Francesco I
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La reinvenzione di Fatima e dei suoi contenuti escatologici

di Cristiano Lugli Sarebbe difficile per chiunque stravolgere il messaggio portato a Fatima cent’anni fa, eliminando un secolo di storia e di ripetizioni. Per chiunque, abbiamo detto, non però per …More
di Cristiano Lugli
Sarebbe difficile per chiunque stravolgere il messaggio portato a Fatima cent’anni fa, eliminando un secolo di storia e di ripetizioni. Per chiunque, abbiamo detto, non però per Bergoglio, il quale ha nuovamente dato spettacolo distruggendo il messaggio più escatologico degli ultimi secoli.
Basta leggere i primi due o tre messaggi dati dalla Bella Signora ai tre pastorelli, due dei quali “canonizzati” ieri (le virgolette valgono non tanto per la certa santità di Francesco e Giacinta Marto, quanto per le canonizzazioni post conciliari), per comprendere facilmente come Bergoglio sia andato a Fatima per altri motivi, evidentemente non collegati al vero significato della Cova da Iria.
Lo scrittore e giornalista Antonio Socci, di cui certamente non si può condividere la linea rintracciante la causa della crisi nella Chiesa solo in Bergoglio, ha però ipotizzato un interessante versione in un articolo pubblicato ieri sul suo blog.
“Bergoglio è andato a Fatima a ribaltare …More
Acchiappaladri
Lugli è un giovanotto che a volte scrive come se avesse l'infallibilità papale ;-) (ad es. Papa Bergoglio non potrebbe validamente canonizzare i pastorelli ma lo dice Lugli che sono sicuramente santi e allora siamo a posto LOL), come uno dei pochissimi devoti eletti che hanno capito tutto e tutti gli altri ... molto meno LOL
Comunque sembra in piena buona fede e i problemi, e i pubblici peccati, …More
Lugli è un giovanotto che a volte scrive come se avesse l'infallibilità papale ;-) (ad es. Papa Bergoglio non potrebbe validamente canonizzare i pastorelli ma lo dice Lugli che sono sicuramente santi e allora siamo a posto LOL), come uno dei pochissimi devoti eletti che hanno capito tutto e tutti gli altri ... molto meno LOL
Comunque sembra in piena buona fede e i problemi, e i pubblici peccati, che lui sottolinea sono reali. Lo leggo sempre con interesse.
Ce ne fossero qualche milione di giovanotti come questo Lugli!

Caro Lugli, che mi fa sorridere tutte le volte che lo vedo perché sembra quasi gemello di un mio nipote, suvvia, un tantinello in più di umiltà, un tantinello in meno di puzza sotto il naso, un tantino più di studio (qualche annetto per ognuna delle materie su cui scrivere, ovviamente studio sulle fonti dirette, possibilmente in lingua originale) compatibilmente agli impegni della sua famiglia in crescita, per poter autorevolmente (per quanto concesso a un umano) opinionare su proprie basi piuttosto che, prevalentemente, facendo il ripetitore di brillanti conferenzieri sedevacantisti senza-se-e-senza-ma o lefevriani dissidenti, e nei prossimi decenni da attivo cronista locale (meritoria e provvidenziale attività: senza di essa non avrei saputo delle recenti penose vicende di preti reggiani) potrebbe maturare in un saggista cattolico ancora più utile ai suoi lettori.

E se ci vedremo alla processione riparatrice, dopo il rompete le righe se vuole le racconterò quella del vecchietto e del pistolero infallibile: per me fu molto formativa una trentina di anni fa. :-)