" ...un Papa non può essere formalmente e intenzionalmente eretico". Concordo pienamente. Perciò la persona di cui si parla -a differenza di ciò che padre Cavalcoli ritiene- non può essere "Papa"
«Tradizionalmente, i gesuiti non sono autorizzati ad accettare incarichi episcopali e, se non in ottica missionaria, non si era quasi mai sentito di un vescovo gesuita nella gerarchia latino-americana; ma grazie a tale promozione Bergoglio si sarebbe liberato dalla struttura di comando dei gesuiti, avrebbe fatto il suo ingresso in un mondo dove la sua linea religiosa sarebbe stata maggiormente …More
«Tradizionalmente, i gesuiti non sono autorizzati ad accettare incarichi episcopali e, se non in ottica missionaria, non si era quasi mai sentito di un vescovo gesuita nella gerarchia latino-americana; ma grazie a tale promozione Bergoglio si sarebbe liberato dalla struttura di comando dei gesuiti, avrebbe fatto il suo ingresso in un mondo dove la sua linea religiosa sarebbe stata maggiormente condivisa. Dal momento che padre Bergoglio, come gesuita, avrebbe avuto bisogno di una dispensa per la nomina, era necessario ottenere una relazione dal suo ordine, al quale il Cardinale Quarracino si è rivolte nel 1991. Essa è stata procurata dal Generale dei gesuiti, e costituisce lo studio più critico della personaltà di Jorge Bergoglio mai composto prima della sua elezione a Papa. Il testo della relazione non è mai stato reso pubblico, ma il seguente resoconto è stato rilasciato da un sacerdote che ha avuto accesso ad essa prima che scomparisse dall’archivio dei gesuiti: padre Kolvenbach accusava Bergoglio di una serie di difetti, che vanno dall’uso abituale di linguaggio volgare alla doppiezza, alla disobbedienza nascosta sotto una maschera dell’umiltà e alla mancanza di equilibrio psicologico; nell’ottica di una sua idoneità come futuro vescovo, la relazione ha sottolineato che come Provinciale era stata una persona che aveva portato divisione nel suo ordine. Non sorprende che, una volta eletto Papa, Francesco si sia sforzato di mettere le mani sulle copie esistenti del documento, e che l’originale depositato negli archivi ufficiali dei gesuiti a Roma sia scomparso. Per quanto riguarda l’obbiettività della relazione, dobbiamo ammettere l’ostilità dei gesuiti che erano al comando in Argentina in quel momento, ma in realtà Bergoglio l’aveva esagerata in modo da apparire al Cardinale Quarracino come martire (il fenomeno che il padre Kolvenbach potrebbe avere avuto in mente quando ha parlato della disobbedienza sotto la maschera dell’umiltà). Anche con tutta l’indulgenza dovuta, il rapporto di Kolvenbach difficilmente può essere letto come la descrizione di un religioso modello fatta dal suo superiore».