I "perfidi Iudaei" e il dramma del rinnegamento di Dio: l'apostasia che ha rovinato l'umanità – La …
Auferte gentem perfidam credentium de finibus, ut unus omnes unicum ovile nos Pastor regat (dall’Ufficio Divino). «Espellete dai confini dei credenti il popolo che ha rinnegato la fede, perché un solo …Altro
Auferte gentem perfidam credentium de finibus, ut unus omnes unicum ovile nos Pastor regat (dall’Ufficio Divino).
«Espellete dai confini dei credenti il popolo che ha rinnegato la fede, perché un solo Pastore governi tutti noi quale unico ovile». Questo chiede ai Santi, dopo averne enumerato le principali categorie, l’inno del mattutino del 1° novembre. Nel linguaggio liturgico è inequivocabile di chi si tratti: sono quei perfidi Iudaei per i quali la Chiesa, il Venerdì Santo, chiedeva la grazia della conversione a Colui che i loro antenati crocifissero per mano dei Romani. Il dramma della storia cristiana, come pure della situazione attuale, a livello ecclesiastico e politico, risale tutto a quel tragico momento in cui il popolo giudaico, per bocca delle sue guide, apostatò dal suo Dio e meritò di essere disperso (Iudaea pro culpa perfidiae dispergenda, dice san Gregorio Magno), quando i rappresentanti del Sinedrio – pur non avendo alcuna legittima autorità per farlo – dichiararono a …Altro
«Espellete dai confini dei credenti il popolo che ha rinnegato la fede, perché un solo Pastore governi tutti noi quale unico ovile». Questo chiede ai Santi, dopo averne enumerato le principali categorie, l’inno del mattutino del 1° novembre. Nel linguaggio liturgico è inequivocabile di chi si tratti: sono quei perfidi Iudaei per i quali la Chiesa, il Venerdì Santo, chiedeva la grazia della conversione a Colui che i loro antenati crocifissero per mano dei Romani. Il dramma della storia cristiana, come pure della situazione attuale, a livello ecclesiastico e politico, risale tutto a quel tragico momento in cui il popolo giudaico, per bocca delle sue guide, apostatò dal suo Dio e meritò di essere disperso (Iudaea pro culpa perfidiae dispergenda, dice san Gregorio Magno), quando i rappresentanti del Sinedrio – pur non avendo alcuna legittima autorità per farlo – dichiararono a …Altro
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A mio parere questa annuale celebrazione del Giorno della Memoria finirà col tempo a passare nell'opinione pubblica come la prova per maturare la rassegnazione all'ineluttabilità dell'antisemitismo e perderà la sua funzione di esorcizzarlo. Infatti celebrare il Male (che equivale a promuoverlo) non fa la volontà di Dio: sarebbe meglio sostituirlo con il Bene (predicazione ed iniziative). Con …Altro
A mio parere questa annuale celebrazione del Giorno della Memoria finirà col tempo a passare nell'opinione pubblica come la prova per maturare la rassegnazione all'ineluttabilità dell'antisemitismo e perderà la sua funzione di esorcizzarlo. Infatti celebrare il Male (che equivale a promuoverlo) non fa la volontà di Dio: sarebbe meglio sostituirlo con il Bene (predicazione ed iniziative). Con il passare delle generazioni andare a cercare le vergogne del passato servirà solo ad invaderle con analoghi argomenti ed a inibire il naturale processo di sterilizzazione ambientale effettuato dal trascorrere del Tempo.
vincenzo angelo
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Ineccepibile.