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I luoghi santi di Nazareth. A 100 metri dalla grotta dell'Annunciazione si trova la Chiesa di San Giuseppe. Secondo una tradizione orale, infatti, questo è il luogo della falegnameria dello sposo di …Altro
I luoghi santi di Nazareth.

A 100 metri dalla grotta dell'Annunciazione si trova la Chiesa di San Giuseppe. Secondo una tradizione orale, infatti, questo è il luogo della falegnameria dello sposo di Maria.

Padre Eugenio Alliata, Istituto italiano di Archeologia (Gerusalemme): «La tradizione della chiesa di san Giuseppe a Nazareth non è così antica. E' una tradizione che i francescani hanno trovato nel 1600 ma che non si legge presso i pellegrini più antichi. Significa che la tradizione popolare vedeva in un certo posto l’officina di san Giuseppe, il luogo dove san Giuseppe lavorava il legno e insegnava anche al proprio figlio a fare altrettanto – come era il dovere di ogni buon ebreo –, cioè di insegnare il lavoro al figlio».

Poco più in là, presso le suore di Nazareth, si trova un luogo noto, secondo la tradizione, come la Tomba del Giusto.

Padre Eugenio Alliata: « (…) La tradizione vuole che questo giusto sia appunto san Giuseppe. E perciò si tratterebbe della sua sepultura. Scritti antichi di natura apocrifa raccontano come Gesù abbia lasciato la sua predicazione e un tempo sia ritornato a Nazareth e abbia trovato il padre che stava per morire e l’abbia seguito nella sua morte e poi lo abbia condotto alla sepultura facendo il dovere caratteristico di ogni figlio nei riguardi del padre. E quindi, la memoria della Tomba del Giusto richiama tanti elementi che appartengono alla tradizione di Nazareth. Ma anche in questo caso, dal punto di vista archeologico, rimane difficile dimostrare l’autenticita del posto».

Un altro luogo santo tradizionale di Nazareth è la sinagoga dove, secondo i Vangeli, Gesù andava a predicare.

Padre Eugenio Alliata: «Questo luogo tradizionale è stato conservato per molto tempo. Già i pellegrini antichi ricordano questa sinagoga come un luogo molto visitato. E i pellegrini del Medioevo facevano lo stesso. Oggi, poi c’è una chiesa appartenente ai greci ortodossi che sorge su questo luogo tradizionale. Soltanto la nostra preoccupazione è che non in tutti i secoli c’è stata una perfetta continuità di permanenza dei cristiani sul posto. Per cui il luogo potrebbe anche essere cambiato».

Al centro di questo quadrilatero, nei luoghi dove Gesù ha vissuto, cioè tra la grotta dell'Annunciazione, il luogo dove andava a lavorare - cioè la falegnameria di Giuseppe -, il luogo dove pregava - cioè la sinagoga -, e il luogo dove è stato sepolto Giuseppe - cioè la Tomba del Giusto -, si trova la casa antica ritrovata all'interno del Centro Internazionale Maria di Nazareth.

Olivier Bonnassies, Fondatore Associazione Maria di Nazareth: «E' facile immaginare che fosse la casa della famiglia di Alfeo o di Giacomo e Giuda. Si tratta, in ogni caso, certamente di parenti stretti o di conoscenti di Gesù; e cosa grandiosa, le pietre riportate alla luce appartengono al periodo di Gesù e provengono da un sito posto a 50 metri dal luogo in cui lui ha vissuto. Tra i 50 e i 100 metri. Quando si trascorrono trent' anni in un luogo - o meglio 20 anni se si conta anche la fuga in Egitto -, quindi quando si trascorrono 20 anni in un luogo, è impossibile ignorare o non aver visto una casa che dista da te solo 50 metri. Dunque è molto commovente pensare che quelle pietre sono state viste e toccate probabilmente da Gesù, da Maria e da Giuseppe».

A Nazareth c'è anche la cosiddetta fontana di Maria.

Padre Eugenio Alliata: «La fontana di Maria è l’unica sorgente del villaggio di Nazareth che certamente non ha cambiato posizione rispetto alla sua posizione antica e, secondo la tradizione, è qui che Maria e anche il figlio Gesù, andavano spesso ad attingere l'acqua».

Olivier Bonnassies, Fondatore Associazione Maria di Nazareth: «Oltre a questi luoghi che appartengono alla tradizione, recentemente sono state scoperte a Nazareth delle terme di notevoli dimensioni che sono di grande interesse, non tanto per la loro antichità che è contestata e discussa (…) quanto per il fatto che testimoniano la presenza di ampie foreste a Nazareth. E' stato, infatti, riportato alla luce un ipocausto di 5 metri di lunghezza e 5 metri di larghezza, che è la zona in cui si faceva ardere la legna che serviva a scaldare l'acqua del complesso termale. Le dimensioni di questo impianto sono veramente incredibili. Se avessero utilizzato il bosco esistente attualmente a Nazareth, sarebbe scomparso in pochi giorni. Queste terme, quindi, dimostrano che a Nazareth c'erano delle grandi foreste. E quindi dobbiamo immaginarla completamente differente da come ci appare oggi».