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Quarto raduno della Resistenza Cattolica: 22 giugno

1. INFORMAZIONI UTILI CIRCA IL RADUNO DEL PROSSIMO 22 GIUGNO
2. PROGRAMMA DEL RADUNO
3. ATTO DELLA PROFESSIONE DI FEDE E DI FEDELTA' A PAPA BENEDETTO XVI


1. INFORMAZIONI UTILI CIRCA IL RADUNO DEL PROSSIMO 22 GIUGNO

Ci sarà un pulmino che partirà dal casello autostradale Ancona Nord. Possibile unirsi nei caselli successivi: Senigallia, Fano, Pesaro, Cattolica, Rimini, Cesena, Forlì, Faenza, Imola, Bologna, Modena. Adesioni entro fine maggio. Costo circa 35 euro (per info chiedere a radio domina
nostra).
Ci sarà un servizio navetta dalla stazione di Verona Porta Nuova all’Eurocongressi di Cavaion ogni 45 minuti dalle 10.30 alle 14.00. E poi dalle 17.30 in poi per il rientro.
I treni collegano piuttosto agevolmente da tutta Italia. Altri dettagli saranno resi noti nelle prossime settimane.

2. PROGRAMMA DEL RADUNO

14.30 Accoglienza e saluto iniziale con le bandierine in omaggio al Santo Padre Benedetto XVI con la scopertura della sua immagine accanto all’altare. Si canterà l’inno CHRISTUS VINCIT. E insieme reciteremo il solenne atto di consacrazione al Cuore immacolato di Maria per la persona del Santo Padre. Termineremo con OREMUS PRO PONTIFICE NOSTRO BENEDICTO.
15.00 Recita della coroncina delle tre ore di agonia di Gesù in croce.
15.30 Santa Messa (III classe). Consacrazione del piccolo resto cattolico al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore immacolato di Maria.
16.30 Adorazione eucaristica con la recita del santo Rosario da parte di cinque famiglie e processione eucaristica interna.
17.15 RECITA COMUNITARIA DEL CREDO IN LATINO E DEPOSIZIONE DELL’ATTO DI FEDELTA’ CATTOLICA AI PIEDI DELLA SANTA VERGINE DI FATIMA.
18.00 Saluto e appello di don Minutella a nome di tutto il piccolo resto indirizzato a Benedetto XVI.

3. ATTO DELLA PROFESSIONE DI FEDE E DI FEDELTA' A PAPA BENEDETTO XVI

Io __________ credo e professo con ferma fede tutte e singole le verità che sono contenute nel simbolo della fede, e cioè:

Credo in unum Deum,
Patrem omnipoténtem,
Factorem cæli et terræ,
visibílium ómnium et invisibilium
Et in unum Dóminum Iesum
Christum,
Filium Dei unigénitum
et ex Patre natum
ante ómnia sǽcula:
Deum de Deo, Lumen de Lúmine,
Deum verum de Deo vero,
génitum, non factum, consubstantiálem Patri: per quem ómnia
facta sunt;qui propter nos hómines
et propter nostram salútem,
descéndit de cælis, et incarnátus est
de Spíritu Sancto ex Maria Vírgine
et homo factus est, crucifíxus étiam
pro nobis sub Póntio Piláto, passus
et sepúltus est, et resurréxit tértia
die secúndum Scriptúras,
et ascéndit in cælum, sedet ad
déxteram Patris, et íterum ventúrus
est cum glória, iudicáre vivos et
mórtuos, cuius regni non erit finis.
Credo in Spíritum Sanctum, Dominum et vivificántem, qui ex Patre
Filióque procédit, qui cum Patre et
Fílio simul adorátur et conglorificátur, qui locútus est per prophétas.
Et unam sanctam cathólicam
et apostólicam Ecclésiam.
Confíteor unum Baptísma
in remissiónem peccatórum.
Et exspécto resurrectiónem mortuórum,
et vitam ventúri sæculi.
Amen.


