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Frère
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Santa Chiara di Assisi, vergine: Rifletti sulla povertà, umiltà e carità di Cristo - 11 agosto. Deo gratias,rifletti sulla povertà, umiltà e carità di Cristo Dalla «Lettera alla beata Agnese di Praga …Altro
Santa Chiara di Assisi, vergine: Rifletti sulla povertà, umiltà e carità di Cristo - 11 agosto.

Deo gratias,rifletti sulla povertà, umiltà e carità di Cristo Dalla «Lettera alla beata Agnese di Praga» di santa
Chiara, vergine (Ed. I. Omaechevarria, Escritos de Santa Clara,
Madrid 1970, pp. 339-341)


Felice certamente chi può esser partecipe del sacro convito, in modo da aderire con tutti i sentimenti del cuore a Cristo, la cui bellezza
ammirano senza sosta tutte le beate schiere dei cieli, la cui tenerezza commuove i cuori, la cui contemplazione reca conforto, la cui
bontà sazia, la cui soavità ricrea, il cui ricordo illumina dolcemente, al cui profumo i morti riacquistano la vita e la cui beata visione renderà felici tutti i cittadini della celeste
Gerusalemme. Poiché questa visione è
splendore di gloria eterna, «riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia» (Sap 7, 26), guarda ogni giorno in questo specchio, o regina, sposa di Gesù Cristo.
Contempla continuamente in esso il tuo volto, per adornarti così tutta interiormente ed esternamente, rivestirti e circondarti di abiti
multicolori e ricamati, abbellirti di fiori e delle vesti di tutte le virtù, come si addice alla figlia e sposa castissima del sommo Re. In questo specchio rifulge la beata povertà,
la santa umiltà e l'ineffabile carità. Contempla lo specchio in ogni parte e vedrai tutto questo. Osserva anzitutto l'inizio di questo specchio e vedrai la povertà di chi è posto in una
mangiatoia ed avvolto in poveri panni.
O meravigliosa umiltà, o stupenda povertà! Il Re degli angeli, il Signore del cielo e della terra è adagiato in un presepio! Al centro dello specchio noterai l'umiltà, la beata povertà e le innumerevoli fatiche e sofferenze che egli
sostenne per la redenzione del genere umano. Alla fine dello stesso specchio noterai l'umiltà, la beata povertà e le innumerevoli fatiche e sofferenze che egli sostenne per la redenzione
del genere umano. Alla fine dello stesso specchio potrai contemplare l'ineffabile carità per cui volle patire sull'albero della croce ed in esso morire con un genere di morte di tutti il più umiliante. Perciò lo stesso specchio, posto sul legno della croce, ammoniva i passanti a considerare queste cose, dicendo: «Voi tutti che passate per la via, considerare e osservate se c'è un dolore simile al mio dolore!» (Lam 1, 12). Rispondiamo dunque a lui, che grida e si lamenta, con un'unica voce ed un solo animo: «Ben se ne ricorda e si accascia dentro di me la mia anima»
(Lam 3, 20). Così facendo ti accenderai di un amore sempre più forte, o regina del Re celeste.
Contempla inoltre le sue ineffabili delizie, le ricchezze e gli eterni onori, sospira con ardente desiderio ed amore del cuore, ed esclama: «Attirami dietro a te, corriamo al profumo dei tuoi aromi» (Ct 1, 3 volg.), o Sposo celeste. Correrò, né verrò meno fino a che non mi abbia introdotto nella tua
dimora, fino a che la tua sinistra non stia sotto il mio capo e la tua destra mi cinga teneramente con amore (cfr. Ct 2, 4. 6). Nella contemplazione di queste cose, ricordati di me, tua madre, sapendo che io ho scritto in modo indelebile il tuo ricordo
sulle tavolette del mio cuore, ritenendoti fra tutte la più cara.

Preghiera a Santa Chiara d'Assisi

O ammirabile Santa Chiara,
per quello spirito di penitenza che Vi indusse a far Vostra particolare delizia il digiuno più severo,
la povertà più rigorosa,
le mortificazioni più penose,
la privazione di tutti i beni,
la sofferenza di tutti i mali,
per consacrarvi interamente
all'amore di Gesù Cristo
nell'Ordine da Voi Istituito,
dietro la direzione
del Vostro serafico Padre S. Francesco,
di cui vestiste così bene lo spirito
nell'abbracciarne l'abito e la regola,
impetrate a noi tutti
la grazia di preferire sempre
l'umiliazione alla gloria,
la povertà alle ricchezze,
la mortificazione ai piaceri,
al fine di essere non solo di nome,
ma anche di fatto,
fedeli discepoli di Gesù Cristo.

Per Cristo nostro Signore.
Amen.

