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La misericordia e l'eresia. Il rapporto tra l'essenza divina e umana. Come nel mondo la misericordia si incarna nell'errore e lo resuscita. Uno sguardo alla spiritualizzazione dell'eresia del marxismo …Altro
La misericordia e l'eresia.
Il rapporto tra l'essenza divina e umana. Come nel mondo la misericordia si incarna
nell'errore e lo resuscita. Uno sguardo alla spiritualizzazione dell'eresia del marxismo dei nostri tempi
32 pagine
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Il libro della grazia speciale - Rivelazione di S. Metilde. Il libro della grazia speciale - Rivelazione di S. MetildeAltro
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Il libro della grazia speciale - Rivelazione di S. Metilde
662 pagine
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P. Eusebio Nieremberg S.J. - LA VOLONTÀ DI DIO. LA VOLONTÀ DI DIO O STRADA REALE E BREVE PER ACQUISTARE LA PERFEZIONEAltro
P. Eusebio Nieremberg S.J. - LA VOLONTÀ DI DIO.
LA VOLONTÀ DI DIO
O
STRADA REALE E BREVE
PER ACQUISTARE LA PERFEZIONE
329 pagine
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L'AMORE DELL'ETERNA SAPIENZA - S. Luigi Maria Grignion de Montfort. L'AMORE DELL'ETERNA SAPIENZA di S. Luigi Maria Grignion de MontfortAltro
L'AMORE DELL'ETERNA SAPIENZA - S. Luigi Maria Grignion de Montfort.
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153 pagine
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Accorgimenti per curare le malattie dell'anima. Accorgimenti per curare le malattie dell'anima - C. Acquaviva.Altro
Accorgimenti per curare le malattie dell'anima.
Accorgimenti per curare le malattie dell'anima - C. Acquaviva.
52 pagine
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I precedenti di Papa Francesco su Medjugorje di suor Emmanuel.

I precedenti di Papa Francesco su Medjugorje, di suor Emmanuel. Suor Emmanuel è una grande "discepola" di Medjugorje e ha rivelato in un suo diario i precedenti dell'arcivescovo di Buenos Aires, Jorge …Altro
I precedenti di Papa Francesco su Medjugorje, di suor Emmanuel.
Suor Emmanuel è una grande "discepola" di Medjugorje e ha rivelato in un suo diario i precedenti dell'arcivescovo di Buenos Aires, Jorge Mario Bergoglio, oggi Papa Francesco:
"2. Ivan in Argentina. Dopo essere stato respinto in Uruguay, Ivan è stato in grado di testimoniare all’inizio di marzo a Buenos Aires perché, prima della sua partenza per Roma, il Cardinale Jorge Bergoglio (il nostro caro Papa!) ha dato via libera a questi incontri di preghiera. Durante l’apparizione del 4 marzo, secondo Ivan, la Vergine pregò a lungo in aramaico, la sua lingua materna, per ciascuno dei molti sacerdoti presenti, poi lei ha dato questo messaggio:
“Cari figli, oggi vi invito ad aprirvi alla preghiera. Figlioli, vivete in un tempo in cui Dio concede grazie, ma voi non sapete come trarne vantaggio. Vi preoccupate di tutto il resto, tranne della vostra anima e della vostra vita spirituale. Svegliatevi da questo mondo stanco, dal sonno …
Altro
Francesco I
Fatima.
A quanto pare sembra aver cambiato idea...
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Il positivismo. Il positivismo - Il culto positivista dell'uomo “sovrano dell’universo” e in quali forme il materialismo scientifico abbia plasmato alcune ideologie cattoliche moderneAltro
Il positivismo.
Il positivismo - Il culto positivista dell'uomo “sovrano dell’universo” e in quali forme il materialismo scientifico abbia plasmato alcune ideologie cattoliche moderne
59 pagine
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Sull’eucaristia (Sant'Alberto Magno)

