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La corretta traduzione del Padre Nostro - Non ci indurre in tentazione (VIDEO) La corretta traduzione del Padre Nostro - Non ci indurre in tentazione (VIDEO): padre Giuseppe Barzaghi OPAltro
La corretta traduzione del Padre Nostro - Non ci indurre in tentazione (VIDEO)
La corretta traduzione del Padre Nostro - Non ci indurre in tentazione (VIDEO):
padre Giuseppe Barzaghi OP
Mas69
Ma non sento l'audio.... eppure l'audio del telefono e del video sono alzati
Francesco Federico
@Antonietta Capone
Nel Vangelo esistono due versioni del "Pater Noster"
la proposizione incriminata in quello secondo San Matteo è:
"et ne inducas nos in temptationem sed libera nos a malo"
Evangelium secundum Matthaeum, 6 -
Nella versione secondo San Luca:
"et dimitte nobis peccata nostra siquidem et ipsi dimittimus omni debenti nobis et ne nos inducas in temptationem"
Evangelium secundum Lucam, 11Altro
@Antonietta Capone
Nel Vangelo esistono due versioni del "Pater Noster"
la proposizione incriminata in quello secondo San Matteo è:

"et ne inducas nos in temptationem sed libera nos a malo"
Evangelium secundum Matthaeum, 6 -

Nella versione secondo San Luca:

"et dimitte nobis peccata nostra siquidem et ipsi dimittimus omni debenti nobis et ne nos inducas in temptationem"
Evangelium secundum Lucam, 11 - Bíblia Católica Online

Tra l'altro con le polemiche sorte a causa della nuova (ed errata) traduzione voluta da Bergoglio non si è più parlato di quanto sosteneva Benedetto XVI in:

"La preghiera di Gesù" Libreria editrice vaticana

Egli, riferendosi al Vangelo secondo San Matteo sottolineava come la frase , che viene normalmente tradotta "dacci oggi il nostro pane quotidiano"
Sia, in realtà:

"panem nostrum supersubstantialem da nobis hodie"
Evangelium secundum Matthaeum, 6 -

Cosa vuol dunque dunque dire quel "supersubstantialem", non è certo il pane per il
nutrimento del corpo: Ratzinger avanza l'ipotesi che si tratti del pane nutrimento dell'anima: la Santa Comunione.
Antonietta Capone
Personalmente non condivido il fatto che la "tentazione" cui si riferiva Gesù, quando ha insegnato il Padre Nostro, fosse un concetto estraneo all'azione tipica del demonio che è il "tentare". Quello è il mestiere del diavolo. A sostegno di quanto dico ricordo che in origine nella traduzione italiana del Padre Nostro, subito dopo la parola "tentazione" si introduce la seguente avversativa "ma …Altro
Personalmente non condivido il fatto che la "tentazione" cui si riferiva Gesù, quando ha insegnato il Padre Nostro, fosse un concetto estraneo all'azione tipica del demonio che è il "tentare". Quello è il mestiere del diavolo. A sostegno di quanto dico ricordo che in origine nella traduzione italiana del Padre Nostro, subito dopo la parola "tentazione" si introduce la seguente avversativa "ma liberaci dal maligno", cioè liberaci da colui che "tenta". Poi è diventato "ma liberaci dal male". Per quello che vale il mio pensiero, condivo con voi le seguenti riflessioni.

L'attuale modifica al Padre Nostro può essere vista alla luce di questi tre elementi:

1 Elemento:
Quanto ho già ricordato e cioè che "tentazione" sia da riferirsi all'azione ordinaria del diavolo. D'altra parte bisogna considerare anche che le parole sono intimamente connesse ai concetti che esprimono. Nè la lingua greca, né quella latina possedevano parole adatte a descrivere l'azione propria del diavolo, sconosciuta a quelle popolazioni nei termini a noi noti grazie al Cristianesimo. Dunque per la traduzione dall'aramaico al greco e poi al latino è stata scelta un'espressione prossima al significato Cristiano di "tentazione". La traduzione corretta forse avrebbe avuto bisogno di un neologismo nelle lingue antiche e a noi care. Quantomeno a me.

2 Elemento:
Gesù dice, secondo quanto scritto nel Vangelo, "Senza di Me non potete far nulla".

3 Elemento:
Si tratta di una cosa simile alla precedente: nella sequenza allo Spirito Santo noi preghiamo "senza la Tua forza nulla è nell'uomo, nulla senza colpa"

Alla luce di quanto sopra mi viene facile accettare l'attuale forma proposta dalla Santa Chiesa: La tentazione del diavolo è inevitabile per l'uomo, e noi siamo così fragili che da soli non possiamo lottare, per questo Gesù dice che senza Lui non possiamo fare nulla e, sempre per la stessa ragione, supplichiamo lo Spirito Santo di donarci la Sua forza senza la quale siamo perduti. Quindi, per ciò che mi riguarda, la nuova versione va più che bene: a Dio Padre noi chiediamo di non abbandonarci alla tentazione, cioè chiediamo al Padre di donarci la forza necessaria per affrontare la tentazione diabolica e superarla. Se la parte finale fosse rimasta com'era si concluderebbe infatti: "non abbandonarci alla tentazione ma liberaci dal maligno" e tutto sarebbe logico grazie a quel "ma" avversativo.
Credo di avere, in questo mio modo di vedere la cosa, un precedente illustre in Padre Amorth, d'altra parte si sa che la preghiera del Padre Nostro sia un potente esorcismo e tale ministero a Gesù era particolarmente caro.
alenanni
Padre Barzaghi e' un GRANDE !!!! Io nella mia ignoranza gia' pensavo alcune dellecose che ha detto....... prima bisogna studiare la traduzione....capire.....
CristianoD.O.C
Si puo avere il link di Youtube ?
Kaki53
Padre Giuseppe Barzaghi
Aracoeli
Si può sapere il nome di questo conferenziere?