Molto utile mostrare che Pedro Regis è in perfetta comunione con il suo vescovo in Brasile e che quest'ultimo, pur non avendo ancora riconosciuto le apparizioni di Anguera, approva platealmente le riunioni di preghiera promosse ad Anguera da Pedro Regis.
Chissà che a qualche vescovo siciliano o sardo non venga il dubbio che forse non è giusto impedire quello che da anni è concesso dal loro confratello brasiliano che è quello che conosce meglio di tutti i vescovi Pedro Regis.

PENSIERINO:
mi sa che in questo momentaccio sia provvidenziale che la Chiesa NON abbia ancora riconosciuto le apparizioni di Anguera, così qualche vescovo può sì ostacolare l'opera catechetica di Regis ma il governo vaticano mi sembra che non abbia pretesti canonici per SILENZIARE il (sedicente: mancando il riconoscimento) veggente, come invece è appena successo col veggente Edson Glauber delle apparizioni, localmente riconosciute, di Itapiranga, sempre in Brasile.

E apprezziamo anche il fatto che la Madonna sia stata mandata negli ultimi decenni ad apparire a LAICI, rimasti laici per il resto della loro vita ... altrimenti tutti subito reclusi in convento o monastero con la bocca chiusa!!! Magari santificati a posteriori, ma bocca chiusa perché quello che insegna la Madonna postina non bisogna predicarlo ai cristiani perchè non è misericordioso ! :-(

@claudio.
Ci ho messo qualche secondo a capire, poi mi si è accesa la lampadina! Il riferimento è a (TRISTI!!!!) recenti fatti di cronaca, in Sicilia e in Sardegna dove il locale episcopato ha ostacolato in tutti i modi possibili (come purtroppo papa e vescovi non fanno più nemmeno per i più blasfemi eretici) le conferenze del rispettosissimo Sig. Pedro Regis, che pubblicamente è da anni esempio di vita cattolica, sulle apparizioni che da tanti anni sostiene di avere, ad Anguera e in altri luoghi.
Sapevo dell'ostracismo in Sicilia dove il disgraziato (letteralmente: ahimè in più occasioni sta operando come se non volesse accettare la speciale grazia divina che ha ricevuto con la sua ordinazione) arcivescovo di Palermo mons. Lorefice aveva vietato ai suoi preti non solo di ospitare le conferenze ma persino di parteciparvi nel pubblico.
Non sapevo che qualcosa di simile stia avvenendo in Sardegna.

Sembra quindi che l'episcopato sardo NON voglia seguire le gloriose orme del grande San Lucifero, vescovo di Cagliari, intransigente eroe della Fede Cattolica, unico vescovo italiano a rimanere sicuramente cattolico (anche il papa a Roma traballò) durante la temporanea presa di potere dell'eresia ariana nella chiesa, combattente insieme ai soli altri due vescovi rimasti sicuramente cattolici:
il Leone di Oriente, Sant'Atanasio il Grande vescovo di Alessandria, in Egitto, dottore della Chiesa,
il Leone di Occidente, Sant’Ilario vescovo di Poitiers in Francia, dottore della Chiesa.

C'è qui un bell'articolo di Carlo Codega:
www.settimanaleppio.it/dinamico.asp