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San Vincenzo Grossi - il 7 novembre.

FamigliaCristiana. SACERDOTE E FONDATORE (1845-1917)

San Vincenzo Grossi
Sacerdote e fondatore della Congregazione
Figlie dell’Oratorio
Vincenzo Grossi nasce a Pizzighettone (Cremona) il 9 marzo 1845, penultimo di sette figli. Riceve in famiglia un’educazione umana e spirituale che lo porterà ad accogliere e trasmettere, per tutta la vita, l’amore di Dio: dalla mamma Maddalena Cappellini impara presto a vivere di fede e di preghiera, acquistando dolcezza e giovialità e dal padre Baldassarre l’impegno e la serietà nel lavoro. Da entrambi impara a non perdere tempo e ad agire continuamente per gli altri.

A diciannove anni, il 4 novembre 1864, entrò in Seminario; venne ordinato sacerdote il 22 maggio 1869. Da allora tutta la sua attività pastorale si svolse in diverse parrocchie della Diocesi. Fu successivamente vicario a S. Rocco in Gera di Pizzighettone, a Sesto Cremonese, economo spirituale a Ca' de Soresini e successivamente parroco a Regona di Pizzighettone (1873) e a Vicobellignano (1883), dove rimase fino alla morte.

Tutta la sua vita fu spesa nel ministero pastorale: animazione delle comunità a lui affidate, predicazione di missioni al popolo, formazione delle coscienze soprattutto attraverso il ministero della Confessione, attenzione ai poveri ed educazione dei fanciulli e dei giovani. contrasti con il parroco precedente.

Ebbe poi l'idea di formare in ogni parrocchia un gruppo di ‘buone giovani’ che fossero di aiuto ai parroci nella catechesi e nell’educazione cristiana della gioventù femminile. Così ebbe inizio la Congregazione delle “Figlie dell'Oratorio”, nome voluto dallo stesso don Vincenzo per ricordare il campo di lavoro preferito, in relazione con S. Filippo Neri, scelto come patrono della Congregazione.
Le basi furono poste nel 1885 a Pizzighettone; la comunità poi si trasferì nella vicina Regona nel 1889. Il 1885 - 1895 fu un periodo abbastanza teso: il vescovo Geremia Bonomelli fece attendere molto il suo giudizio sulle costituzioni e quando lo espresse, fu negativo, perché infelici esperienze precedenti lo dissuadevano dall'appoggiare nuove fondazioni.
Con il consenso del vescovo di Lodi, Giovanni Battista Rota, le Figlie dell'Oratorio si trasferirono a Maleo (Milano), appena di là della sponda dell'Adda, sul confine tra lodigiano e cremonese. Nel 1901 la casa-madre e generalizia fu stabilita nella stessa Lodi.
Nel dicembre del 1900, dopo una visita pastorale a Vicobellignano, constatato che l'opera di don Grossi era sana, mons. Bonomelli si decise ad approvare le costituzioni dell'Istituto il 20 giugno 1901 e raccomandò le suore ai parroci. Il decreto di lode giunse nel 1915.

Il 7 novembre 1917 il fondatore moriva a Vicobellignano, riassumendo la sua vita nelle ultime parole: “La via è aperta, bisogna andare”.
Il 29 aprile 1926 fu approvata la nuova congregazione religiosa.
Nel 1947 si aprì il processo informativo nella diocesi di Lodi e la causa fu introdotta il 2 aprile 1954. Il decreto sull'eroicità delle virtù fu promulgato il 6 maggio 1969 e don Vincenzo fu beatificato da Papa Paolo VI (Giovanni Battista Montini, 1963-1978) il 1° novembre dell’anno santo 1975.

Il 18 ottobre 2015, nel corso della Santa Messa, presieduta da Papa Francesco (Jorge Mario Bergoglio, 2013-) in Piazza San Pietro, sono stati proclamati Santi: Vincenzo Grossi, la religiosa Maria dell’Immacolata Concezione, superiora generale della Congregazione delle ‘Sorelle della Compagnia della Croce’ e i coniugi Louis Martin e Zélie Guérin, genitori di Santa Teresa di Gesù Bambino. Sei i cardinali e cinque i vescovi concelebranti all’altare, numerosi sul sagrato altri vescovi partecipanti al Sinodo in corso in Vaticano. La piazza era gremita di fedeli arrivati, oltre che dall’Italia, anche da Spagna e Francia. “C’è incompatibilità tra ambizioni, arrivismi e sequela di Cristo, c’è compatibilità tra Gesù esperto nel patire e la nostra sofferenza”, ha detto il Papa nella sua omelia.
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