polos
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Accorato appello (da Don Ignorato) a Sua Santità Papa Benedetto XVI. Avvenuto la sera del 21 novembre 2018, seguito dalla recita del S. Rosario davanti a piazza San Pietro.More
Accorato appello (da Don Ignorato) a Sua Santità Papa Benedetto XVI.
Avvenuto la sera del 21 novembre 2018, seguito dalla recita del S. Rosario davanti a piazza San Pietro.
Acchiappaladri
@vincenzo angelo il rev. don Minutella mica è infallibile ;-) :-D
Chi è più bravo (e ha più responsabilità di lui) faccia meglio di lui per contribuire ad arrestare la demolizione in corso.
Riguardo poi a simpatie ed antipatie, quelli sono fatti personali: magari fossero solo queste i problemi da affrontare ;-)
Ai tanti che proprio, anche solo come personalità, non va giù don Minutella, basta …More
@vincenzo angelo il rev. don Minutella mica è infallibile ;-) :-D
Chi è più bravo (e ha più responsabilità di lui) faccia meglio di lui per contribuire ad arrestare la demolizione in corso.
Riguardo poi a simpatie ed antipatie, quelli sono fatti personali: magari fossero solo queste i problemi da affrontare ;-)
Ai tanti che proprio, anche solo come personalità, non va giù don Minutella, basta fare quello che fanno tutti i giornalisti che seguono le cronache cattoliche, tutti i prelati cattolici, i tanti milioni di italiani che nemmeno sanno che esista un don Minutella: ignorarlo e dedicarsi ad altri argomenti ritenuti più serii ed importanti.

Che poi il sacerdote, che ci teneva a fare la sua supplica a Benedetto XVI proprio in quel luogo, si guardasse intorno per rendersi conto se qualcuno lo avrebbe interrotto (come io mi aspettavo che accadesse: la polizia italiana fermò davanti al Vaticano non tanti mesi fa persino quel volontario pro-life che guidava il furgone con un manifesto che ricordava le benemerenze pro-life del card. Caffarra!!!) mi sembra cosa naturale. Ammettendo per assurdo che lei avesse deciso di fare in quel luogo e in quel momento quella dichiarazione, non avrebbe avuto anche lei quella umanissima preoccupazione? Io si (a me però nemmeno sarebbe venuto in mente di fare quello che don Minutella ha fatto ;-) )

Più rilevanti mi sembrano le critiche, anche molto dure, che gli fanno anche alcuni dei nostri amici qui su Gloria.TV riguardo al punto dello "scisma": per il poco che può valere la mia opinione, da persona qualsiasi che però da un paio di anni cerca di capirci qualcosa in quello che sta accadendo, questo è IL punto serio.

Francesco oggi è il papa oppure no?????

Chi, nonostante tutto, ritiene con certezza che Francesco sia magari "il peggiore papa di tutti i tempi" ma validamente Romano Pontefice, ha tutte le ragioni per denunciare don Minutella come scismatico e non voler aver nulla a che fare con lui, anzi a deprecare persino chi lo sta ad ascoltare con interesse (come ad esempio io che scrivo).
Da non tanto tempo (parliamo di pochi mesi) lo sviluppo della comprensione della crisi attuale della Chiesa ha portato don Minutella a convincersi che Francesco non è mai stato papa per multiple invalidità canoniche in passato non note ma ora sostenute da più indizi di pubblico dominio e che sia manifestamente eretico e, per il combinato effetto di queste due situazioni da lui credute, per coerenza non riconosce più l'autorità di Francesco (che sarebbe così uno dei tanti antipapi) e delle gerarchie che ne eseguono la politica di favoreggiamento delle eresie, e ritiene che il modo corretto di rimanere nella Chiesa di Gesù Cristo sia quella di riconosce l'autorità silente di Benedetto XVI, considerandolo con certezza ancora il Romano Pontefice, volente o nolente (cosa legalmente irrilevante in caso di accertata invalidità della rinuncia).
Quindi, dal SUO punto di vista, il sacerdote NON è scismatico dalla Chiesa, ma piuttosto di sua iniziativa separato da eretici che sono già usciti dalla Chiesa nonostante le apparenze e la diversa opinione enormemente maggioritaria.

