The price of tickets for the Vatican museums will increase

 I musei vaticani sono la maggior fonte di guadagno che lo Stato della Città del Vaticano ha. Il periodo della pandemia, infatti, è stato un vero e proprio disastro e le scelte di Francesco hanno avuto pesanti ripercussioni sull'economia interna. Nei giorni scorsi la direzione dei Musei ha annunciato che dal gennaio 2024 il costo dei tickets aumenterà.

Il costo del biglietto intero sarà di € 20. Senza dimenticare che il diritto di prenotazione è di € 5. 

C'è chi all'interno delle sacre stanze era convinto che con la cacciata di Paolo Nicolini le cose sarebbero andate sicuramente meglio, eppure qualcuno non aveva capito che al Papa "chi porta i soldi" fa comodo. Francesco, infatti, ha piazzato il sacerdote marchigiano nella Fondazione Fratelli Tutti, realtà ben nota al momento per essere diventata la banca di paperon de Paperoni e siamo alle porte del Giubileo. Dal punto di vista spirituale nessuno sta facendo alcunché ma per quanto riguarda i denari, sono tutti sul piede di guerra. 

La cacciata di Nicolini, quindi, è stata solo una vittoria di un'altra signora che è molto assetata di potere: Barbara Jatta. Nulla di più.

Nicolini è giunto in quella che è divenuta un vero e proprio refugium peccatorum. Si pensi a Padre Francesco Ochetta, un altro gesuita, il quale è stato piazzato lì a fare il segretario generale dopo aver portato avanti una lunga battaglia contro Antonio Spadaro, un' altra mente eccelsa della Compagnia di Gesù. Quando a settembre il preposito si stava interrogando su chi nominare al posto del gesuita siciliano alla guida della rivista La Civiltà Cattolica, è stato proprio Ochetta, suo nemico giurato, a dare la notizia con soddisfazione su Twitter.

Fratelli coltelli, diceva qualcuno. Fra i gesuiti, lo abbiamo spiegato qui, ci sono vere e proprie lotte di potere interne ed ora Ochetta sta tentando da tempo di fare concorrenza alla storica rivista della Compagnia con gli eventi (costosissimi) della Fondazione Fratelli Tutti. 

Dentro la Fondazione, all'interno del Centro di Alta Formazione (sic!), è stato piazzato anche Paolo Nicolini, il quale avrà il compito di "portare [ancor più] frutti" all'interno di una fondazione che non ha alcuno scopo, non ha alcun fine ma ha tanti soldi che girano. Sono numerosi gli eventi che continuano ad essere organizzati da Mauro Gambetti e la sua allegra compagnia. Tutti soldi che girano ma che non vengono utilizzati per la Basilica di San Pietro e per il mantenimento di questo scrigno della cristianità. Ogni mattina, però, Mauro Gambetti si sveglia e sa che dovrà correre più di chiunque altro per andare alla ricerca degli zecchini per poter pagare tutti questi eventi. 

Musei Vaticani e il pontificato della povertà 

Molti si chiedono: "Ma non era il pontificato della povertà?" Come abbiamo sottolineato più volte, Francesco ha fatto del suo pontificato un'opera di negazione di tutto quanto è avvenuto prima. Per fortuna ci siamo fermati ad eliminare tutto tranne il Vangelo. Anche se quello viene letto un po' come "pare a me". 

Chiaramente, c'è chi si chiede come mai durante questo pontificato che parla tanto di povertà, le spese aumentano e le richieste di soldi pure? Sono molti i vescovi che hanno chiesto a Silere non possum come mettersi in contatto con Mons. Michele Di Tolve e poter far giungere al Papa il loro Iban per poter ottenere bonifici in favore delle loro diocesi. In passato il Papa era un cattivone e la Chiesa era ricca e malefica. Oggi la Chiesa è finalmente cambiata e il Papa è povero, umile e misericordioso. Allora perché aumentare il prezzo dei biglietti dei musei vaticani? Perché arrivare a far pagare l'ingresso nella Basilica Vaticana (fra poco arriverà anche quello)?

Non è che dopo dieci anni Francesco si è reso conto che non è stato producente insultare i preti, le diocesi, i vescovi e accusarli di essere sempre legati ai soldi? Non è che dopo dieci anni Francesco si è reso conto che non si campa ad aria fritta? Probabilmente il Papa sarà disposto a fare bonifici anche a noi e alle nostre parrocchie così da poter affrontare le spese, sempre più ingenti, di luce, gas, acqua, ecc... 

Ancora una volta emerge l'ipocrisia di un certo stile che mette al centro l'uomo, piuttosto che Dio. E a dirla tutta sembra proprio che qualcuno in parrocchia non ci abbia mai messo piede, altrimenti si renderebbe conto di quante spese un semplice parroco deve affrontare ogni giorno per poter garantire strutture utili alla propria gente.

. M.E.

Silere non possum