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La Madonna di Gimigliano (Ap) Questo video, girato nel 2008, ci parla delle Apparizioni della Madonna a Gimigliano, piccola frazione del Comune di Venarotta (Ascoli Piceno), nella Regione Marche. Video …Altro
La Madonna di Gimigliano (Ap)

Questo video, girato nel 2008, ci parla delle Apparizioni della Madonna a Gimigliano, piccola frazione del Comune di Venarotta (Ascoli Piceno), nella Regione Marche.
Video pubblicato su YouTube il 05 nov 2015 da: Paul Walker
STORIA DELLE APPARIZIONI
A)1948

Il 18 aprile 1948 la Santa Vergine apparve per la prima volta ad Anita Federici, una contadina tredicenne, presso la rupe tufacea di Gimigliano , frazione di Venarotta (Ap). La Madonna si presentò con il titolo di Addolorata vestita di bianco, ed invitò Anita, che stava raccogliendo legna nel bosco, a pregare per la conversione dei peccatori, parlandole nel dialetto locale. Maria le riapparve altre 25 volte, sino a quando, il 23 maggio 1948, le diede la corona della penitenza e del dolore. Le apparizioni della Madonna furono precedute da quelle di un Angelo nei giorni 3,4,9,10 e 11 aprile 1948. L'Angelo era molto bello e pieno di luce; raccomandò alla veggente di pregare molto e di recarsi da Padre Pio.(Anita si recò da Padre Pio che la riconobbe e volle parlare con lei nel Giugno 48).La sera del 18 aprile 1948 Anita si trovava sul luogo dove le era apparso l'Angelo, quando la Madonna, circondata da quattro Angeli, le si mostrò all'improvviso. Tutti le sorridevano, Maria le fece cenno di avvicinarsi, poi la accarezzò e le mise a posto i capelli. Quindi le diede tre segreti (i segreti furono dati al papa nel 1963). Ella, inoltre, le dettò i nomi dei bambini da invitare sul luogo a pregare per i peccatori ed è significativa questa presenza dei bambini perché sono il segno dell’innocenza e della purezza ed è proprio per questo che vengono invitati a pregare per la conversione dei peccatori. Spesso la Vergine durante le apparizione, benediceva il popolo con la spada del dolore a forma di croce (simbolo dell’Addolorata) che estraeva dal suo petto. E’ un particolare molto significativo, perché è un richiamo alla spada del dolore profetizzata da Simeone nel vangelo di Luca; Maria è colei che collabora all’opera di salvezza del Figlio, affinché siano svelati i pensieri dei cuori di coloro che non riconoscono e rifiutano Dio. Maria fu fra le creature, quella che più di tutte partecipò alle sofferenze del Figlio e il messaggio della Madonna di Gimigliano si riassume proprio in questo; chi viene in questo luogo non deve ricercare solo miracoli o segni esteriori, la stessa Madonna nel 48 rispondeva al popolo che chiedeva solo segni:”Miracoli si!!, ma si commettono tanti peccati, pregate per la conversione dei peccatori”.La Madre del cielo ci richiama alla conversione, vuole che anche noi guardando al Cristo crocifisso, diveniamo strumento di conversione e di riparazione di fronte al dilagare del male, in una società che sempre più rifiuta Dio. L ’evento 48 ebbe, come sappiamo subito risonanza nazionale ed internazionale tanto che nel posto affluirono fino a 120.000 persone da tutta Italia, dalla Francia, dalla Svizzera e dalla Germania. Tanti sarebbero i particolari da ricordare, il messaggio accorato è in sintesi questo:” Si commettono tanti, troppi peccati, e ogni giorno. Pregate per la conversione dei Peccatori! Pregate per la conversione della Russia! Pregate per il Papa e per il clero! (...) Non voglio rimanere mai sola in questo tratto di roccia (...). Preghiera (rosario), sacrificio riparazione, espiazione.” Un messaggio attuale, un invito alla conversione, a vivere una fede autentica ad imitazione del Signore Gesù, un messaggio in difesa della fede e della vita contro gli attacchi che questa avrebbe subito. Anita tuttavia non fu la sola ad avere apparizioni mariane, da come risulta dai dossier dell’archivio della curia vescovile di Ascoli e della parrocchia di Gimigliano. Con lei numerose altre persone videro la Madonna: se ne contano 564 (261 uomini e 303 donne), di età compresa tra gli 8 ed i 70 anni, appartenenti alle più disparate categorie sociali. Migliaia poi furono i pellegrini che videro segni particolari nella rupe e nel cielo, soprattutto il grande segno della roteazione del sole preannunciata dalla veggente Anita per il 18 maggio alle ore 5,30, e ripetuta il 19 e 23 maggio, ultimo giorno delle apparizioni.