Ma chi fa così (giustamente dal suo punto di vista) attaccando don Minutella (e ci sta in questo caso anche il fervore nel seguire le imprese del sacerdote, non per autolesionismo maniacale ma per poterne evidenziare gli errori ai fratelli cristiani perché non lo seguano nello scisma) per la questione scismatica, dovrebbe per coerenza condannare con la stessa durezza anche tutti i cattolici, che non sono poi così pochi e silenziosi, che già da prima di Francesco non riconoscevano autorità agli occupanti della cattedra di Pietro o che alla spicciolata nel corso degli ultimi cinque anni e mezzo sono arrivati a convincersi, con diverse motivazioni, che Francesco non sia (più) papa.
Alcuni di questi che non riconoscono come papa Francesco fanno invettive molto più violente e meno ben argomentate di quelle di don Minutella ed altri, rispettosi nei modi e ben argomentando, nella sostanza lanciano anche contro Francesco delle accuse persino più pesanti di quelle di don Minutella.
Almeno qui su Gloria.TV non vedo espressa contro questi altri scismatici la stessa acrimonia: don Minutella sembra preso come parafulmine su cui si scaricano gli strali di chi riconosce papa Francesco.

Rimane poi in generale (al di là del dissidio con don Minutella, che è questione minuscola nel disastro dottrinale in corso nella Chiesa) il punto molto critico di chi, giustamente ostile al modernismo e ad altre eresie e con tutti i buoni propositi di rimanere fedele cattolico apostolico romano, ancora ritiene che Francesco sia IL papa pur continuando anno dopo anno a constatarne gli errori non solo di politica disciplinare, amministrativa e comunicativa ma anche di insegnamento morale e dottrinale, pur continuando a criticarlo in pubblico anche duramente come eretico (al di là delle proclamazioni di eresia in carta bollata) ad esempio come ultimamente fa lo stimato prof. De Mattei col suo "cripto-eretico":
critica dopo critica a che cosa si riduce l'infallibilità del papa?
Rampogne dopo rampogne che riguardano questioni di morale e di fede (non consideriamo gli eventuali peccati personali del papa), che fine fa il rispetto per l'augusto magistero del papa?
Dopo anni di insegnamenti di Francesco che spesso sono in pratica eterodossi (nella società attuale forse l'effetto magisteriale sulle anime dei battezzati ottenuto con un "intervista ad alta quota" è quantitativamente superiore e più rapido di quello che nei secoli passati un papa poteva ottenere con un suo formale pronunciamento messo su pergamena con ceralacca e bolli tondi), quanto tempo ancora in buona fede un cristiano può andare avanti a "fare il papa di se stesso" ;-) :-D, in stile protestante, per decidere in che cosa egli deve obbedire e in che cosa no, perché in contrasto con la Rivelazione di Dio, a colui che pur continua a ritenere papa?
Un papa siffatto, che questi continuano nonostante tutto a riconoscere, può essere ciò che la Dottrina insegna che un papa deve essere?
Come questi possono riconoscere ancora a Francesco l'autorità nella Chiesa, autorità per diritto divino che il magistero ha ben spiegato decadere per chiunque professi eresie?
Dove sta il limite di "sopportabilità"?
Mi sembra importante valutare il fattore tempo.
All'inizio dell'era bergogliana, quando ancora poco si sapeva di Francesco e in particolare non si poteva discernere la volontarietà dei primi comportamenti dottrinalmente anomali, sarebbe stato temerario attribuirgli professioni di fede eterodossa. Stessa cosa per le questioni sulle invalidità canoniche sulle quali solo lentamente si sono accumulati indizi (o anche prove, secondo la valutazione di alcuni).
Ma dopo quasi sei anni??????

Dopo molti anni di così gravi problemi in materia di fede e morale reiterati negli atti di Francesco, confermati con resistenza ad ogni correzione ricevuta, personalmente mi è sempre più difficile capire come dei cattolici "critici" come sopra descritto, bene informati sulle vicende di cronaca e colti più della media sulla Dottrina possano ancora ritenere (parlo di un discernimento ad uso personale: questione diversa è per i vescovi e cardinali che hanno la responsabilità di essere pastori del gregge e insegnare agli altri battezzati dove oggi sta l'Autorità visibile nella Chiesa) che Francesco oltre che capo di stato della Città del Vaticano sia anche il papa. Facendo così si cade nelle assurdità legali nelle quali abbiamo ultimamente visto essere caduto con alcune sue dichiarazioni il pur benemerito vescovo Schneider.

P.S. Per chi arriva a credere (non temerariamente! lascerei il complottismo da bar ... al bar!) che la Renuntiatio di Benedetto XVI NON fu valida (per un convincimento errato o per un'astuta decisione per ingannare il Nemico: alla fine il risultato canonico è lo stesso), la tragedia rimane tragedia ma almeno non bisogna più tormentarsi anima e mente col quasi intrattabile caso del "papa eretico" e spariscono anche tante altre difficoltà logiche, oltre che essere meglio comprensibili molte rilevazioni private.
Tutta la crisi attuale si riesce allora a comprendere meglio: il mistero si riduce essenzialmente alle intenzioni di Benedetto XVI.