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NICOLA COLAVOLPE E IL SUO SUBLIME GESTO D’AMORE. www.nucciatolomeo.it/DonazioneOrgani.htm Nicola Colavolpe, 40 anni, di Belmonte (CS), laureato e commerciante, deceduto il 17 maggio 2006 per aneurisma …Altro
NICOLA COLAVOLPE E IL SUO SUBLIME GESTO D’AMORE.

www.nucciatolomeo.it/DonazioneOrgani.htm
Nicola Colavolpe, 40 anni, di Belmonte (CS), laureato e commerciante, deceduto il 17 maggio 2006 per aneurisma cerebrale nel reparto di rianimazione di Catanzaro, ha regalato i suoi organi a chi ne aveva bisogno. Lo ricordiamo con immensa gratitudine.
Un grazie particolare va anche ai suoi famigliari e a tutti gli operatori del reparto di rianimazione. Sull’esempio di Nicola, perché non ci decidiamo, ora che siamo in vita, a favore del dono dei nostri organi, in caso di morte cerebrale, per un gesto d’amore?
Visita il sito www.nucciatolomeo.it, sito che raccoglie tutti i documenti riguardanti NUCCIA TOLOMEO, la donna disabile di Catanzaro, morta a 60 anni il 24 gennaio 1997, di cui sarà iniziata presto la causa di beatificazione. In questo sito troverai una pagina dedicata alla DONAZIONE DEGLI ORGANI E AI TRAPIANTI.
padrepasquale
Il concetto di morte si è evoluto sia a livello scientifico che giuridico.
La certezza della morte cerebrale ormai è una realtà conosciuta e ratificata dal diritto.
La veglia dei defunti è motivata non certo per affermare la certezza dell'avvenuta morte, ma per motivi di "pietà" e per la preghiera.
Accostare "trapianti, aborto, eutanasia" è 🤦Altro
Il concetto di morte si è evoluto sia a livello scientifico che giuridico.
La certezza della morte cerebrale ormai è una realtà conosciuta e ratificata dal diritto.
La veglia dei defunti è motivata non certo per affermare la certezza dell'avvenuta morte, ma per motivi di "pietà" e per la preghiera.

Accostare "trapianti, aborto, eutanasia" è 🤦
padrepasquale
Il dottore Pellegrino Mancini
Anestesista Rianimatore
Nefrologo
Coordinatore Centro Regionale Trapianti Calabria risponde:
"La diagnosi di morte può essere eseguita con criteri cardiologici e con criteri neurologici.
Per poter parlare di donazione degli organi a scopo di trapianto è indispensabile eseguire la diagnosi con criteri neurologici, una diagnosi di assoluta certezza che non lascia alcun …Altro
Il dottore Pellegrino Mancini
Anestesista Rianimatore
Nefrologo
Coordinatore Centro Regionale Trapianti Calabria risponde:

"La diagnosi di morte può essere eseguita con criteri cardiologici e con criteri neurologici.
Per poter parlare di donazione degli organi a scopo di trapianto è indispensabile eseguire la diagnosi con criteri neurologici, una diagnosi di assoluta certezza che non lascia alcun dubbio sulla effettiva morte del soggetto perchè basata su criteri rigorosissimi riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale.
È questo il caso del cadavere a cuore battente, su cui intervengono i chirurghi per il prelievo degli organi validi per il successivo trapianto".

Si può leggere il bellissimo articolo:
www.repubblica.it/…/quando-vita-fin…

Un caro augurio di sante feste.
Altri 6 commenti da padrepasquale
padrepasquale
Il cuore batte, fin quando è aiutato dalle macchine, ma il corpo è giuridicamente ed eticamente "un cadavere" per l'avvenuta morte cerebrale.
padrepasquale
(Papa Giovanni Paolo II: www.portaledibioetica.it/documenti/002026/002026.htm):
"Da qualche tempo, diverse motivazioni scientifiche per l'accertamento della morte hanno spostato l'accento dai tradizionali segni cardio-respiratori al cosiddetto criterio "neurologico", vale a dire alla rilevazione, secondo parametri ben individuati e condivisi dalla comunità scientifica internazionale, della cessazione …Altro
(Papa Giovanni Paolo II: www.portaledibioetica.it/documenti/002026/002026.htm):

"Da qualche tempo, diverse motivazioni scientifiche per l'accertamento della morte hanno spostato l'accento dai tradizionali segni cardio-respiratori al cosiddetto criterio "neurologico", vale a dire alla rilevazione, secondo parametri ben individuati e condivisi dalla comunità scientifica internazionale, della cessazione totale ed irreversibile di ogni attività encefalica (cervello, cervelletto e tronco encefalico), in quanto segno della perduta capacità di integrazione dell'organismo individuale come tale".