Dal “Commento sul vangelo di Luca” di sant’Alberto Magno, vescovo “Fate questo in memoria di me” (Lc 22,19). Qui sono da sottolineare due cose. La prima è il comando di usare di questo sacramento …Altro
Dal “Commento sul vangelo di Luca” di sant’Alberto Magno, vescovo
“Fate questo in memoria di me” (Lc 22,19).
Qui sono da sottolineare due cose.
La prima è il comando di usare di questo sacramento quando dice: “Fate questo”.
La seconda poi è che esso sia il memoriale del Signore che va alla morte per noi.
Dice dunque: “Fate questo”.
Non si poteva infatti comandare nulla di più utile, nulla di più dolce, nulla di più salutare, nulla di più amabile, nulla più somigliante alla vita eterna.
Cerchiamo di considerare una per una tutte queste qualità. Anzitutto l’Eucaristia è utile per la remissione dei peccati per chi è spiritualmente morto, utilissima poi all’aumento della grazia per chi è spiritualmente vivo. Il salvatore delle nostre anime ci istruisce su ciò che è utile per ricevere la sua santificazione. Ora la sua santificazione consiste nel suo sacrificio, in quanto nell’oblazione sacramentale si offre per noi al Padre, e si offre a noi in comunione. “Per loro io consacro me stesso” (Gv …Altro
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DCXIV. Il giorno del Sabato Santo. DCXV. La notte del Sabato Santo.

30 marzo 1945. 1 L'alba viene avanti stenta, a fatica. E l'aurora tarda stranamente, per quanto non ci siano nuvoli in cielo. Ma sembra che gli astri abbiano perso ogni vigore. E come era pallida la …Altro
30 marzo 1945.
1 L'alba viene avanti stenta, a fatica. E l'aurora tarda stranamente, per quanto non ci siano nuvoli in cielo. Ma sembra che gli astri abbiano perso ogni vigore. E come era pallida la notturna luna, così è pallido il sole che appare. Opachi… Hanno forse pianto anche essi, da avere questo aspetto appannato, come lo hanno gli occhi dei buoni che hanno pianto e piangono per la morte del Signore?
Appena Giovanni comprende che le porte sono riaperte, esce, sordo alle suppliche materne. Le donne si asserragliano in casa, ancora più intimorite ora che anche l'apostolo se ne è andato.
Maria, sempre nella sua stanza, con le mani prosciolte nel grembo, guarda fisso fuori dalla finestra, che si apre su un giardino non vastissimo ma abbastanza ampio e tutto pieno di rose in fiore lungo le alte muraglie e le aiuole capricciose. I ciuffi dei gigli, invece, sono ancora senza lo stelo del futuro fiore: folti, belli, ma solo a foglie. Guarda, guarda, ed io credo non veda niente. Ma solo …Altro
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Passione e Morte di Gesù

10 febbraio 1944 1 Dice Gesù: «Ed ora vieni. Per quanto tu sia questa sera come uno prossimo a spirare, vieni, ché Io ti conduca verso le mie sofferenze. Lungo sarà il cammino che dovremo fare insieme …Altro
10 febbraio 1944
1 Dice Gesù:
«Ed ora vieni. Per quanto tu sia questa sera come uno prossimo a spirare, vieni, ché Io ti conduca verso le mie sofferenze. Lungo sarà il cammino che dovremo fare insieme, perché nessun dolore mi fu risparmiato. Non dolore della carne, non della mente, non del cuore, non dello spirito. Tutti li ho assaggiati, di tutti mi sono nutrito, di tutti dissetato, fino a morirne.
Se tu appoggiassi sul mio labbro la tua bocca, sentiresti che essa ancora conserva l'amarezza di tanto dolore. Se tu potessi vedere la mia Umanità nella sua veste, ora fulgida, vedresti che quel fulgore emana dalle mille e mille ferite che coprirono con una veste di porpora viva le mie membra lacerate, dissanguate, percosse, trafitte per amore di voi.
Ora è fulgida la mia Umanità. Ma fu un giorno che fu simile a quella d'un lebbroso, tanto era percossa ed umiliata. L'Uomo-Dio, che aveva in Sé la perfezione della bellezza fisica, perché Figlio di Dio e della Donna senza macchia, apparve …Altro
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DC. L’ultima Cena pasquale.

