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Pontificia Università della Santa Croce - Inaugurazione del XXXI Anno Accademico. Bollettino interno pubblicato dall'Ufficio Comunicazione della Pontificia Università della Santa Croce Dobbiamo …Altro
Pontificia Università della Santa Croce - Inaugurazione del XXXI Anno Accademico.

Bollettino interno pubblicato dall'Ufficio Comunicazione della Pontificia Università della Santa Croce

Dobbiamo apprezzare lo studio e affrontarlo con gratitudine, perché si tratta di un’opportunità che Dio ci offre per conoscerlo meglio e amarlo di più, nonostante lo sforzo e la fatica che comporta”. Con queste parole mons. Javier Echevarría, Vescovo Prelato dell’Opus Dei e Gran Cancelliere dell’Università ha introdotto, lo scorso 5 ottobre, il discorso di inaugurazione dell’anno accademico 2015/2016. Riflettendo sull’importanza dello studio, rivolgendosi in particolare a studenti e docenti, mons. Echevarría ha ricordato che “questo periodo di approfondimento intellettuale ci spinge a capire meglio le sfide del nostro tempo, esposto al pericolo dell’ignoranza, dell’oscuramento della verità”. Lo studio, inoltre, “non ci isola in un mondo astratto, lontano dall’umanità, non ci rinchiude in una torre d’avorio”, ma aiuta a riscoprire proprio la responsabilità di ciascuno “verso tutto e verso tutti”. Riferendosi all’espressione “tutto è connesso” contenuta nell’ultima Enciclica di Papa Francesco, il Gran Cancelliere ha spiegato come ogni nostro sforzo si concretizza poi in azioni che diffondono un bene nella società che sempre produce frutti al di là di quanto si possa constatare: “la nostra perseveranza nello studio e nel lavoro, la nostra lotta ascetica, la nostra preoccupazione per gli altri studenti e professori, la nostra cura del creato, e, vorrei aggiungere, il nostro rispetto anche per il lavoro altrui, specialmente per il lavoro nascosto di tutte le persone che, negli uffici tecnici o di segreteria, contribuiscono a renderci la giornata più facile e amabile”.

L’Atto di inaugurazione si è aperto con la tradizionale Santa Messa votiva dello Spirito Santo nella Basilica di Sant’Apollinare, presieduta dal Prelato dell’Opus Dei e concelebrata dalle autorità delle diverse Facoltà. “Tutti siamo chiamati a mettere al centro e alla radice della propria vita spirituale Gesù nell’Eucarestia – ha ricordato mons. Echevarría –. La devozione con cui cerchiamo di fare la visita giornaliera e, a volte, più visite ogni giorno al Tabernacolo, così come l’amore con cui tanti di voi salutano il Signore per offrire la giornata e si congedano da Lui alla fine delle lezioni, dev’essere memoriale della presenza di Dio fra di noi nella nostra vita ordinaria”. Quest’anno la lezione inaugurale nell’Aula Magna è stata affidata a Martin Schlag, docente straordinario della Facoltà di Teologia, che ha riflettuto sul tema La finanza e la tradizione del pensiero sociale cattolico. Schlag ha evidenziato come nella tradizione cristiana, specialmente in quella cattolica, esista “diffuso scetticismo riguardo la finanza”. Eppure, “seguendo la logica dell’incarnazione di Gesù, i cristiani non devono ritirarsi dal mondo ma piuttosto avere a che fare con le sue strutture temporali, santificandole dall’interno attraverso la luce della verità e il calore dell’amore”. Per cui, “la possibilità di condurre una vita virtuosa può incoraggiare i cristiani che sono attivi in finanza ad evangelizzare il loro ambito vitale”. L’evangelizzazione, infatti, è un programma di trasformazione culturale che inizia con “l’affermazione della bontà di ciò che esiste” e poi lo purifica “dai suoi elementi di peccato”. Questo processo di purificazione si sviluppa – secondo Schlag – in tre azioni: “la proclamazione dei valori (o verità pratiche), l’offerta di esempi pratici (virtù, buone pratiche), e la creazione di istituzioni”. Nel corso della cerimonia sono state consegnate le medaglie d’argento ai professori Javier Canosa e Miguel Ángel Ortiz e ad Antonio Bortoluz, dell’ufficio tecnico, per i loro 25 anni al servizio dell’Università.