Il concetto di morte si è evoluto in seguito agli sviluppi della neurologia moderna.

“La cessazione totale ed irreversibile di ogni attività encefalica, se applicato scrupolosamente, non appare in contrasto con gli elementi essenziali di una corretta concezione antropologica. Di conseguenza, l'operatore sanitario, che abbia la responsabilità professionale di un tale accertamento, può basarsi su di essi per raggiungere, caso per caso, quel grado di sicurezza nel giudizio etico che la dottrina morale qualifica col termine di "CERTEZZA MORALE", certezza necessaria e sufficiente per poter agire in maniera eticamente corretta.”

“In dubbio pro vita” :
Non ha motivo di esistere alcun dubbio, quando si ha la CERTEZZA MORALE, di cui parla Giovanni Paolo II.
padrepasquale
In seguito a ictus, aneurismi, emorragie o edemi cerebrali, il circuito di sangue che ossigena il cervello può essere interrotto. In questo caso si ha morte cerebrale, pur circolando il sangue nel resto degli altri organi.
padrepasquale
La giornalista Lucetta Scaraffia nell'articolo sull'Osservatore Romano ha fatto una deleteria confusione tra "morte cerebrale" (che è certificata dalla mancanza di flusso di sangue nel cervello) e "coma persistente" (in cui c'è ancora attività cerebrale). L'articolo ha generato tanta confusione sulla liceità etica della donazione degli organi. Bene ha fatto la Chiesa a riaffermare la sua posizione …Altro
La giornalista Lucetta Scaraffia nell'articolo sull'Osservatore Romano ha fatto una deleteria confusione tra "morte cerebrale" (che è certificata dalla mancanza di flusso di sangue nel cervello) e "coma persistente" (in cui c'è ancora attività cerebrale). L'articolo ha generato tanta confusione sulla liceità etica della donazione degli organi. Bene ha fatto la Chiesa a riaffermare la sua posizione tradizionale sulla leggittimità degli espianti e dei trapianti degli organi. 🥴
padrepasquale
www.portaledibioetica.it/documenti/002026/002026.htm
dal discorso del santo padre Giovanni Paolo II
al 18° congresso internazionale
della società dei trapianti
Martedì 29 Agosto 2000
“la cessazione totale ed irreversibile di ogni attività encefalica, se applicato scrupolosamente, non appare in contrasto con gli elementi essenziali di una corretta concezione antropologica. Di conseguenza, l'operatore …Altro
www.portaledibioetica.it/documenti/002026/002026.htm
dal discorso del santo padre Giovanni Paolo II
al 18° congresso internazionale
della società dei trapianti
Martedì 29 Agosto 2000
“la cessazione totale ed irreversibile di ogni attività encefalica, se applicato scrupolosamente, non appare in contrasto con gli elementi essenziali di una corretta concezione antropologica. Di conseguenza, l'operatore sanitario, che abbia la responsabilità professionale di un tale accertamento, può basarsi su di essi per raggiungere, caso per caso, quel grado di sicurezza nel giudizio etico che la dottrina morale qualifica col termine di "certezza morale", certezza necessaria e sufficiente per poter agire in maniera eticamente corretta. Solo in presenza di tale certezza sarà, pertanto, moralmente legittimo attivare le necessarie procedure tecniche per arrivare all'espianto degli organi da trapiantare, previo consenso informato del donatore o dei suoi legittimi rappresentanti”
padrepasquale
Grazie, Nicola!
La tua vita e il dono di te agli altri fino al dono "sublime" degli organi ha reso questo nostro mondo più buono: sei fulgido faro di speranza .
Sii sempre benedetto.