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Frère
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I tre Arcangeli: MIchele, Gabriele e Raffaele. Deo gratias,Invocazione ai tre Arcangeli Glorioso Arcangelo Michele, principe delle milizie celesti, difendici contro tutti i nostri nemici visibili e …Altro
I tre Arcangeli: MIchele, Gabriele e Raffaele.

Deo gratias,Invocazione ai tre Arcangeli

Glorioso Arcangelo Michele, principe delle milizie celesti,
difendici contro tutti i nostri nemici visibili e invisibili
e non permettere mai che cadiamo sotto la loro crudele
tirannia.

San Gabriele Arcangelo, tu che giustamente
sei chiamato la forza di Dio, poiché sei stato scelto
per annunciare a Maria il mistero in cui l'Onnipotente
doveva manifestare meravigliosamente la forza del
suo braccio, facci conoscere i tesori racchiusi
nella persona del Figlio di Dio, e sii nostro messaggero
presso la sua santa Madre!

San Raffaele Arcangelo, guida caritatevole dei viaggiatori,
tu che, con la potenza divina, operi miracolose guarigioni,
degnati di guidarci nel corso dei nostro pellegrinaggio
terreno e suggeriscici i veri rimedi che possono guarire
le nostre anime e i nostri corpi. Amen.

Grazie gioiafelice
Frère
Deo gratias,:SS. Michele, Gabriele, Raffaele
Arcangeli (festa)
Il nuovo calendario ha riunito in una sola celebrazione i tre arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, la cui festa cadeva rispettivamente il 29 settembre, il 24 marzo e il 24 ottobre.
Dell'esistenza di questi Angeli parla esplicitamente la Sacra Scrittura che dà loro un nome e ne determina la funzione:
S. Michele, l'antico patrono della …Altro
Deo gratias,:SS. Michele, Gabriele, Raffaele
Arcangeli (festa)

Il nuovo calendario ha riunito in una sola celebrazione i tre arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, la cui festa cadeva rispettivamente il 29 settembre, il 24 marzo e il 24 ottobre.
Dell'esistenza di questi Angeli parla esplicitamente la Sacra Scrittura che dà loro un nome e ne determina la funzione:
S. Michele, l'antico patrono della Sinagoga, è ora patrono della Chiesa universale;
S. Gabriele è l'angelo dell'Incarnazione e forse dell'agonia nell'orto degli ulivi;
S. Raffaele è la guida dei viandanti.

Michele è citato nella Bibbia come primo dei principi e custode del popolo di Israele: « Or in quel tempo sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo. » (Dn 12,1)
Nel Nuovo Testamento è definito come arcangelo nella Lettera di Giuda 9 : « L'arcangelo Michele quando, in contesa con il diavolo, disputava per il corpo di Mosè, non osò accusarlo con parole offensive, ma disse: Ti condanni il Signore! » mentre nell'Apocalisse di Giovanni, Michele conduce i suoi angeli nella battaglia contro il drago, rappresentante il demonio, e lo sconfigge: « Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. » (Ap 12,7-8)
Dopo l'affermazione del cristianesimo, il culto per S. Michele ebbe in Oriente una diffusione enorme: ne sono testimonianza le innumerevoli chiese, santuari, monasteri a lui dedicati. Perfino il grande fiume Nilo fu posto sotto la sua protezione; anche la chiesa funeraria del Cremlino a Mosca è dedicata a S. Michele.
In Occidente si hanno testimonianze di un culto, con le numerosissime chiese intitolate a volte a S. Angelo, a volte a S. Michele, come pure località e monti vennero chiamati Monte S. Angelo o Monte S. Michele, come il celebre santuario e monastero in Normandia in Francia, il cui culto fu portato forse dai Celti sulla costa della Normandia; certo è che esso si diffuse rapidamente nel mondo Longobardo, nello Stato Carolingio e nell'Impero Romano.
In Italia sano tanti i posti dove sorgono cappelle, oratori, grotte, chiese, colline e monti tutti intitolati all'arcangelo Michele che non si può accennarli tutti.
Difensore della Chiesa, la sua statua compare sulla sommità di Castel S. Angelo a Roma, che, com’è noto, era diventata una fortezza in difesa del Pontefice.

Significato del nome Michele : "chi come Dio?" (ebraico).

