La vera causa della moderna apostasia – Rivelazioni della Madonna alla Ven. Maria d'Agreda

Mia diletta (...) Ti stupisce a ragione l'aver avuto notizia del potere dei meriti di sua Maestà e dell'opera di salvezza, con quanto causò nei ministri di satana, mentre osservi questi stessi …More
Mia diletta (...) Ti stupisce a ragione l'aver avuto notizia del potere dei meriti di sua Maestà e dell'opera di salvezza, con quanto causò nei ministri di satana, mentre osservi questi stessi signoreggiare tanto spavaldi con raccapricciante audacia. Benché tale sbigottimento ceda di fronte all'illuminazione che ti è stata concessa su quello che hai raccontato, voglio ugualmente aggiungere qualcos'altro, affinché cresca la tua sollecitudine contro esseri così pieni di malignità. Senza dubbio il principe delle tenebre e i suoi, rendendosi conto dell'incarnazione e della redenzione, scoprendo che mio Figlio era nato tanto povero, umile e vilipeso, e venendo ad avere cognizione della sua vita, dei suoi prodigi, della sua misteriosa morte e di quanto ancora aveva compiuto sulla terra per attrarre a sé gli uomini, restarono indeboliti e senza forze per circuire i discepoli, come solevano fare con gli altri e come sempre bramavano.
Nella comunità primitiva durò per molti anni il terrore dei …More
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"il principe delle tenebre e i suoi, rendendosi conto dell'incarnazione e della redenzione, scoprendo che mio Figlio era nato tanto povero, umile e vilipeso, e venendo ad avere cognizione della sua vita, dei suoi prodigi, della sua misteriosa morte e di quanto ancora aveva compiuto sulla terra per attrarre a sé gli uomini, restarono indeboliti e senza forze per circuire i discepoli, come solevano …More
"il principe delle tenebre e i suoi, rendendosi conto dell'incarnazione e della redenzione, scoprendo che mio Figlio era nato tanto povero, umile e vilipeso, e venendo ad avere cognizione della sua vita, dei suoi prodigi, della sua misteriosa morte e di quanto ancora aveva compiuto sulla terra per attrarre a sé gli uomini, restarono indeboliti e senza forze per circuire i discepoli, come solevano fare con gli altri e come sempre bramavano.
Nella comunità primitiva durò per molti anni il terrore dei diavoli, e la paura che questi avevano dei battezzati; in essi, infatti, la potenza dell'Altissimo risplendeva per mezzo dell'imitazione del Signore e dell'ardore con cui professavano la fede, seguivano la dottrina evangelica ed esercitavano le virtù con eroici ed infiammati atti di amore, di sottomissione, di pazienza e di disprezzo delle apparenze vacue e fallaci. Molti, anzi, spargevano il proprio sangue, dando la vita per lui, e facevano azioni stupende e mirabili ad esaltazione del suo nome. Questa inalterabile fortezza era data loro dalla memoria ancora fresca della sua passione"

sono tesi poco difendibili, visto che fino alla Pentecoste tutti erano intimoriti (nonostante il ricordo della Passione fosse vivissimo) e nessuno osava professare apertamente la sua fede: solo lo Spirito diede loro il coraggio che fino a quel momento non avevano avuto; inoltre, a parte Giovanni, che visse personalmente l'esperienza della passione di Gesù, nessuno dei discepoli poteva conservare alcun ricordo (positivo) della passione dal momento che (quasi) tutti erano fuggiti vilmente e semmai il ricordo di quell'evento avrebbe solo potuto umiliarli ulteriormente; Stefano fu lapidato non certo molti anni dopo la morte di Gesù, prova evidente che il diavolo operava efficacemente pure in vicinanza di quegli avvenimenti; infine (quasi) tutti gli altri avevano contribuito alla crocifissione di Gesù preferendogli Barabba, per cui anche in loro il ricordo della Passione non avrebbe potuto portare (per le stesse ragioni) alcun beneficio...