giandreoli
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Padre Livio: "La Santa Rus' è il Kathecon che salva il mondo dal satanismo" - 3 Aprile 2024

@Commentatore anonimo
Infatti ho scritto (con ovvia brevità) che, tra la Chiesa Cattolica e la CHiesa Ortodossa, anche con san Giovanni Paolo II non sono mancate le divisioni, tuttavia, segnalo che nel frattempo:
- era stata tolta la reciproca scomunica
- era possibile (specificata storicamente, dottrinalmente e giuridicamente) la partecipazione ad alcune ricchezze comuni. Le suggerisco "Ut Unum …Altro
@Commentatore anonimo
Infatti ho scritto (con ovvia brevità) che, tra la Chiesa Cattolica e la CHiesa Ortodossa, anche con san Giovanni Paolo II non sono mancate le divisioni, tuttavia, segnalo che nel frattempo:
- era stata tolta la reciproca scomunica
- era possibile (specificata storicamente, dottrinalmente e giuridicamente) la partecipazione ad alcune ricchezze comuni. Le suggerisco "Ut Unum Sint" soprattutto (ma non solo) al n° 57. E' quel "secondo polmone dell'Europa" che P. Livio non considera. Con amicizia.
giandreoli

Padre Livio: "La Santa Rus' è il Kathecon che salva il mondo dal satanismo" - 3 Aprile 2024

Memoria corta e analisi di un orizzonte circoscritto. Aveva le idee molto più chiare Papa san Giovanni Paolo II che, pur coltivando un dialogo con la Chiesa Ortodossa (Chiesa apostolica e non Confessione cristiana) non esente da contrasti, riconosceva nel patrimonio della Tradizione spirituale, patristica, monastica e culturale della Russia il “secondo polmone dell’Europa”.
giandreoli

Francesco: Il Cardinale Sarah è "amareggiato" e l'Arcivescovo Gänswein "mi ha ferito"

Povero Papa Bergoglio (se lo è ancora)! Lo scandalizza il Segretario di Papa Benedetto per aver rispettato la prassi abituale che la Chiesa riserva alle esequie dei Sommi Pontefici e confermata da milioni di Fedeli visitatori, e non lo scandalizza l’offesa sacrilega recata a Gesù Crocifisso da un Vescovo di una sua Diocesi italiana (v. Carpi) compiuta nella Chiesa nella quale si perpetua il suo …Altro
Povero Papa Bergoglio (se lo è ancora)! Lo scandalizza il Segretario di Papa Benedetto per aver rispettato la prassi abituale che la Chiesa riserva alle esequie dei Sommi Pontefici e confermata da milioni di Fedeli visitatori, e non lo scandalizza l’offesa sacrilega recata a Gesù Crocifisso da un Vescovo di una sua Diocesi italiana (v. Carpi) compiuta nella Chiesa nella quale si perpetua il suo Sacrificio sulla Croce e l’offerta di sé nell’Eucaristia! Non s’accorge di squalificarsi da sé? Non s’accorge di cercare gli applausi del mondo offendendo la stessa Chiesa e i suoi Fedeli? Con che coraggio ci chiede di essere ascoltato e seguito? Come può pensare di essere approvato dalla Vergine Santa, Madre della Chiesa e Madre nostra?
giandreoli

La SINDONE - il SEGNO di GIONA

Meraviglioso! Grazie!
giandreoli

La Sindone – videolezione 2 – Sepoltura ebraica (VIDEO + TRASCRIZIONE)