Gabrieleè l'annunciatore per eccellenza delle divine rivelazioni. Rivela a Daniele i segreti del piano di Dio: « intesi la voce di un uomo, in mezzo all'Ulai, che gridava e diceva: "Gabriele, spiega a lui la visione". » (Dn 8, 16) - « mentre dunque parlavo e pregavo, Gabriele, che io avevo visto prima in visione, volò veloce verso di me: era l'ora dell'offerta della sera. Egli mi rivolse questo discorso: "Daniele, sono venuto per istruirti e farti comprendere". » (Dn 9, 21-22).
Gabriele annunzia a Zaccaria la nascita di Giovanni : « Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare dell'incenso. Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. Ma l'angelo gli disse: "Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni... L'angelo gli rispose: "Io sono Gabriele che sto al cospetto di Dio e sono stato mandato a portarti questo lieto annunzio .» (Lc 1, 11-19);
Gabriele annunzia a Maria la nascita di Gesù : « Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te". A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. »
(Lc 1, 26-31).

Significato del nome Gabriele : "uomo di Dio" (assiro), "fortezza di dio" (ebraico).

Raffaele anch'egli sta davanti al trono di Dio: « Io sono Raffaele, uno dei sette angeli che sono sempre pronti ad entrare alla presenza della maestà del Signore. » (Tb 12, 15); - « Vidi che ai sette angeli ritti davanti a Dio furono date sette trombe » (Ap 8,2). Accompagna e custodisce Tobia nelle peripezie del suo viaggio e gli guarisce il padre cieco.
Dei tre, Raffaele è il meno noto, e meno diffuso è il suo culto tra i fedeli. Forse ciò dipende dal fatto che egli appare soltanto nell'Antico Testamento, ma non nel Nuovo, dove figura invece Gabriele, l'Angelo dell'Annunciazione, e Michele, l'Angelo guerriero dell'Apocalisse.
Anche nell'arte Raffaele ha avuto minore abbondanza di raffigurazioni. Nell'iconografia cristiana i suoi attributi sono il pesce e il vaso dei medicamenti ma appare anche accanto al giovanetto Tobiolo, come attento compagno di viaggio, specialmente nell'episodio del pesce catturato nel Tigri.
Raffaele è invocato come protettore dei mali della carne e delle infermità del corpo. Ma più giustamente, viene considerato come esemplare Custode nei viaggi : colui al quale ogni padre, come Tobia, vorrebbe affidare il proprio figlio che affronta, solo, il lungo e sconosciuto viaggio della vita.
Essendo un personaggio di un libro deuterocanonico della Bibbia, Raffaele non è riconosciuto dalla maggior parte dei Protestanti.

Significato del nome Raffaele : "Dio guarisce, ha guarito" (ebraico).

