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Il Papa e Gesù crocifisso su falce e martello: il cristianesimo non è il comunismo!

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Buongiorno amici. Sta giustamente destando scalpore e interrogativi l’immagine di Papa Francesco che riceve dal presidente boliviano Evo Morales un Crocifisso nel quale l’asse verticale della Croce è l’impugnatura del martello di una falce e martello, simboli del comunismo. Il presidente Morales ha anche messo al collo del Papa una onoreficienza la cui placca riproduceva la stessa immagine del Crocifisso sulla falce e martello.

Nelle immagini il Papa appare a tratti imbarazzato e perplesso, a tratti sorridente e soddisfatto. Quello che sembra proprio nessuno sapesse, neppure il Papa, è che l’autore di questo irriverente crocifisso che vorrebbe rappresentare un Gesù comunista, è che il suo autore è il sacerdore gesuita Luis Espinal, considerato un martire della Chiesa, assassinato dai paramilitari boliviani nel marzo 1980. Il Papa si è recato sul luogo del suo assassinio dicendo che è stato «vittima di interessi che non volevano che si lottasse per la libertà della Bolivia. Ha predicato il vangelo e questo vangelo ha dato fastidio. Per questo lo hanno eliminato».

Luis Espinal era un poeta e cineasta, studente alla Cattolica di Milano, che in Bolivia sosteneva le proteste dei minatori. «Non lo sapevo», ha risposto Bergoglio a Morales quando gli ha rivelato l’identità dell’autore di quella scultura. «Quella di Espinal non era un'interpretazione marxista della religione» ha spiegato il portavoce vaticano padre Lombardi, aggiungendo con un sorriso: «certo che non si può metterlo in chiesa».

Resta il fatto che il Papa fa proprie le posizioni che sono storicamente dei comunisti: «La voce dei pastori, che dev’essere profetica, parla alla società in nome della madre Chiesa, a partire dalla sua opzione preferenziale ed evangelica per gli ultimi». Il Papa ha sottolineato che l'attenzione per i poveri, «è nel Vangelo, ed è nella tradizione della Chiesa, non è un'invenzione del comunismo».

Questo Gesù crocifisso sulla falce e martello richiama prepotentemente la questione della nostra identità, dei nostri valori e della nostra civiltà. Questo Papa sta alimentando il disorientamento in seno alla Chiesa e sta nuocendo non solo ai cristiani ma a tutti noi. Oggi più che mai abbiamo bisogno di certezze, non possiamo più continuare a immaginare che tutto è il contrario di tutto siano la stessa cosa, che Gesù e Marx siano la stessa persona, che il cristianesimo e il comunismo siano la stessa fede.

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Raffaele Vargetto
Trascrivo un passo importante della Lettera Enciclica di Pio XI sul comunismo " Divini Redemptoris ", il vero Magistero della Chiesa a proposito: PREMUNIRSI CONTRO LE INSIDIE
DEL COMUNISMO
57. – Su questo punto abbiamo giù insistito nella Nostra Allocuzione del 12 maggio dell’anno scorso, ma crediamo necessario, Venerabili Fratelli, di dover in modo particolare richiamarvi sopra di nuovo la vostra …Altro
Trascrivo un passo importante della Lettera Enciclica di Pio XI sul comunismo " Divini Redemptoris ", il vero Magistero della Chiesa a proposito: PREMUNIRSI CONTRO LE INSIDIE
DEL COMUNISMO

57. – Su questo punto abbiamo giù insistito nella Nostra Allocuzione del 12 maggio dell’anno scorso, ma crediamo necessario, Venerabili Fratelli, di dover in modo particolare richiamarvi sopra di nuovo la vostra attenzione. Il comunismo nel principio si mostrò quale era in tutta la sua perversità, ma ben presto si accorse che in tale modo allontanava da sé i popoli, e perciò ha cambiato tattica e procura di attirare le folle con vari inganni, nascondendo i propri disegni dietro idee che in sé sono buone ed attraenti. Così, vedendo il comune desiderio di pace, i capi del comunismo fingono di essere i più zelanti fautori e propagatori del movimento per la pace mondiale; ma nello stesso tempo eccitano a una lotta di classe che fa correre fiumi di sangue, e sentendo di non avere interna garanzia di pace, ricorrono ad armamenti illimitati. Così, sotto vari nomi che neppure alludono al comunismo, fondano associazioni e periodici che servono poi unicamente a far penetrare le loro idee in ambienti altrimenti a loro non facilmente accessibili; anzi procurano con perfidia di infiltrarsi in associazioni cattoliche e religiose. Così altrove, senza punto recedere dai loro perversi princìpi, invitano i cattolici a collaborare con loro sul campo così detto umanitario e caritativo, proponendo talvolta anche cose del tutto conformi allo spirito cristiano e alla dottrina della Chiesa. Altrove poi spingono l’ipocrisia fino a far credere che il comunismo in paesi di maggior fede o di maggior cultura assumerà un altro aspetto più mite, non impedirà il culto religioso e rispetterà la libertà delle coscienze. Vi sono anzi di quelli che riferendosi a certi cambiamenti introdotti recentemente nella legislazione sovietica, ne concludono che il comunismo stia per abbandonare il suo programma di lotta contro Dio.

58. – Procurate, Venerabili Fratelli, che i fedeli non si lascino ingannare! Il comunismo è INTRINSECAMENTE PERVERSO e non si può ammettere in nessun campo la collaborazione con esso da parte di chiunque voglia salvare la civilizzazione cristiana. E se taluni indotti in errore cooperassero alla vittoria del comunismo nel loro paese, cadranno per primi come vittime del loro errore, e quanto più le regioni dove il comunismo riesce a penetrare si distinguono per l’antichità e la grandezza della loro civiltà cristiana, tanto più devastatore vi si manifesterà l’odio dei « senza Dio ».
Francesco Federico