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Santa Chiara della Croce (di Montefalco) Vergine - 17 agosto. Chiara da Montefalco, avendo avuto fin da bambina il gusto della preghiera, seguì la sorella maggiore Giovanna ed alcune sue compagne in …Altro
Santa Chiara della Croce (di Montefalco) Vergine - 17 agosto.

Chiara da Montefalco, avendo avuto fin da bambina il gusto della preghiera, seguì la sorella maggiore Giovanna ed alcune sue compagne in un reclusorio dove si viveva in assoluta povertà, castità e obbedienza; alla comunità fu concessa nel 1290 la regola di sant’Agostino. Alla morte di Giovanna, Chiara fu eletta badessa, dimostrando una non comune capacità di “leggere nel cuore” dei suoi interlocutori; anche per questo esercitò una grande influenza su alcuni distinti cittadini di Montefalco e della Valle Spoletana, diventandone consigliera ascoltata in materia religiosa. Difese con illuminata fermezza la fede in un tempo in cui la setta dello “Spirito di libertà” andava diffondendo i suoi errori: i suoi adepti ritenevano l’uomo un essere perfetto, superiore al peccato e alla legge e quindi non bisognoso della grazia. Fu inoltre gratificata da numerose visioni comprendenti immagini della Passione, oggetto della sua costante meditazione che le provocava continue lacrime e le impediva di cibarsi e di dormire normalmente. Durante le estasi che, a dire delle compagne, si protraevano per giorni interi, Chiara perdeva ogni rapporto con la realtà, divenendo anche fisicamente insensibile. Un giorno riferì alle consorelle di portare la croce di Cristo nel cuore. Quando morì, il 17 agosto 1308, una delle monache, Francesca Armandi, incaricata di prepararne il cadavere per la sepoltura, le aprì il petto e riconobbe effigiati nel cuore della defunta – grosso come la testa di un bambino - gli strumenti della Passione (chiodi, corona di spine, flagello, lancia, croce, ecc.). La notizia dell’avvenimento si diffuse ben presto, attirando l’attenzione del vicario del vescovo di Spoleto. Costui, all’inizio piuttosto scettico, si convinse della verità del prodigio. Ma il processo di canonizzazione incontrò ugualmente difficoltà: iniziato nel 1317, soltanto nel 1742 approdò alla beatificazione, mentre nel 1881 si ebbe la canonizzazione

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