Ritengo utile, anzi, doveroso, ricordare una critica alle consuete traduzioni del Vangelo di san Giovanni, che oggi è poco conosciuta ma che era stata formulata già parecchi anni fa da diversi esegeti. La presento sintetizzandola in quattro punti: 1 - il testo originale giovanneo; 2 - la sua traduzione della CEI e abituale oggi; 3 – una sua traduzione possibile e più corretta; 4 - la corrispondenza …Altro
Ritengo utile, anzi, doveroso, ricordare una critica alle consuete traduzioni del Vangelo di san Giovanni, che oggi è poco conosciuta ma che era stata formulata già parecchi anni fa da diversi esegeti. La presento sintetizzandola in quattro punti: 1 - il testo originale giovanneo; 2 - la sua traduzione della CEI e abituale oggi; 3 – una sua traduzione possibile e più corretta; 4 - la corrispondenza con la testimonianza sindonica.
1 – Dal testo giovanneo (20, 6-7) cito quanto Pietro vide: … 6 καὶ Σίμων Πέτρος ἀκολουθῶν αὐτῷ, καὶ εἰσῆλθεν εἰς τὸ μνημεῖον· καὶ θεωρεῖ τὰ ὀθόνια κείμενα, 7 καὶ τὸ σουδάριον, ὃ ἦν ἐπὶ τῆς κεφαλῆς αὐτοῦ, οὐ μετὰ τῶν ὀθονίων κείμενον ἀλλὰ χωρὶς ἐντετυλιγμένον εἰς ἕνα τόπον·”
2 – Nell’attuale traduzione della CEI si dice che Pietro “… lo seguiva, ed entrò nel sepolcro, e vide le bende per terra, e il sudario, che era stato posto sul capo di Gesù, non per terra con le bende ma piegato in un luogo a parte”. E’ la traduzione proposta oggi che, non traducendo con assoluta certezza né il Vangelo greco di s. Giovanni né la Vulgata latina di s. Girolamo, appare alquanto inesatta.
3 – Diversi esegeti invece, interpretando più correttamente i termini “κείμενα” , “ἐντετυλιγμένον”, e “εἰς ἕνα τόπον” , affermano che è possibile tradurre: “e vide le bende distese (cioè: non “per terra” ma “giacenti” o “afflosciate”) … e il sudario non con le bende (cioè: “non giacente come le bende”) ma ripiegato (cioè: “non piegato” ma “arrotolato” al modo della mentoniera) in un posto solo (cioè: “nel suo stesso posto”).
4 – In tal caso la risurrezione del corpo di Gesù, pur rimanendo oggetto di fede, rimane più ammissibile anche per la stessa scienza. Mi pare che questa sia una traduzione non solo linguisticamente legittima ma anche più corretta, più logica e aderente alle usanze del tempo, e più corrispondenti all’immagine sindonica.
Ritengo sia necessario divulgare questa critica testuale e proporre ai biblisti e alla stessa CEI una correzione delle traduzioni attualmente in uso.
giandreoli

E anche Delpini si unisce alla festa islamica

Alcuni giorni fa ho letto su “Avvenire” l’invito a “condividere la Quaresima cristiana con il Ramadan islamico”- La motivazione stava nella seguente considerazione: “piaccia o non piaccia, il pluralismo religioso ormai è sotto i nostri occhi”.
Vero che questa considerazione sia sotto i nostri occhi, ma falso che sia sotto gli occhi e nelle intenzioni di Gesù. Non va infatti dimenticato che:
-…Altro
Alcuni giorni fa ho letto su “Avvenire” l’invito a “condividere la Quaresima cristiana con il Ramadan islamico”- La motivazione stava nella seguente considerazione: “piaccia o non piaccia, il pluralismo religioso ormai è sotto i nostri occhi”.
Vero che questa considerazione sia sotto i nostri occhi, ma falso che sia sotto gli occhi e nelle intenzioni di Gesù. Non va infatti dimenticato che:
- Gesù ha giustificato l’astensione dei suoi discepoli dal digiuno praticato secondo la Legge, definito da Lui inadeguato e insufficiente per loro (Mc 2,18-19) affermando invece che lo avrebbero praticato dopo la sua morte (Mc 2,20), allo scopo di riaverlo, risorto, presente fra loro e nella loro vita
- a differenza del Ramadan, la Quaresima è un cammino di ascesi caratterizzato dal Perdono dei peccati offerto sulla Croce dal Padre e da Gesù, e sorretto dalla grazia del suo Santo Spirito (la Santissima Trinità è misconosciuta, anzi blasfema, per l’islamismo).
Comprendo che si possa augurare agli Islamici una buona riuscita del loro Ramadan, ma condividerlo con la nostra Quaresima proprio no. Farlo, è comportarsi da integralisti, dandosi la zappa sui piedi. E’ palesemente contrario al pensiero di Gesù. Con rassegnazione pacata e dissenziente dalle opinioni di diversi nostri Pastori, di Avvenire e dei suoi giornalisti.
giandreoli

