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San Bartolomeo Apostolo - 24 agosto. Bartolomeo fu uno dei primi discepoli di Gesù ed è l’evangelista Giovanni che ci racconta la sua adesione a Cristo, non così immediata come quelle degli altri. …Altro
San Bartolomeo Apostolo - 24 agosto.

Bartolomeo fu uno dei primi discepoli di Gesù ed è l’evangelista Giovanni che ci racconta la sua adesione a Cristo, non così immediata come quelle degli altri. Filippo, suo compaesano di Betsaida, gli dice con entusiasmo: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i profeti, Gesù figlio di Giuseppe di Nazareth». E lui: «Può mai venire qualcosa di buono da Nazareth?». Poi però va a vedere e si sente dire dal Maestro: «Ecco davvero un israelita in cui non c’è falsità». E allora chiede come fa Gesù a conoscerlo e si sente dire: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico». Troviamo poi Bartolomeo scelto con gli altri undici apostoli, mentre gli Atti lo dicono a Gerusalemme insieme ai discepoli «assidui e concordi nella preghiera». Dopo questa citazione, su di lui cala il silenzio dei testi canonici; ne parlano leggende storicamente inattendibili, che lo dicono missionario in India e in Armenia dove avrebbe convertito anche il re, subendo però un martirio tremendo: scuoiato vivo e decapitato. Nel Giudizio Universale della Cappella Sistina in Vaticano, Michelangelo ce lo ha immortalato mentre mostra la pelle che gli è stata tolta. Ma altre fonti lo dicono in regioni vicine all’Eriopia o allo Yemen, oppure in Mesopotamia, sulle rive del Mar Nero, dove lo avrebbe accompagnato sant’Andrea o, secondo altri, san Matteo; ma non mancano testimonianze che indicano le oasi dell’Egitto come luogo della sua attività apostolica. Non meno sicure sono le notizie relative alle sue reliquie: dopo varie traslazioni in Oriente, nel secolo VII giunsero nell’isola di Lipari, nel secolo IX a Benevento e alla fine del secolo X a Roma, dove furono collocate in una chiesa dedicata al santo, nell’isola Tiberina. Il cranio dell’apostolo giunse invece a Francoforte sul Meno nel 1238. Considerato il genere di martirio da lui subito, è comprensibile come egli sia uno dei patroni dei conciatori e dei rilegatori.

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