B) LA RISCOPERTA DEL GROTTA (1986)
Dopo il terremoto del 1972 la piccola cappella in cui vi trovate fu dichiarata inagibile e per questo fu lasciata nel più squallido abbandono. Nel 1986 una casalinga di 47 anni di nome Rosina Messi, da 19 anni ammalata di flebite e di ulcera varicosa alle gambe, aveva per tanto tempo desiderato recarsi a Lourdes per invocare sollievo dalla Celeste Madre. La lontananza e le difficoltà economiche e di salute ne avevano impedito finora il viaggio; intanto le condizioni fisiche peggioravano fino a renderle difficoltosa anche la normale attività casalinga; e questo, per una madre, era motivo di grande preoccupazione. Tuttavia, fiduciosa nell’aiuto celeste, stava progettando di recarsi in un santuario più vicino, nei pressi di Salerno. Durante la notte venne a visitarla una "bella Signora biancovestita" che le disse:
‘Figlia mia, perché vuoi andare tanto lontano? Io da 38 anni mi trovo a Gimigliano; ma loro si ricordano di Me solo quando hanno bisogno" (12-6-1986).
Rosina non sapeva ancora nulla delle apparizioni del 1948 e ignorava perfino l’esistenza di Gimigliano, essendo originaria di Macerata. Dietro invito della Vergine si recò a testimoniare la Visione e il Messaggio presso un ecclesiastico; ma non dovette essere stata creduta perché ne uscì piuttosto delusa. La Madonna la incoraggiò ad andare avanti e la invitò ad accettare di divenire suo "strumento".
"Figlia mia, hai visto cosa ti hanno detto? Vuoi essere mio strumento? Vai nella Chiesa dell'Adorazione e troverai un sacerdote anziano in ginocchio, che sta recitando il Rosario, riferisci che prendano i documenti del 1948" (13-6-1986).
Rosina si recò nella suddetta Chiesa e vi trovo inginocchiato e in preghiera l’allora vicario generale della diocesi di Ascoli, mons. Laerte D’Orazio. Rosina riferì il messaggio celeste al sacerdote il quale commosso le diede la sua benedizione. Recatasi poi alla Grotta, alla quale si accedeva attraverso un viottolo ostruito da sterpaglie, spine e ortiche, la trovò simile ad una legnaia; tuttavia, né le ortiche offesero le sue ferite alle gambe né lo stato della Grotta le impedì di pregare con amore e riconoscenza. La Mamma Celeste però non poteva gioire di tale abbandono:
"Figlia mia, vedi in che stato è ridotta la mia Casa? Loro si ricordano di Me solo quando chiedono grazie" (14-6-1986) e si definì "Addolorata" per tale atteggiamento dei suoi figli.
Rosina inoltre guarì prodigiosamente il 3 agosto 1986 dal male alle gambe, pregando nella cappella. Dopo questi eventi si riaccese l’interesse per Gimigliano, ovviamente non mancarono finti veggenti e visionari che crearono non pochi problemi alla stessa credibilità del santuario. Tuttavia anche a Lourdes decine di persone dopo Bernadette dichiararono di aver visto la Madonna, tali fenomeni sono definiti dagli esperti “fenomeni di seconda generazione”, che non hanno niente a che fare con la prima unica e vera apparizione del 1948. Ovviamente tali fenomeni lasciano il tempo che trovano e non devono essere presi in considerazione, inoltre non hanno niente a che fare con Rosina, che fu scelta dalla Madonna come umile strumento per riportare alla luce il grande evento del 1948. Rosina ha ricevuto molti messaggi dalla Vergine Maria. Nei messaggi ricevuti, la Vergine ci invita alla recita del rosario, all’adorazione di Gesù Eucarestia, all’amore e all’obbedienza alla Chiesa, alla conversione del cuore. Rosina Messi tornata alla casa del Padre il 17 Marzo del 2005.