Marcio: Un vescovo tedesco dice che l'aborto è un "compromesso" fattibile (sic)

Caifa poi era quello che aveva consigliato ai Giudei: “È meglio che un uomo solo muoia per il popolo” (Gv 18,14). “Verso mezzogiorno. Pilato disse ai Giudei: “Ecco il vostro re!" Ma quelli gridarono: “Via, via, crocifiggilo!”. (Gv 19, 14-15) “E Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine, rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso”.Altro
Caifa poi era quello che aveva consigliato ai Giudei: “È meglio che un uomo solo muoia per il popolo” (Gv 18,14). “Verso mezzogiorno. Pilato disse ai Giudei: “Ecco il vostro re!" Ma quelli gridarono: “Via, via, crocifiggilo!”. (Gv 19, 14-15) “E Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine, rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso”. (Mc 15,15).
Un Vescovo che “scende al compromesso” e “se ne lava le mani”, e un popolo che acconsente! E il Vaticano, gli altri Vescovi, i Fedeli della diocesi, dove sono? Complici dei sacrilegi che affliggono la Chiesa, Sposa di Cristo e nostra Madre! Dio li converta e li perdoni!
giandreoli

Inclito Custode della Fede "De Joseph numquam satis": di San Giuseppe non si dice mai abbastanza, …

Grazie, P. Serafino. Sintetizzerei dicendo:
- la vocazione e missione di san Giuseppe raccoglie tutte le profezie, le speranze e le attese di Israele che hanno attraversato le sue diverse epoche storiche. Tutto l’Antico testamento converge su di lui e, grazie a lui, permette a Dio di realizzare la Sua Promessa di salvezza, prima per Israele, poi offerta a tutta l’umanità e a tutta la storia.
- il …Altro
Grazie, P. Serafino. Sintetizzerei dicendo:
- la vocazione e missione di san Giuseppe raccoglie tutte le profezie, le speranze e le attese di Israele che hanno attraversato le sue diverse epoche storiche. Tutto l’Antico testamento converge su di lui e, grazie a lui, permette a Dio di realizzare la Sua Promessa di salvezza, prima per Israele, poi offerta a tutta l’umanità e a tutta la storia.
- il suo silenzio (di lui non abbiamo neppure una parola!), secondo i pensieri e giudizi umani ci stupisce, ma secondo i pensieri e i giudizi di Dio lo colloca quale primo tra tutti i Personaggi e Profeti che lo hanno preceduto, perché Dio ama servirsi dei suoi servi, umili e retti di cuore. Nel suo silenzio, san Giuseppe è eloquente più di ogni altro con la sua fede, con i fatti e con la vita.
- la fede di san Giuseppe lo fa il “primo credente nel Mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio“ e “primo discepolo e testimone di Cristo” nella Chiesa. Grande la sua missione, grande e certa la sua intercessione!
giandreoli