9 marzo 1945 1 Comincia la sofferenza del Giovedì Santo. Gli apostoli, e sono dieci, si dànno un gran da fare a preparare il Cenacolo. Giuda, arrampicato sul tavolo, osserva se l'olio è in tutti i …Altro
9 marzo 1945
1 Comincia la sofferenza del Giovedì Santo.
Gli apostoli, e sono dieci, si dànno un gran da fare a preparare il Cenacolo.
Giuda, arrampicato sul tavolo, osserva se l'olio è in tutti i palloncini del grande lampadario, che pare una corolla di fucsia doppia, perché ha uno stelo circondato da cinque lumi in ampolle simili a petali, poi un secondo giro, più in basso, che è tutta una coroncina di fiammelle, poi ha, per ultimo, tre esili lampadine sospese a catenelle che sembrano i pistilli del luminoso fiore. Poi scende con un salto e aiuta Andrea a disporre con arte le stoviglie sulla tavola, su cui viene stesa una finissima tovaglia.
Sento Andrea che dice: «Che splendido lino !».
E l'Iscariota: «Uno dei migliori di Lazzaro. Marta l'ha voluta portare per forza».
«E questi calici? e queste anfore, allora?», osserva Tommaso che ha messo il vino nelle anfore preziose e le rimira, specchiandosi nelle loro pance snelle, e ne carezza i manici a cesello con occhio d'intenditore.
«Chissà …Altro
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DXCVIII. Giovedì santo. Preparativi per la Cena pasquale. La voce del Padre. Il segno convenuto con il Traditore. L’ossequio di persone ragguardevoli.

3 aprile 1947 1 Un nuovo mattino. Così sereno! Così festoso! Non ci sono più neppure le nuvole rare che ieri vagavano lentamente sul cobalto del cielo. Non c'è neppure l'afa pesante che ieri era …Altro
3 aprile 1947
1 Un nuovo mattino. Così sereno! Così festoso! Non ci sono più neppure le nuvole rare che ieri vagavano lentamente sul cobalto del cielo. Non c'è neppure l'afa pesante che ieri era gravosa tanto. Una brezza sottile alita sui volti. E sa di fiori, sa di fieni, sa di aria pulita. E smuove lentamente le foglie degli ulivi. Sembra voglia far ammirare l'argenteo delle fogliette lanceolate e spargere fiori, piccoli, candidi, odorosi, sui passi di Cristo, sul suo capo biondo, baciarlo, rinfrescarlo - perché ogni minuto calice ha la sua stilluzza di rugiada - baciarlo, rinfrescarlo e poi morire prima di vedere l'orrore incombente. E si inchinano le erbe dei clivi scuotendo le campanelle, le corolle, le palmette dei mille fiori. Stelle dal cuore d'oro, le grosse margherite selvagge stanno alte sullo stelo come per baciargli la mano che sarà trafitta, e le pratoline e le matricarie gli baciano i piedi generosi, che si fermeranno dall'andare per il bene degli uomini solo quando saranno …Altro
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S. Alfonso Maria de Liguori - Uniformità alla Volontà di Dio. S. Alfonso Maria de Liguori - Uniformità alla Volontà di DioAltro
S. Alfonso Maria de Liguori - Uniformità alla Volontà di Dio.
S. Alfonso Maria de Liguori - Uniformità alla Volontà di Dio
37 pagine
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DXCVI. Mercoledì santo. Il maggiore dei comandamenti, l’obolo della vedova, l’invettiva contro scribi e farisei. Pausa di riposo con la Madre e le …

