Le pene del Purgatorio: si pagherà fino all'ultimo spicciolo

INTRODUZIONE La definizione Il Purgatorio è un “luogo” e una condizione in cui le anime nello stato di Grazia ricevono la purificazione dalle macchie e dalle pene rimaste in loro al momento della …Altro
INTRODUZIONE
La definizione

Il Purgatorio è un “luogo” e una condizione in cui le anime nello stato di Grazia ricevono la purificazione dalle macchie e dalle pene rimaste in loro al momento della morte.
Le macchie da cui le anime del Purgatorio vengono purificate sono di tre specie:
1)I peccati veniali non ancora rimessi
2)Le abitudini cattive
3)La pena temporale dovuta ai peccati mortali rimessi
Le anime del Purgatorio vengono purificate, ma non acquistano nuovo merito o soddisfazione. Beneficiano solo di una satispassione, cioè con il loro patire pagano il debito della Gisitizia Divina. Purgatorio perfino per i Santi Dal momento che per accedere in Paradiso occorre avere la veste completemente bianca[1], è possibile che anche dei santi canonizzati abbiano avuto bisogno di un periodo di purificazione in Purgatorio. LE PROVE Dalla Scrittura Libro II dei Maccabei (12,43-46): “Giuda Maccabeo, fatta una colletta, mandò a Gerusalemme circa duemila dramme d’argento, affinché si offrisse un …Altro
Francesco I
A mio modesto avviso, va notato che anche se le pene del purgatorio fossero uguali a quelle dell'inferno, vi è una differenza sostanziale per il paziente: nel caso dell'inferno vi è la disperazione più completa e la coscienza dell'eternità della pena, il tutto condito da orribili bestemmie, mentre nel purgatorio regna la preghiera e la certezza di essere salvi e di poter godere, poi, della visione …Altro
A mio modesto avviso, va notato che anche se le pene del purgatorio fossero uguali a quelle dell'inferno, vi è una differenza sostanziale per il paziente: nel caso dell'inferno vi è la disperazione più completa e la coscienza dell'eternità della pena, il tutto condito da orribili bestemmie, mentre nel purgatorio regna la preghiera e la certezza di essere salvi e di poter godere, poi, della visione beatifica di Dio.

Purtroppo oggi, nella chiesa permeata dall'eresia modernista, di queste cose non si parla più: assistetti, qualche anno fa ad un funerale di un povero giovane morto suicida: il prete officiante non solo nell'omelia, ma anche nel corso della messa, ripeté più volte che ormai il poveretto stava molto meglio di noi in quanto godeva già delle gioie del paradiso. In altri termini invogliava quasi i fedeli a suicidarsi anziché continuare a sopportare i pungoli e gli strali dell'avversa fortuna che, inevitabilmente capitano ad ognuno di noi in questa vita.