19 Marzo. SAN GIUSEPPE, SPOSO DELLA SANTISSIMA VERGINE MARIA E PADRE PUTATIVO DI GESÙ. Discendente …

Mi sembra che vi siano tre aspetti della vocazione e missione di san Giuseppe che sono accennati nella “Redemptoris Custos” di Papa san Giovanni Paolo II ma che non vengono sufficientemente sottolineati dai vari commentatori di oggi:
1 – Se guardiamo a san Giuseppe secondo i nostri pensieri e giudizi umani, ci meraviglia che, fra tutti i grandi Personaggi e Profeti dell’Antico Testamento, sia …Altro
Mi sembra che vi siano tre aspetti della vocazione e missione di san Giuseppe che sono accennati nella “Redemptoris Custos” di Papa san Giovanni Paolo II ma che non vengono sufficientemente sottolineati dai vari commentatori di oggi:
1 – Se guardiamo a san Giuseppe secondo i nostri pensieri e giudizi umani, ci meraviglia che, fra tutti i grandi Personaggi e Profeti dell’Antico Testamento, sia l’unico del quale non abbiamo una sola parola. Ma se guardiamo a lui con i pensieri ed i giudizi di Dio, egli è il primo fra tutti. Dio infatti ama servirsi dei Giusti, umili e retti di cuore. E’ nel suo stile.
2 – La missione di san Giuseppe raccoglie tutte le profezie, le speranze e le attese di Israele disseminate lungo le sue diverse epoche storiche. Tutto l’Antico Testamento converge su di lui e, grazie a lui, Dio può realizzare la sua Promessa della Salvezza, prima per Israele, poi per l’intera umanità
3 – La fede di san Giuseppe lo fa anche “il primo credente nel Mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio” e, grazie alla Vergine Maria della quale è sposo legittimo secondo la Legge, “il primo discepolo di Cristo e primo suo testimone nella Chiesa”.
Dunque, Santo che unisce l’Antica alleanza e alla nuova, portata a compimento da Gesù. Non certo un Santo da poco!!!
giandreoli

Carnevale: il parroco trasforma l'Eucaristia Novus-Ordo in uno scherzo di cattivo gusto

@Monica Lucchesi Comprendo (pur non condividendola) la sua osservazione sulla Celebrazione eucaristica che lei non ritiene valida, così come penso che lei possa altrettanto comprendere (pur non condividendolo) il giudizio espresso sui Pastori che non solo la ritengono valida ma anche la esigono imponendola! Logico vero?
giandreoli

Carnevale: il parroco trasforma l'Eucaristia Novus-Ordo in uno scherzo di cattivo gusto

Sacrilego e vergognoso!!! Nessuno, neppure tra i rappresentanti del Sinedrio, tra i Soldati romani e tra la Folla inferocita, si è permesso di ballare e applaudire mentre si crocifiggeva Gesù innocente, durante quel suo Sacrificio che si rinnova nella Celebrazione eucaristica!!! Ma altrettanto, anzi, ancora più grave, il silenzio (perciò l’accondiscendenza) dei Vescovi e delle più alte gerarchie …Altro
Sacrilego e vergognoso!!! Nessuno, neppure tra i rappresentanti del Sinedrio, tra i Soldati romani e tra la Folla inferocita, si è permesso di ballare e applaudire mentre si crocifiggeva Gesù innocente, durante quel suo Sacrificio che si rinnova nella Celebrazione eucaristica!!! Ma altrettanto, anzi, ancora più grave, il silenzio (perciò l’accondiscendenza) dei Vescovi e delle più alte gerarchie della Chiesa fino allo stesso Vaticano!!! Impossibile non rabbrividire per la loro blasfemia e di conseguenza il dovere di rifiutare la loro presunta e rivendicata guida pastorale! Dio e la Vergine Addolorata li perdoni e li converta!
giandreoli

Il Sodoma Supplicans di Francesco è stato un "regalo di propaganda" agli ortodossi

Con tutto rispetto per il Papa, gli suggerirei di invitare non “l’Ucraina al coraggio della bandiera bianca” ma “entrambi i belligeranti al coraggio di ripartire dagli Accordi di Minsk firmati da entrambi”, per la loro doverosa responsabilità e coerenza, per il rispetto alle vittime militari e civili dei loro eserciti, e per quel comune valore della fede e cultura cristiana delle loro nazioni …Altro
Con tutto rispetto per il Papa, gli suggerirei di invitare non “l’Ucraina al coraggio della bandiera bianca” ma “entrambi i belligeranti al coraggio di ripartire dagli Accordi di Minsk firmati da entrambi”, per la loro doverosa responsabilità e coerenza, per il rispetto alle vittime militari e civili dei loro eserciti, e per quel comune valore della fede e cultura cristiana delle loro nazioni che è stato riconosciuto e definito da san Giovanni Paolo II come “il secondo polmone della civiltà europea”. Parlerebbe in nome del suo “magistero petrino” ricevuto da Cristo, e con più credibilità ed efficacia rispetto alle sue “opinioni e mediazioni politiche per la pace”. Tutto questo, pensando alle Parole e ai Sentimenti mostrati da Gesù verso la sua Chiesa, e con fiducia più nell’intercessione della Madonna e di san Giuseppe che non nelle sue iniziative diplomatiche umane, civili o militari che siano.
giandreoli

