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Corea del Nord, 70 anni di persecuzione dei cristiani: dove per recitare il rosario si devono contare i fagioli. (video di repertorio) Dal 1953, anno dell’armistizio, Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs …Altro
Corea del Nord, 70 anni di persecuzione dei cristiani: dove per recitare il rosario si devono contare i fagioli. (video di repertorio)

Dal 1953, anno dell’armistizio, Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs) stima che 200mila cristiani siano scomparsi. Fra questi c’era anche Francis Hong Yong-ho: nell’Annuario pontificio era indicato come vescovo di Pyongyang fino al 1 luglio 2013, ma di lui non si hanno più notizie da 70 anni. Padre Lee Eun-hyung (segretario generale della Commissione per la Riconciliazione del Popolo Coreano) esprimeva dubbi sull'esistenza di una Chiesa sotterranea in un’intervista rilasciata ad Acs il 7 giugno scorso: “Riteniamo che almeno diecimila nordcoreani continuino a coltivare la fede cattolica nel profondo del loro cuore. Ma è difficile credere che possa esistere una chiesa sotterranea in Corea del Nord”. Molte testimonianze dei rifugiati nordcoreani raccontano di donne anziane sedute in cerchio intente a contare i fagioli mormorando come se stessero recitando il rosario. Pregare, comunque, è molto pericoloso. Open Doors, l’associazione che pubblica ogni anno la lista dei paesi che perseguitano i cristiani, mette sempre al primo posto la Corea del Nord, il maggior persecutore del mondo. Ebbene, secondo le stime di Open Doors, tuttora dai 50mila ai 70mila cristiani sarebbero internati nei gulag. (la BQ)

«Quando si oltrepassa la “cortina di bambù” – riferisce padre Lee – si ha l’impressione di tornare indietro nel tempo di almeno quaranta o cinquanta anni. Oltre alla grave mancanza di cibo, la popolazione non ha neanche di che riscaldarsi». L’enorme bisogno di legna da ardere ha portato all’abbattimento di numerosissimi alberi, con conseguenti aumenti di slavine ed alluvioni. Gli effetti sull’agricoltura sono stati devastanti. (acs-italia)