Elia che non saranno presenti in forma umana ma spirituale, e sarà attraverso le loro sofferenze che Dio riscatterà coloro che sono ciechi alla Verità.
Lo Spirito Santo li guiderà, attraverso i Suoi nuovi leader che sorgeranno tra di noi, guidati dai Suoi Due Testimoni, Enoc ed Elia, presenti nelle Chiese Cristiane sulla Terra e nella Casa d’Israele, presto influiranno sulla predicazione dei Vangeli, in tutto il mondo.

Dice Gesù: “Voi siete la Mia Chiesa Rimanente. Voi siete la Chiesa a cui si fa riferimento nel Libro della Rivelazione. Voi siete il frutto della donna che diede alla luce un maschio e che fu scacciata nel deserto, dove voi sarete isolati, ma uniti come un sol uomo, per proclamare la Mia Santa Parola e per predicare i Veri Vangeli. La donna partorisce la Mia vera Chiesa, il Mio gregge leale, che non sarà sviato dal falso profeta.
Voi, la Mia Chiesa, sarete abbandonati per 1260 giorni, nel deserto in cui troverete rifugio. Tuttavia, attraverso il Dono dello Spirito Santo, verrete nutriti con i Frutti del Mio Amore.
Saranno i membri leali delle Mie Chiese Cristiane (Ebrei e Occidentali), tra cui i Miei servitori consacrati ed i Miei seguaci, i quali rifiuteranno il falso profeta, che dovranno tenere insieme la Mia Chiesa. Dovrete onorarMi in segreto, perché la Messa diventerà irriconoscibile sotto il governo del falso profeta.
Gli Ebrei saranno il secondo dei “due testimoni”.
Le “due lampade” sono le Mie Chiese Cristiane, la Vera Chiesa tradizionale e quelle dei Miei seguaci, che saranno bandite da parte del falso profeta.
I “due alberi di olivo” sono l’Israele della Vecchia Gerusalemme ed il Nuovo Israele".

Colui che verrà in soccorso delle province, un principe che è stato esiliato in gioventù e che riacquisterà la corona dei gigli, rappresenta il “resto di Israele rimasto fedele al Signore”. La corona dei gigli rappresenta la corona dei figli i Israele che hanno fondato la Chiesa di Cristo.
Il Giglio Santo rappresenta Gesù Cristo, come è stato più volte nominato negli scritti di Maria Valtorta.

Valtorta - QUADERNETTI CAPITOLO 781 - 14 giugno 1953

«Mia ubbidientissima sempre e mia dilettissima perciò perché tu mi sei uguale in sommissione al mio Figlio, da quando nacque a quando ascese al Cielo, e ora, nel Cielo disfa l'orlo del fazzoletto che il giglio soprannaturale ha fatto telo miracoloso e danne dei pezzetti, dopo averli ben passati sul centro del fazzoletto, al M. T., all'E. R., a M. T., alla S. B. A., alla B. P. e ad altri o sofferenti o in fastidi morali. Metterai i pezzetti di tela in bustine di carta velina gialla, ne hai tanta, e su vi scriverai: "tela del giglio santo"».

Valtorta - QUADERNI DEL 1943 CAPITOLO 158 - 27 ottobre 1943

Dice Gesù:
“Questo è il canto di questa mattina. Lo vedi se Chi ti ha dato il giglio sa darti tutto quanto desideri? Ho dato Me, Giglio nato da Maria che è Giglio immacolato. Ora sono insieme a te in Corpo ed Anima, in Sangue e Divinità. Sono con te come su un altare”.

Valtorta - QUADERNI DAL 1945 AL 1950 CAPITOLO 570 - 2 giugno 1946

Dice la Divinità:
«Al giglio che si immola non desiderate altra rugiada fuorché quella di un sempre più perfetto amore. Neppure l'amore del sangue vi faccia uscire dalla giustizia. Non desiderate perciò per lei altro che il più perfetto. E state lieti perché la vergine prudente alimenta la sua lampada col suo perfetto amore, e quando lo Sposo si affaccerà nella via ella sarà pronta ad uscirgli incontro.»

Tra l’altro anche negli scritti di Maria Valtorta viene avvalorata quest tesi.

Valtorta - Evamgelo - VOLUME V - CAPITOLO 349 - 3 Dicembre 1945
«Ma non deve venire Elia per preparare al tuo Regno? I rabbi dicono così».
«Elia è già venuto ed ha preparato le vie al Signore. Tutto avviene come è stato rivelato. Ma coloro che insegnano la rivelazione non la conoscono e non la comprendono, e non vedono e riconoscono i segni dei tempi e i messi di Dio. Elia è tornato una volta. La seconda verrà quando il tempo ultimo sarà vicino per preparare gli ultimi a Dio. Ma ora è venuto per preparare i primi al Cristo, e gli uomini non lo hanno voluto riconoscere e lo hanno tormentato e messo a morte (il Battista). Lo stesso faranno col Figlio dell’uomo, perché gli uomini non vogliono riconoscere ciò che è loro bene».

Valtorta - EPISTOLA AI ROMANI Lezione 46ª – 2/11/1950 – (Rm 11, 25-36)

Dice Gesù: “Uno dei segni della venuta finale di Dio a del Giudizio che seguirà alla fine del mondo, è la conversione d’Israele, che sarà l’estrema conversione del mondo a Dio.

Perché loro gli ultimi, essi che furono i primi ad esser popolo di Dio? Per decreto eterno e per decreto umano.

Né paia ingiusto il decreto eterno. Essi, che già primi - anzi: unici - erano nel conoscere le verità soprannaturali, avrebbero dovuto essere i primissimi nel nuovo popolo di Dio: il popolo dei cristiani; così come Adamo e la sua compagna avrebbero dovuto essere i primissimi del popolo celeste. Ma la volontà non buona fece dei primi gli ultimi. E mentre è detto nella Scrittura (Genesi 5, 21-24; 2Re 2, 11-12; Ebrei 11, 5) che Enoc ed Elia furono, viventi, rapiti da Dio fuor dal mondo, in un altro mondo migliore, per tornare, al giusto tempo, a predicare penitenza e combattere l’Anticristo quando il mondo sarà fatto Babilonia e Anticristo (Ap cap. 17-18) - e ciò per la loro giustizia straordinaria - altrettanto nella Scrittura è detto che per i suoi peccati Israele sarà riprovato da Dio e da primo diverrà ultimo ad entrare nel Regno di Cristo (Isaia 27, 6-13).

Adamo è ben figura di ciò che vuol dire cadere nella riprovazione di Dio. Ben egli dovette attendere secoli e millenni negli inferi (Purgatorio), nonostante avesse già lungamente espiato sulla Terra il suo peccato, avanti di rientrare nel Paradiso almeno terrestre, dove Enoc ed Elia già da secoli godevano della letificante amicizia di Dio.

Anche per il popolo ebreo, pur non essendo per esso inesorabilmente chiuso il Regno di Dio per averlo respinto quando poteva accoglierlo, dovranno passare secoli e millenni prima che Israele torni amico di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo. Prima diverranno “popolo di Dio” gli altri popoli. Ultimi essi: i giudei. Ultimi, anche se sempre da Sion verranno coloro che saranno salvezza".