jili22
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MIRACOLO DI SANT'ANNA: LA CONVERTIBILE ROVESCIATA O INCIDENTE ACCADUTO A UN RELIGIOSO

Per diversi anni una religiosa ebbe grande fiducia in Sant'Anna e si impegnò molto per propagarne il culto. Un giorno, mentre pregava in un famoso santuario mariano, una voce gli disse internamente, ma molto distintamente, che Sant'Anna doveva avere il suo altare in quel luogo santo. Finita la preghiera, visitò i diversi altari del santuario, e ne trovò uno dove c'era un posto per collocare l'immagine di un santo, ma che era vuoto: Ebbene, si disse, questo è il posto della statua. di Sant'Anna, della beata madre della mia buona madre. Non era in alcun modo conosciuto dagli ecclesiastici che servivano questo santuario; tuttavia, spinto dal suo zelo, si rivolge al primo sacerdote che gli si presenta e gli racconta semplicemente ciò che è accaduto dentro di lui. Questo ecclesiastico ne rimase colpito e rispose che la statua di Sant'Anna era posta proprio nel luogo dove egli avrebbe voluto vedere un'immagine di questa grande Santa; ma che era stato tolto, e lo condusse in una soffitta dove era stato relegato. Lì, questo pio religioso rende omaggio alla gloriosa madre di Maria, e si sente sempre più pieno del desiderio di vedere la sua statua nel santuario che ha appena visitato. Subito va a parlare con il sacerdote incaricato di occuparsene e condivide con lui, come con l'altro ecclesiastico, ciò che ha sentito internamente. Questo sacerdote, pieno di zelo, fu toccato da ciò che gli fu comunicato e promise di far erigere un altare in onore di Sant'Anna, che rispecchiasse quello di San Giuseppe. Il monaco, nel colmo della gioia, rese grazie di cuore a Dio e raddoppiò il suo ardore per la gloria di Sant'Anna. Ne fu ricompensato: più di una volta sentì gli effetti della sua potente protezione, e ad essa attribuisce la preservazione della sua vita, in un pericolo molto urgente. Ecco il fatto.
Dopo aver visitato due dei suoi fratelli, sale su una decappottabile a due ruote. Non appena si siede, la decappottabile si ribalta, perché si erano dimenticati di allacciare la cinghia che avrebbe dovuto tenerlo fermo. Il monaco capisce il pericolo che lo minaccia e grida: Sant'Anna, salvami. Non aveva finito queste parole quando il cavallo, spaventato dal rumore che faceva la carrozza cadendo, prese il morso tra i denti e partì al galoppo senza che nulla potesse fermarlo. Il monaco, con la testa gettata all'indietro e separato da un semplice telo dal ruvido pavimento su cui è trascinato, continua a gridare: Sant'Anna, salvami; le due barelle si rompono senza però separarsi dalla carrozzeria dell'auto. Dopo aver percorso varie strade strette e mal asfaltate, deviando quando necessario, come se avesse una guida che potesse indirizzarlo, il cavallo viene fermato quasi all'uscita del paese da diverse persone che coraggiosamente si gettano al suo fianco. Non potevano immaginare che ci fosse qualcuno nella decappottabile; la loro sorpresa fu estrema quando videro lì un uomo che si alzò senza alcuna difficoltà e disse loro con calma: Amici miei, Sant'Anna mi ha salvato.
Questo fatto, accaduto qualche anno fa, è stato raccontato all'autore di questo opuscolo dal religioso così preservato dalla morte, e che oggi è superiore della congregazione alla quale appartiene.

Estratto dalla Devozione a Sant'Anna e San Gioacchino .

Tratto dall'eccellente blog: le-petit-sacristain.blogspot.com
Mario Sedevacantista Colucci shares this
silvioabcd
A chi deride o disprezza le devozioni dei fedeli, dico che i cuori semplici sono quelli che da sempre si sono affidati ai Santi e alle Sante, invocando la loro intercessione presso Nostro Signore Gesù Cristo.