Credo pure con ferma fede tutto ciò che è contenuto nella Parola di Dio scritta o trasmessa e che la Chiesa, sia con giudizio solenne sia con magistero ordinario e universale, propone a credere come divinamente rivelato. Fermamente accolgo e ritengo anche tutte e singole le verità circa la dottrina che riguarda la fede o i costumi proposte dalla Chiesa in modo definitivo. Aderisco inoltre con religioso ossequio della volontà e dell’intelletto agli insegnamenti che il Romano Pontefice o il Collegio episcopale propongono quando esercitano il loro Magistero autentico, sebbene non intendono proclamarli con atto definitivo.
Per questo, oggi in modo solenne e pubblico dichiaro di ritenere come legittimo Papa Benedetto XVI, le cui dimissioni restano invalide. Verso la persona del Santo Padre Benedetto rivolgo ogni atto di sottomissione obbediente, così come pubblicamente e in modo solenne rifiuto di ritenere Francesco il legittimo Romano Pontefice. Contestualmente rifiuto ogni apertura che sappia di eresia come ogni cambiamento della dottrina ritenuto necessario, quando invece si tratta di apostasia.
Non intendo, pertanto, riconoscere il cardinale Bergoglio come papa né lui e neppure il suo successore, rimanendo invece fortemente ancorato a Benedetto XVI e a quanto Dio, nella sua onnipotenza provvidente, stabilirà dopo di lui. Volendo così rimanere fino in fondo cattolico.
Affido e consacro questo mio solenne atto al Cuore immacolato di Maria, mentre, insieme a tutto il piccolo resto cattolico, oggi solennemente riunito a Cavaion Veronese, rivolgo il mio filiale e umile appello al Santo Padre Benedetto:
Santità, vogliate accogliere, per le mani benedette e immacolate della Santa Vergine, il mio umile atto di sottomissione filiale alla vostra persona e al vostro Magistero. Come voi soffrite, Santo Padre, anch’io soffro con voi, e unendomi in preghiera alla vostra augusta persona, imploro la Santa Vergine che voglia affrettare il trionfo del suo Cuore immacolato e laliberazione della Chiesa da tutti i suoi nemici.

Io non riconosco Successore di Pietro altri se non voi. E mentre devoto mi inginocchio per baciarvi il sacro anello, imploro per me, per la mia famiglia, per i nostri valorosi sacerdoti, per tutto il piccolo resto, la vostra desiderata apostolica benedizione. Trionfi Cristo Re, si affretti il suo regno, per mezzo di Maria. Possa la vostra persona trionfare, Santità, su tutti i vostri nemici, affinchè la Chiesa Cattolica goda di benedizione e di pace. Amen.

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Vorrei aggiungere un'osservazione:
Siccome è abbastanza noto ormai che molti che hanno partecipato ai raduni tenuti fino ad ora hanno abbandonato la loro posizione, portando motivi che rasentano il razionalismo:
Credo di non sbagliare quando riaffermo quello che ho imparato anni fa, non da me stesso, si intende, ma da una rivelazione del Signore:
"Bisogna sempre sottomettere la mente al cuore" (…More
Vorrei aggiungere un'osservazione:

Siccome è abbastanza noto ormai che molti che hanno partecipato ai raduni tenuti fino ad ora hanno abbandonato la loro posizione, portando motivi che rasentano il razionalismo:

Credo di non sbagliare quando riaffermo quello che ho imparato anni fa, non da me stesso, si intende, ma da una rivelazione del Signore:

"Bisogna sempre sottomettere la mente al cuore" (ovviamente non inteso come sentimentalismo, ma come sottomissione al Divin Volere, cioé anche se la nostra mente ancora non riesce a capire fino in fondo, capirà però certamente più tardi, basta avere pazienza...).

Porto un esempio della mia vita quotidiana: vivo attualmente con una famiglia con una bimba di 7 mesi: lei è tutto cuore, non ha ancora sviluppato la parola, il pensiero ecc., ma riesce a intuire molto bene chi abbia davanti, ti guarda negli occhi, e decide se fidarsi o meno.

Capito? Senza potere ancora adoperare il grande dono della ragione, la bimba già comprende tanto solamente con il cuore! (Perché i piccoli -- sia fisicamente che spiritualmente -- hanno questo grande vantaggio: non sono mai superbi di mente!).

Col ragionare troppo si finisce di mettere in dubbio tutto! Lo dicono anche rivelazioni private: poter ragionare è un grande dono, ma va -- appunto -- sempre sottomesso al cuore, che è il nostro centro!

La mente, essendo in alto, tende ad insuperbirsi; il cuore, essendo al centro, è invece tendente al equilibrio!
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Illarisoft
Io ci sarò e spero saremo in molti