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gioiafelice
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“Don Luigi Di Liegro - l’uomo della carità” (Gaeta, 16 ottobre 1928 – Milano, 12 ottobre 1997) "Una città in cui un solo uomo soffre meno é una città migliore." Il film ripercorre la vita del …Altro
“Don Luigi Di Liegro - l’uomo della carità” (Gaeta, 16 ottobre 1928 – Milano, 12 ottobre 1997)

"Una città in cui un solo uomo soffre meno
é una città migliore."

Il film ripercorre la vita del fondatore della Caritas Italiana, Don Luigi Di Liegro. Negli anni Cinquanta il sacerdote lavora nelle miniere del Belgio a fianco agli immigrati italiani, poi nei Sessanta porta la sua presenza e il suo aiuto nella borgata romana di Giano, sulle rive del Tevere, vicino ad Ostia. Il suo è un progetto di integrazione e aiuto ai meno abbienti che culmina con la creazione della Caritas e dell’ostello di via Marsala, a Roma, dove tutti coloro che vivono ai margini possono trovare calore umano, una mensa e un luogo dove riposare. La sua lotta accanto ai diseredati lo porta negli anni Ottanta ad avvicinarsi ai malati di Aids, virus allora pressoché sconosciuto, e ad occupare, all’interno di Villa Glori, una casa per accogliere quanti di loro erano rifiutati dalla società.

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l comportamento dell’attività pastorale e caritatevole di Don Luigi si può riassumere in questa frase pronunciata nel corso di un incontro con dei volontari, in una parrocchia romana, e ripresa in più occasioni: “Non si può amare a distanza, restando fuori dalla mischia, senza sporcarsi le mani, ma soprattutto non si può amare senza condividere.” Anche da queste parole la grande attualità dell’insegnamento del fondatore della Caritas di Roma.

caritasroma.it/…ualita-della-testimonianza-di-don-luigi-di-liegro/