Le parole di Francesco sul conflitto russo-ucraino non sono un errore di comunicazione, un lapsus, un …

Con tutto rispetto per il Papa, gli suggerirei di invitare non “l’Ucraina al coraggio della bandiera bianca” ma “entrambi i belligeranti al coraggio di ripartire dagli Accordi di Minsk firmati da entrambi”, per la loro doverosa responsabilità e coerenza, per il rispetto alle vittime militari e civili dei loro eserciti, e per quel comune valore della fede e cultura cristiana delle loro nazioni …Altro
Con tutto rispetto per il Papa, gli suggerirei di invitare non “l’Ucraina al coraggio della bandiera bianca” ma “entrambi i belligeranti al coraggio di ripartire dagli Accordi di Minsk firmati da entrambi”, per la loro doverosa responsabilità e coerenza, per il rispetto alle vittime militari e civili dei loro eserciti, e per quel comune valore della fede e cultura cristiana delle loro nazioni che è stato riconosciuto e definito da san Giovanni Paolo II come “il secondo polmone della civiltà europea”. Parlerebbe in nome del suo "magistero petrino" ricevuto da Cristo, e con più credibilità ed efficacia rispetto alle sue “opinioni e mediazioni politiche per la pace”. Tutto questo, pensando alle Parole e ai Sentimenti mostrati da Gesù verso la sua Chiesa, e con fiducia più nell’intercessione della Madonna e di san Giuseppe che non nelle sue iniziative diplomatiche umane, civili o militari che siano.
giandreoli

Il Cardinale Zuppi si presenta come Papa Francesco II

Leggo nel Vangelo di san Giovanni che Gesù ha detto alla donna adultera: “Neppure io ti condanno. Va’ e d’ora in poi non peccare più” . (Gv 8,11) Leggo invece nel Documento firmato dall’allora Presidente della Conferenza Episcopale dell’Emilia Romagna, CARD ZUPPI (2018), firmato da tutti i suoi Vescovi (31.01.2018) che, pur suggerendo ai divorziati risposati o conviventi di astenersi dagli atti …Altro
Leggo nel Vangelo di san Giovanni che Gesù ha detto alla donna adultera: “Neppure io ti condanno. Va’ e d’ora in poi non peccare più” . (Gv 8,11) Leggo invece nel Documento firmato dall’allora Presidente della Conferenza Episcopale dell’Emilia Romagna, CARD ZUPPI (2018), firmato da tutti i suoi Vescovi (31.01.2018) che, pur suggerendo ai divorziati risposati o conviventi di astenersi dagli atti coniugali, tuttavia, “questa scelta non è considerata l'unica possibile, in quanto la nuova unione e quindi anche il bene dei figli potrebbero essere messi a rischio in mancanza degli atti coniugali.” (n. 9). Possono dunque continuare a convivere praticando gli atti coniugali ed accostarsi ugualmente all’Eucaristia, sia “per la propria santificazione” come “per assicurare l’educazione cristiana dei figli”. Sbalorditivo!
Osservo che, là dove Gesù raccomandava all’adultera: “va’ e d’ora in poi non peccare più”, i Vescovi dicono: “puoi farlo ancora”! Chiamandoli poi “atti coniugali”, riconoscono che sono atti propri dei coniugi, perciò, se praticati da divorziati risposati, rimangono “atti adulterini”, che sono obiettivamente un grave peccato mortale. In tal modo, il sopraddetto Cardinale ed i suoi Vescovi si contraddicevano apertamente, rifiutavano la “Familiaris Consortio” di Papa san Giovanni II e svilivano il Sacramento della Riconciliazione. E questa sarebbe la linea dottrinale e pastorale dell’aspirante ad essere il prossimo Papa?.....
giandreoli

