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Epistola di San Paolo apostolo ai Romani (Capitolo 6) [1]Che diremo dunque? Continuiamo a restare nel peccato perché abbondi la grazia? [2]E' assurdo! Noi che gia siamo morti al peccato, come potremo …Altro
Epistola di San Paolo apostolo ai Romani (Capitolo 6)

[1]Che diremo dunque? Continuiamo a restare nel peccato perché abbondi la grazia? [2]E' assurdo! Noi che gia siamo morti al peccato, come potremo ancora vivere nel peccato? [3]O non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? [4]Per mezzo del battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova. [5]Se infatti siamo stati completamente uniti a lui con una morte simile alla sua, lo saremo anche con la sua risurrezione. [6]Sappiamo bene che il nostro uomo vecchio è stato crocifisso con lui, perché fosse distrutto il corpo del peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato. [7]Infatti chi è morto, è ormai libero dal peccato.

[8]Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui,[9]sapendo che Cristo risuscitato dai morti non muore più; la morte non ha più potere su di lui. [10]Per quanto riguarda la sua morte, egli morì al peccato una volta per tutte; ora invece per il fatto che egli vive, vive per Dio. [11]Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù.

A servizio del peccato e a servizio della giustizia

[12]Non regni più dunque il peccato nel vostro corpo mortale, sì da sottomettervi ai suoi desideri; [13]non offrite le vostre membra come strumenti di ingiustizia al peccato, ma offrite voi stessi a Dio come vivi tornati dai morti e le vostre membra come strumenti di giustizia per Dio. [14]Il peccato infatti non dominerà più su di voi poiché non siete più sotto la legge, ma sotto la grazia.

Il cristiano è liberato dal peccato

[15]Che dunque? Dobbiamo commettere peccati perché non siamo più sotto la legge, ma sotto la grazia? E' assurdo! [16]Non sapete voi che, se vi mettete a servizio di qualcuno come schiavi per obbedirgli, siete schiavi di colui al quale servite: sia del peccato che porta alla morte, sia dell'obbedienza che conduce alla giustizia? [17]Rendiamo grazie a Dio, perché voi eravate schiavi del peccato, ma avete obbedito di cuore a quell'insegnamento che vi è stato trasmesso [18]e così, liberati dal peccato, siete diventati servi della giustizia.

[19]Parlo con esempi umani, a causa della debolezza della vostra carne. Come avete messo le vostre membra a servizio dell'impurità e dell'iniquità a pro dell'iniquità, così ora mettete le vostre membra a servizio della giustizia per la vostra santificazione.

I frutti del peccato e della giustizia

[20]Quando infatti eravate sotto la schiavitù del peccato, eravate liberi nei riguardi della giustizia. [21]Ma quale frutto raccoglievate allora da cose di cui ora vi vergognate? Infatti il loro destino è la morte. [22]Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, voi raccogliete il frutto che vi porta alla santificazione e come destino avete la vita eterna. [23]Perché il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù nostro Signore.