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VIGANÒ RISPONDE AL CARD. OUELLET. LA TERZA TESTIMONIANZA

19 ottobre 2018 -- Marco Tosatti Cari amici, sono fuori sede e lavoro con lo smartphone. Questo spiega la grafica. Ecco il nuovo documento …
Sempliciotto
@Acchiappaladri
Penso che Viganò sappia benissimo che se la verità sugli abusi viene a galla basta da sola a far fuori il Vicario di Sé Stesso.
Se Bergoglio fosse dichiarato, come evidentemente è, colpevole delle accuse, "come potrebbe reggersi il suo trono?".
Per questo ritengo Viganò non abbia forzato la mano sul problema assai più grave della Falsa Dottrina.
Al mondo, ai media e a molti …More
@Acchiappaladri

Penso che Viganò sappia benissimo che se la verità sugli abusi viene a galla basta da sola a far fuori il Vicario di Sé Stesso.

Se Bergoglio fosse dichiarato, come evidentemente è, colpevole delle accuse, "come potrebbe reggersi il suo trono?".

Per questo ritengo Viganò non abbia forzato la mano sul problema assai più grave della Falsa Dottrina.

Al mondo, ai media e a molti sedicenti cattolici di Dottrina non frega proprio nulla, anzi, sarebbe un argomento controproducente, che susciterebbe dibattiti infiniti, dibattiti che permetterebbero al Pastore Idolo di continuare a sguazzare beato!

Invece stavolta è stato posto di fronte ad un'accusa gravissima e chiara:
"Sei colpevole Sì o No?"

Quando il Vicario di Sé Stesso è posto davanti al Sì o No, come già abbiamo visto coi Dubia... TACE sonoramente, perchè per il suo parlare ambiguo, criptico, contraddittorio non c'è assolutamente possibilità di fuga, o è Sì o è No.

L'Arcivescovo, comunque, nelle lettere passate, affronta il problema di Amoris Laetitia e anche in questa scrive
"Sono stato accusato di aver creato con la mia testimonianza confusione e divisione nella Chiesa. Quest’affermazione può essere credibile solo per coloro che ritengono che tale confusione e divisione fossero irrilevanti prima dell’agosto 2018. Qualsiasi osservatore spassionato, però, avrebbe già potuto ben vedere la prolungata e significativa presenza di entrambe, cosa inevitabile quando il successore di Pietro rinuncia ad esercitare la sua missione principale, che è quella di confermare i fratelli nella fede e nella sana dottrina morale. Quando poi con messaggi contraddittori o dichiarazioni ambigue inasprisce la crisi, la confusione si aggrava.", quindi qualche accenno dottrinale, pur non così incalzante lo fa.