Grazie www.miliziadisanmichelearcangelo.org
Frère
Deo gratias,Il 20 febbraio 1878 al termine di un conclave durato solo 36 ore il cardinale Gioacchino Pecci fu eletto papa e prese il nome di Leone XIII ( 1810- 1903). Molte persone, oggi anziane, ricordano che, prima della Riforma liturgica del Concilio Vaticano II, il celebrante ed i fedeli si mettevano in ginocchio, alla fine di ogni messa, per recitare una preghiera alla Madonna ed una al Principe …Altro
Deo gratias,Il 20 febbraio 1878 al termine di un conclave durato solo 36 ore il cardinale Gioacchino Pecci fu eletto papa e prese il nome di Leone XIII ( 1810- 1903). Molte persone, oggi anziane, ricordano che, prima della Riforma liturgica del Concilio Vaticano II, il celebrante ed i fedeli si mettevano in ginocchio, alla fine di ogni messa, per recitare una preghiera alla Madonna ed una al Principe degli Angeli, scritta dal papa Leone XIII, che diceva: “San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia, contro le malvagità e le insidie del demonio sii nostro aiuto. Ti preghiamo supplici: che il Signore lo comandi! E tu, Principe delle milizie celesti, con la potenza che ti viene da Dio, ricaccia nell’inferno Satana e gli altri spiriti maligni che si aggirano per il mondo a perdizione delle anime”. Uno dei segretari di Leone XIII, il padre Domenico Penchenino scrisse sull’origine di tale preghiera a San Michele: “Non ricordo l’anno preciso. Un mattino il grande pontefice Leone XIII aveva celebrato la Santa Messa e stava ...... assistendone ad un’altra di ringraziamento, come al solito. Ad un tratto lo si vide drizzare energicamente il capo, poi fissare intensamente qualche cosa, al di sopra del capo del celebrante. Guardava fisso, senza batter palpebre, ma con un senso di terrore e di meraviglia, cambiando colori e lineamenti. Qualcosa di strano, di grande, avveniva in lui. Finalmente, come rinvenendo in sé, dando un leggero ma energico tocco di mano, si alza. Lo si vede avviarsi verso il suo studio privato. I familiari lo seguono con premura e ansiosi gli dicono sommessamente: Santo Padre, non si sente bene? Ha bisogno di qualcosa? Risponde: Niente, niente. Dopo una mezz’ora fa chiamare il segretario della Congregazione dei Riti e, porgendogli un foglio, gli ingiunge di farlo stampare e di farlo avere a tutti gli Ordinari del mondo. Che cosa conteneva? La preghiera che recitiamo al termine della invocazione al Principe delle milizie celesti, implorando Dio che ricacci Satana all’inferno”. Il cardinale Nasalli Rocca, a tal riguardo, testimoniò: “Leone XIII scrisse egli stesso quella preghiera. La frase “i demoni che si aggirano per il mondo a perdizione delle anime” ha una spiegazione storica, a noi più volte riferita dal suo segretario particolare, mons. Rinaldo Angeli. Leone ebbe veramente la visione degli spiriti infernali che si addensavano sulla Città Eterna, e da quella esperienza venne la preghiera che volle far recitare in tutta la Chiesa. Non solo, ma scrisse di sua mano uno speciale esorcismo contenuto nel Rituale Romano. Questi esorcismi, egli raccomandava ai vescovi e ai sacerdoti di recitarli spesso nelle loro diocesi e parrocchie. Egli lo recitava spessissimo durante il giorno”. E’ triste dover constatare che proprio oggi, nel primo decennio del terzo Millennio, in un tempo in cui è più che mai urgente fare appello all’Arcangelo Michele in difesa della Chiesa contro i nemici diabolici all’interno o all’esterno di essa, vi è un grande decadimento della devozione a San Michele.
Nel 1987 Giovanni Paolo II, in visita al santuario di San Michele Arcangelo, sul monte Gargano, ebbe a dire: “Questa lotta contro il demonio, che contraddistingue la figura dell’Arcangelo Michele, è attuale anche oggi, perché il demonio è tuttora vivo e operante nel mondo. In questa lotta, l’Arcangelo Michele è a fianco della Chiesa per difenderla contro le tentazioni del secolo, per aiutare i credenti a resistere al demonio che come leone ruggente va in giro cercando chi divorare”.
Nel 1994, il Papa ebbe a dire, riguardo alla famosa preghiera a San Michele: “Anche se oggi questa preghiera non viene più recitata al termine della celebrazione eucaristica, invito tutti a non dimenticarla, ma a recitarla per ottenere di essere aiutati nella battaglia contro le forze delle tenebre e contro lo spirito di questo mondo”. L’associazione cattolica “Milizia di San Michele Arcangelo” che ha la sua sede centrale presso la parrocchia di Santa Maria la Nova nel comune di Campagna in provincia e diocesi di Salerno in questi mesi ha spedito migliaia di cartoline al Santo Padre Benedetto XVI chiedendo umilmente al papa di indire un anno in tutta la Chiesa, in onore di San Michele e di rimettere in obbligo di nuovo dopo la Santa Messa l’invocazione di papa Leone XIII all’Arcangelo. ( Per informazioni sulle cartoline da inviare a Benedetto XVI telefonare a don Marcello Stanzione tel. Parrocchia 0828 44212 o cell. 333 63 00 481).
Don Marcello Stanzione (Ri-Fondatore della M.S.M.A.)
Un altro commento da Frère
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Deo gratias,Invocazione ai tre Arcangeli
Glorioso Arcangelo Michele, principe delle milizie celesti,
difendici contro tutti i nostri nemici visibili e invisibili
e non permettere mai che cadiamo sotto la loro crudele
tirannia.
San Gabriele Arcangelo, tu che giustamente
sei chiamato la forza di Dio, poiché sei stato scelto
per annunciare a Maria il mistero in cui l'Onnipotente
doveva manifestare …Altro
Deo gratias,Invocazione ai tre Arcangeli

Glorioso Arcangelo Michele, principe delle milizie celesti,
difendici contro tutti i nostri nemici visibili e invisibili
e non permettere mai che cadiamo sotto la loro crudele
tirannia.

San Gabriele Arcangelo, tu che giustamente
sei chiamato la forza di Dio, poiché sei stato scelto
per annunciare a Maria il mistero in cui l'Onnipotente
doveva manifestare meravigliosamente la forza del
suo braccio, facci conoscere i tesori racchiusi
nella persona del Figlio di Dio, e sii nostro messaggero
presso la sua santa Madre!

San Raffaele Arcangelo, guida caritatevole dei viaggiatori,
tu che, con la potenza divina, operi miracolose guarigioni,
degnati di guidarci nel corso dei nostro pellegrinaggio
terreno e suggeriscici i veri rimedi che possono guarire
le nostre anime e i nostri corpi. Amen.

Grazie gioiafelice