Ucraina, card. Parolin: per il Papa negoziare non è resa ma coraggio

Ma quale “coraggio di alzare la bandiera bianca”, da intendere quale “atto di negoziazione coraggiosa”, chiesto all’Ucraina per raggiungere la pace! Piuttosto, chieda ad entrambi i belligeranti “il coraggio di negoziare ripartendo dagli Accordi di Minsk, firmati da entrambi”, di cessare il fuoco quale “atto di coerenza e di responsabilità”, doveroso verso i rispettivi “militari e civili uccisi …Altro
Ma quale “coraggio di alzare la bandiera bianca”, da intendere quale “atto di negoziazione coraggiosa”, chiesto all’Ucraina per raggiungere la pace! Piuttosto, chieda ad entrambi i belligeranti “il coraggio di negoziare ripartendo dagli Accordi di Minsk, firmati da entrambi”, di cessare il fuoco quale “atto di coerenza e di responsabilità”, doveroso verso i rispettivi “militari e civili uccisi dalla loro guerra”, verso la “civiltà cristiana” comune ai loro popoli, e verso il “patrimonio storico culturale” delle loro nazioni! Quanto poi a proporsi come “Mediatore politico”, il Papa dovrebbe ricordare che non è il suo compito ministeriale, né praticato da Gesù né ricevuto da Lui (v. Lc 12,14; Lc 13,32; Mt 16,19; Gv 18,36; 1 Tm 2,5; ecc ). Incarichi piuttosto i Vescovi delle rispettive fedi cristiane (cattolici e ortodossi), direttamente interessati e coinvolti proprio dalla loro missione pastorale. Con rispetto per il Papa e per la Chiesa, e pregando la Santa Vergine e San Giuseppe perché intercedano per la conversione loro e di tutti noi
giandreoli

Francesco vuole negoziare - i vescovi ucraini lo respingono

@Mario Angheran @Mons Lelio Baresi
Gent. Sig. Mario, la ringrazio per la sua risposta che tuttavia, non lo nascondo, mi lascia perplesso. E ne spiego il motivo.
1 – Presso l’ONU (come nei Congressi Civili Internazionali), la Santa Sede, per sua natura, parla e si comporta in quanto espressione del magistero petrino e con i poteri conferiti dallo stesso Papa, non in quanto Stato del Vaticano. Infatti …Altro
@Mario Angheran @Mons Lelio Baresi

Gent. Sig. Mario, la ringrazio per la sua risposta che tuttavia, non lo nascondo, mi lascia perplesso. E ne spiego il motivo.
1 – Presso l’ONU (come nei Congressi Civili Internazionali), la Santa Sede, per sua natura, parla e si comporta in quanto espressione del magistero petrino e con i poteri conferiti dallo stesso Papa, non in quanto Stato del Vaticano. Infatti, non è riconosciuta (né vuole esserlo) come “stato membro” dell’ONU, proprio per poter proteggere e difendere liberamente il ruolo del Papa come guida religiosa e morale della cristianità. Penso quindi che neppure la Santa Sede abbia la missione di assumere poteri di “mediazione politica” tra nazioni in guerra (diversamente dalla “diplomazia vaticana”, comunque affidata a “Nunzi apostolici” eletti direttamente dal Papa). Le Conferenze Episcopali Nazionali, invece, sono composte da cittadini che rappresentano la loro Nazione ed hanno il diritto di intervenire nel dibattito politico.
2 – Se è vero, come lei afferma, che “ogni orologio almeno ogni due volte al giorno segna l’ora esatta”, mi pare altrettanto vero che il quadrante dell’orologio a cui ci riferiamo non sia quello dell’orologio del Papa, ma quello delle Nazioni e delle loro Istituzioni civili. Altra è e deve essere la missione del Papa. Non è dunque in discussione l'ora ma l'orologio. Comunque, grazie per il suo scritto. Rifletterò
giandreoli