Grazie gioiafelice
Pubblico dominio
Frère
Deo gratias,rifletti sulla povertà, umiltà e carità di Cristo Dalla «Lettera alla beata Agnese di Praga» di santa
Chiara, vergine (Ed. I. Omaechevarria, Escritos de Santa Clara,
Madrid 1970, pp. 339-341)

Felice certamente chi può esser partecipe del sacro convito, in modo da aderire con tutti i sentimenti del cuore a Cristo, la cui bellezza
ammirano senza sosta tutte le beate schiere dei cieli, …Altro
Deo gratias,rifletti sulla povertà, umiltà e carità di Cristo Dalla «Lettera alla beata Agnese di Praga» di santa
Chiara, vergine (Ed. I. Omaechevarria, Escritos de Santa Clara,
Madrid 1970, pp. 339-341)


Felice certamente chi può esser partecipe del sacro convito, in modo da aderire con tutti i sentimenti del cuore a Cristo, la cui bellezza
ammirano senza sosta tutte le beate schiere dei cieli, la cui tenerezza commuove i cuori, la cui contemplazione reca conforto, la cui
bontà sazia, la cui soavità ricrea, il cui ricordo illumina dolcemente, al cui profumo i morti riacquistano la vita e la cui beata visione renderà felici tutti i cittadini della celeste
Gerusalemme. Poiché questa visione è
splendore di gloria eterna, «riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia» (Sap 7, 26), guarda ogni giorno in questo specchio, o regina, sposa di Gesù Cristo.
Contempla continuamente in esso il tuo volto, per adornarti così tutta interiormente ed esternamente, rivestirti e circondarti di abiti
multicolori e ricamati, abbellirti di fiori e delle vesti di tutte le virtù, come si addice alla figlia e sposa castissima del sommo Re. In questo specchio rifulge la beata povertà,
la santa umiltà e l'ineffabile carità. Contempla lo specchio in ogni parte e vedrai tutto questo. Osserva anzitutto l'inizio di questo specchio e vedrai la povertà di chi è posto in una
mangiatoia ed avvolto in poveri panni.
O meravigliosa umiltà, o stupenda povertà! Il Re degli angeli, il Signore del cielo e della terra è adagiato in un presepio! Al centro dello specchio noterai l'umiltà, la beata povertà e le innumerevoli fatiche e sofferenze che egli
sostenne per la redenzione del genere umano. Alla fine dello stesso specchio noterai l'umiltà, la beata povertà e le innumerevoli fatiche e sofferenze che egli sostenne per la redenzione
del genere umano. Alla fine dello stesso specchio potrai contemplare l'ineffabile carità per cui volle patire sull'albero della croce ed in esso morire con un genere di morte di tutti il più umiliante. Perciò lo stesso specchio, posto sul legno della croce, ammoniva i passanti a considerare queste cose, dicendo: «Voi tutti che passate per la via, considerare e osservate se c'è un dolore simile al mio dolore!» (Lam 1, 12). Rispondiamo dunque a lui, che grida e si lamenta, con un'unica voce ed un solo animo: «Ben se ne ricorda e si accascia dentro di me la mia anima»
(Lam 3, 20). Così facendo ti accenderai di un amore sempre più forte, o regina del Re celeste.
Contempla inoltre le sue ineffabili delizie, le ricchezze e gli eterni onori, sospira con ardente desiderio ed amore del cuore, ed esclama: «Attirami dietro a te, corriamo al profumo dei tuoi aromi» (Ct 1, 3 volg.), o Sposo celeste. Correrò, né verrò meno fino a che non mi abbia introdotto nella tua
dimora, fino a che la tua sinistra non stia sotto il mio capo e la tua destra mi cinga teneramente con amore (cfr. Ct 2, 4. 6). Nella contemplazione di queste cose, ricordati di me, tua madre, sapendo che io ho scritto in modo indelebile il tuo ricordo
sulle tavolette del mio cuore, ritenendoti fra tutte la più cara.

Preghiera a Santa Chiara d'Assisi

O ammirabile Santa Chiara,
per quello spirito di penitenza che Vi indusse a far Vostra particolare delizia il digiuno più severo,
la povertà più rigorosa,
le mortificazioni più penose,
la privazione di tutti i beni,
la sofferenza di tutti i mali,
per consacrarvi interamente
all'amore di Gesù Cristo
nell'Ordine da Voi Istituito,
dietro la direzione
del Vostro serafico Padre S. Francesco,
di cui vestiste così bene lo spirito
nell'abbracciarne l'abito e la regola,
impetrate a noi tutti
la grazia di preferire sempre
l'umiliazione alla gloria,
la povertà alle ricchezze,
la mortificazione ai piaceri,
al fine di essere non solo di nome,
ma anche di fatto,
fedeli discepoli di Gesù Cristo.

Per Cristo nostro Signore.
Amen.

Grazie gioiafelice