1 Gesù entra nel Tempio ancor più affollato che nei giorni precedenti. È tutto bianco oggi, nella sua veste di lino. È una giornata afosa. Va ad adorare nell'atrio degli Israeliti e poi va ai portici …Altro
1 Gesù entra nel Tempio ancor più affollato che nei giorni precedenti. È tutto bianco oggi, nella sua veste di lino. È una giornata afosa.
Va ad adorare nell'atrio degli Israeliti e poi va ai portici, seguito da un codazzo di gente, mentre altra ha già preso le migliori posizioni sotto i porticati, e la maggioranza sono gentili che, non potendo andare oltre il primo cortile, oltre il portico dei Pagani, hanno approfittato del fatto che gli ebrei hanno seguito il Cristo per prendere posizioni di favore.
Ma un gruppo ben numeroso di farisei li scompagina: sono sempre arroganti ad un modo, e si fanno largo con prepotenza per accostarsi a Gesù curvo su di un malato. Attendono che lo abbia guarito, poi gli mandano vicino uno scriba perché lo interroghi.
Veramente fra loro c'era stata prima una breve disputa, perché Gioele detto Alamot voleva andare lui ad interrogare il Maestro. Ma un fariseo si oppone e gli altri lo sostengono dicendo: «No. Ci è noto che tu parteggi per il Rabbi, benché tu …Altro
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DXCV. Martedì notte al Getsemani con gli apostoli.

7 marzo 1945. 1 «Voi oggi avete udito parlare gentili e giudei. E avete visto come i primi a Me si inchinassero ed i secondi per poco non mi percuotessero. Tu, Pietro, per poco vieni alle mani, vedendo …Altro
7 marzo 1945.
1 «Voi oggi avete udito parlare gentili e giudei. E avete visto come i primi a Me si inchinassero ed i secondi per poco non mi percuotessero. Tu, Pietro, per poco vieni alle mani, vedendo che ad arte mi venivano mandati contro agnelli, arieti e giovenchi per farmi crollare al suolo fra gli escrementi. Tu, Simone, pur tanto prudente come sei, hai aperto la bocca all'insulto verso i membri più astiosi del Sinedrio, che villanamente mi urtavano dicendomi: "Scansati, demonio, mentre passano i messi di Dio". Tu, Giuda, cugino, e tu Giovanni, mio prediletto, avete urlato e svelti mi avete sottratto, l'uno dall'essere investito prendendo il cavallo alle briglie, l'altro mettendosi a Me davanti e ricevendo l'urto della stanga a Me diretto quando, con riso di scherno, Sadoch mi è marciato addosso col suo pesante carro, spinto volutamente in corsa veloce su Me. Io vi ringrazio del vostro amore, che vi fa insorgere contro gli offensori dell'Inerme. Ma vedrete ben altre offese ed atti …Altro
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DXCIV. Martedì santo. Lezioni dal fico seccato. I quesiti sul tributo a Cesare e sulla risurrezione.

1 aprile 1947. 1 Stanno per rientrare in città, sempre per la stessa stradicciuola remota presa la mattina avanti, quasi che Gesù non volesse essere circondato dalla gente in attesa prima di essere …Altro
1 aprile 1947.
1 Stanno per rientrare in città, sempre per la stessa stradicciuola remota presa la mattina avanti, quasi che Gesù non volesse essere circondato dalla gente in attesa prima di essere nel Tempio, al quale presto si accede entrando in città dalla porta del Gregge che è vicina alla Probatica. Ma oggi molti dei settantadue lo attendono già al di là del Cedron, prima del ponte, e non appena lo vedono apparire fra gli ulivi verde-grigi, nella sua veste porpurea, gli vanno incontro.
Si riuniscono e procedono verso la città. Pietro, che guarda avanti, giù per la china, sempre in sospetto di veder apparire qualche malintenzionato, vede fra il verde fresco delle ultime pendici un ammasso di foglie vizze e pendenti che si spenzola sull'acqua del Cedron. Le foglie accartocciate e morenti, qua e là già macchiate come per ruggine, sono simili a quelle di una pianta che le fiamme hanno essiccata. Ogni tanto la brezza ne stacca una e la seppellisce nelle acque del torrente.
«Ma quello è …Altro
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DXCII. Lunedì santo. Conforto alla madre di Annalia e incontro con il milite Vitale. Il fico sterile e la parabola dei vignaioli perfidi. Le domande …