Francesco vuole negoziare - i vescovi ucraini lo respingono

Ma quale “bandiera bianca” da intendere (ipocritamente) quale “atto di negoziazione coraggiosa”! Piuttosto, inviti entrambi i belligeranti a cessare il fuoco ripartendo dagli “accordi di Minsk”, firmati da entrambi, quale “atto di coerenza e di responsabilità”, doveroso per i rispettivi “militari e civili uccisi dalla loro guerra”, per la “civiltà cristiana” comune ai loro popoli, e per il “…Altro
Ma quale “bandiera bianca” da intendere (ipocritamente) quale “atto di negoziazione coraggiosa”! Piuttosto, inviti entrambi i belligeranti a cessare il fuoco ripartendo dagli “accordi di Minsk”, firmati da entrambi, quale “atto di coerenza e di responsabilità”, doveroso per i rispettivi “militari e civili uccisi dalla loro guerra”, per la “civiltà cristiana” comune ai loro popoli, e per il “patrimonio storico culturale” delle loro nazioni! Quanto poi al proporsi (ingenuamente) come loro “Mediatore”, il Papa ricordi che non è suo compito, né praticato da Gesù né ricevuto da Lui (v. Lc 12,14; Lc 13,32; Mt 16,19; Gv 18,36; 1 Tm 2,5; ecc. ). Incarichi piuttosto i Pastori delle rispettive fedi cristiane (cattolici e ortodossi), direttamente interessati e coinvolti proprio per la loro missione pastorale. Con rispetto per il Papa e per la Chiesa (... quella che si destreggia nel giustificarlo), e pregando la Santa Vergine e San Giuseppe perché intercedano per la conversione loro e di tutti noi.
giandreoli

Don Simone Bruno: «Un omosessuale si innamora, cerca relazioni stabili e fedeli. La Chiesa riconosca …

Leggo nel Vangelo di san Giovanni che Gesù ha detto alla donna adultera: “Neppure io ti condanno. Va’ e da ora in poi non peccare più” . (Gv 8,11) Leggo invece nel Documento firmato dall’allora Presidente della Conferenza Episcopale dell’Emilia Romagna, Card Zuppi (2018), firmato da tutti i suoi Vescovi (31.01.2018) che, pur suggerendo ai divorziati risposati o conviventi di astenersi dagli atti …Altro
Leggo nel Vangelo di san Giovanni che Gesù ha detto alla donna adultera: “Neppure io ti condanno. Va’ e da ora in poi non peccare più” . (Gv 8,11) Leggo invece nel Documento firmato dall’allora Presidente della Conferenza Episcopale dell’Emilia Romagna, Card Zuppi (2018), firmato da tutti i suoi Vescovi (31.01.2018) che, pur suggerendo ai divorziati risposati o conviventi di astenersi dagli atti coniugali, tuttavia, “questa scelta non è considerata l'unica possibile, in quanto la nuova unione e quindi anche il bene dei figli potrebbero essere messi a rischio in mancanza degli atti coniugali.” (n. 9). Possono dunque continuare a convivere praticando gli atti coniugali ed accostarsi ugualmente all’Eucaristia, sia “per la propria santificazione” come “per assicurare l’educazione cristiana dei figli”. Sbalorditivo! Osservo che:
1) là dove Gesù raccomandava all’adultera: “va’ e d’ora in poi non farlo più”, i Vescovi dicono: “puoi farlo ancora”! Chiamandoli poi “atti coniugali”, riconoscono che sono atti propri dei coniugi, perciò, se praticati da divorziati risposati, restano “atti adulterini”, obiettivamente un grave peccato mortale
2) il sacramento istituito da Gesù per rinascere dal peccato mortale alla vita nella grazia nella comunione con Lui è il sacramento della Confessione, che, a sua volta, per essere sincera ed efficace, deve comprendere un sincero esame di coscienza, il dolore per il peccato compiuto, la sua accusa al Signore nella persona del Sacerdote, la volontà di non più commetterlo e di evitarne le occasioni, la riparazione al male compiuto.
Che dire? A mio avviso, in quel Documento, non solo si contraddiceva apertamente il magistero della Chiesa già espresso da san Giovanni Paolo II nella “Familiaris Consortio” (“per vivere in grazia di Dio si astengano dagli atti coniugali”) ma anche si oscuravano le loro coscienze, li si conservava nella loro condizione extraconiugale, li si allontanava dal sacramento della Riconciliazione, ed infine li si illudeva di poter educare i figli nella fede atraverso la loro incoerenza nella fedeltà a Cristo.
Concludendo: com’era prevedibile, certi Pastori stanno proseguendo in quella drammatica “apostasia silenziosa della fede… e relativismo morale e guridico ” già intravisti dallo stesso san Giovanni Paolo II (Ecclesia in Europa, n. 9). Riflettano bene i Pastori (e non solo bolognesi) ma anche i Fedeli Laici!...
giandreoli

