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In Vaticano si narra che a papa Leone XIII apparve l’arcangelo San Michele, che Pio XII fu consolato da Gesù Crocifisso e che di questi tempi nei palazzi e nei giardini vaticani circola il fantasma di Tomàs de Torquemada, grande inquisitore di Spagna e confessore dei re cattolici Isabella e Ferdinando.
La prova? Silere non possum è una testata online specializzata in affari di Chiesa e Vaticano diretta da Marco Felipe Perfetti.
Il sito è noto grazie all’abbondante pubblicazione di documenti (autentici) usciti dal Vaticano e dal Vicariato di Roma: carte ultrariservate che, riversate sulla pubblica piazza, dimostrano come anche nella Chiesa di Papa Francesco i lupi perdano il pelo ma non il vizio.
Il 12 aprile Perfetti è stato chiamato (non si è presentato) davanti al tribunale vaticano per rispondere di diffamazione a mezzo stampa senza che si sapesse a quali articoli fosse legata la questione avanzata da Angelo Chiorazzo, ex candidato alla presidenza della Basilicata, ex presidente della cooperativa sociale Auxilium (società emergente capace di sbaragliare un’altra cooperativa, la Osa, per anni appoggiata dal Papa), cittadino italiano anche se in tribunale è stato precisato che gode del titolo di “gentiluomo di Sua Santità”.

Da un comunicato della redazione di Silere non possum, si apprende che Perfetti (cittadino italiano) non aveva ricevuto alcuna notifica del procedimento, né era stato messo in condizione di conoscere il fascicolo processuale e le accuse che gli venivano mosse. Dopo una breve camera di consiglio, il presidente Giuseppe Pignatone ha chiuso la vicenda dichiarando il totale difetto di giurisdizione sulla questione.
Chissà: il fantasma di Torquemada, prima di riapparire, studierà anche un pò di diritto.