31 marzo 1947. 1 Gesù esce presto dalla tenda di un galileo, là sul pianoro dell'Uliveto, dove molti galilei si radunano in occasione delle solennità. Il campo dorme tutto, sotto il chiarore di una …Altro
31 marzo 1947.
1 Gesù esce presto dalla tenda di un galileo, là sul pianoro dell'Uliveto, dove molti galilei si radunano in occasione delle solennità. Il campo dorme tutto, sotto il chiarore di una luna che tramonta lentamente fasciando di candore argenteo tende, alberi e pendici, e la città dormente là in basso...
Gesù passa sicuro e senza rumore fra tenda e tenda e, uscito dal campo, scende velocemente per ripidi sentieri verso il Getsemani, lo traversa, ne esce, supera il ponticello sul Cedron, nastro d'argento arpeggiante alla luna, giunge alla porta sorvegliata dai legionari. Forse una misura precauzionale del Proconsole è questa scolta notturna alle porte chiuse. I militi, quattro, parlano seduti su delle grosse pietre, messe a far da sedili contro il muro potente, e si scaldano ad un fuocherello di sterpi che getta una luce rossastra sulle loriche lucenti e sugli elmi severi, da sotto i quali emergono i visi così diversi, nella loro fisionomia italica, da quelli degli ebrei.
«Chi …Altro
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Passione di Gesù Cristo nella Vit nascosta di Suor M.C.Baij. Dall'Ultima Cena alla morteAltro
Passione di Gesù Cristo nella Vit nascosta di Suor M.C.Baij.
Dall'Ultima Cena alla morte
72 pagine
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La passione del Signore vista da alcuni mistici - 2

S. MARGHERITA DA CORTONA La passione del nostro re e la compassione della vergine Maria avevano riempito tanto l'anima di Margherita, che non v'era cosa aspra e dura che non potesse sopportare dolcemente …Altro
S. MARGHERITA DA CORTONA
La passione del nostro re e la compassione della vergine Maria avevano riempito tanto l'anima di Margherita, che non v'era cosa aspra e dura che non potesse sopportare dolcemente e facilmente. Una notte, mentre chiedeva con lacrime insistenti al Signore che le concedesse, nella sua generosità e in quanto possibile alle sue forze, parte di quel dolore che la madre sua aveva provato presso la croce, udì queste parole di Cristo: - All'ora prima, come al solito, va al convento dei miei frati; là sentirai l'acerbità, l'amarezza, il dolore della visione della mia pena, quale mai hai sentito o sperimentato -.
All'ora predetta giunse al convento, cercò umilmente di me, suo confessore e indegno servitore, e chiese per speciale favore che per nessun motivo uscissi di convento, giacché il Signore le aveva rivelato che in quel giorno sarebbe stata mentalmente confitta sulla croce.
Terminata la celebrazione della messa, verso l'ora terza, quell'anima devota a Dio fu rapita …Altro
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La passione di Gesù descritta da un medico

Alcuni anni fa un dottore francese, Barbet, si trovava in Vaticano insieme con un suo amico, il dottor Pasteau. Nel circolo di ascoltatori c'era anche il cardinal Pacelli. Pasteau raccontava che, in …Altro
Alcuni anni fa un dottore francese, Barbet, si trovava in Vaticano insieme con un suo amico, il dottor Pasteau.
Nel circolo di ascoltatori c'era anche il cardinal Pacelli. Pasteau raccontava che, in seguito alle ricerche del dottor Barbet,
si poteva ormai essere certi che la morte di Gesù in croce era avvenuta per contrazione tetanica di tutti i muscoli e per asfissia.
Il cardinal Pacelli impallidì. Poi mormorò piano:- Noi non ne sapevamo nulla; nessuno ce ne aveva fatto parola.
In seguito a quella osservazione Barbet stese per iscritto una allucinante ricostruzione, dal punto di vista medico,
della passione di Gesù.
Premise un'avvertenza:«Io sono soprattutto un chirurgo; ho insegnato a lungo. Per 13 anni sono vissuto in compagnia di cadaveri; ».
durante la mia carriera ho studiato a fondo l'anatomia. Posso dunque scrivere senza presunzione«Gesù entrato in agonia nell'orto del Getsemani - scrive l'evangelista Luca - pregava più intensamente. ». E diede in un sudore come di gocce di …Altro