Monsignor Castellucci: criticare l'arte perversa è un "pregiudizio irrispettoso"

Dal sito della Diocesi di Carpi leggo che le opere del Saltini vanno viste: ”con sguardo limpido” e che (citando san Paolo e il Manzoni) “omnia munda mundis” “tutto è puro per i puri”. Citazione vera, ma riportata a sproposito e che, paradossalmente, sconfessa gli stessi autori (Vescovo e don Bellini), ai quali faccio presente quanto segue:
1 - il primo a dover avere “lo sguardo limpido” su Dio …Altro
Dal sito della Diocesi di Carpi leggo che le opere del Saltini vanno viste: ”con sguardo limpido” e che (citando san Paolo e il Manzoni) “omnia munda mundis” “tutto è puro per i puri”. Citazione vera, ma riportata a sproposito e che, paradossalmente, sconfessa gli stessi autori (Vescovo e don Bellini), ai quali faccio presente quanto segue:
1 - il primo a dover avere “lo sguardo limpido” su Dio e su Cristo Crocifisso deve essere lo stesso artista, che, se nella sua opera non rimanda alla Bellezza divina e all’Amore misericordioso di Dio e di Cristo Crocifisso, non crea un'opera di Arte sacra ma travisa la stessa arte, talvolta giungendo fino a renderla dissacrante o blasfema
2 - l’Arte sacra comunica la Bellezza e la Misericordia divina quando è mossa dalla fede, quando si ispira a quanto è rivelato dalle Scritture e affermato da Gesù nel suo Vangelo, e quando rimane fedele all’insegnamento apostolico, patristico e conciliare conservato dalla Chiesa
3 - chi ha lo sguardo limpido ed è critico “non è un oscurantista mosso da pregiudizi” ma una persona che “sa vedere la blasfemia contenuta nell’arte blasfema”. “E' infatti quando l’Arte è monda” che ogni forma di Arte “è sacra ed edificante per chi la guarda con lo sguardo mondo.” … Vi siete dati la zappa sui piedi: è il vostro sguardo che è immondo e blasfemo!
giandreoli

Novena a Nostra Signora di Guadalupe

Iniziativa più che lodevole! Ricordo brevemente quanto segue.
L’Amazzonia è un vasto territorio che fa parte dell’America latina, il continente del quale la Madonna di Guadalupe è unanimemente riconosciuta la protettrice, amata e venerata come Madre da tutti i cristiani. Ha profondamente stupito che, proprio durante il “Sinodo dell’Amazzonia”, il Papa e i suoi Collaboratori non le abbiano dedicato …Altro
Iniziativa più che lodevole! Ricordo brevemente quanto segue.
L’Amazzonia è un vasto territorio che fa parte dell’America latina, il continente del quale la Madonna di Guadalupe è unanimemente riconosciuta la protettrice, amata e venerata come Madre da tutti i cristiani. Ha profondamente stupito che, proprio durante il “Sinodo dell’Amazzonia”, il Papa e i suoi Collaboratori non le abbiano dedicato neppure un santo rosario o un’ora di adorazione eucaristica! Non solo, ma non l’abbiano mai neppure nominata nei Documenti del Sinodo stesso! L’hanno invece sostituita con l’idolo della “Pachamama”. Inutile dichiarare che “non è un idolo”: non solo è considerato tale dall’antica tradizione pagana, ma è stato pubblicamente pregato, incensato, portato processionalmente in San Pietro e in più Chiese, talvolta affiancata dal suo stesso idolo maschile! Un atto da ritenere apertamente sacrilego? Con rispetto, ma con amarezza.