I Legami tra Papa Francesco e la Massoneria

Nel 1999, il cardinale Bergoglio fu eletto membro onorario del Rotary Club della città di Buenos Aires. Nel 2005 ricevette il premio annuale che il Rotary attribuisce all’“uomo dell’anno”: il Laurel de Plata [Alloro d’argento]. Questo organismo, fondato nel 1905 nella città di Chicago, USA, dal massone Paul Harris, è un’associazione i cui legami con la massoneria sono di pubblico dominio: si tratta di un seminario di massoni, l’ambito in cui si svolgono le loro iniziative “caritatevoli”. Una percentuale importante dei rotariani appartiene alle logge, al punto che il Rotary, insieme al Lion’s Club, vengono considerati l’anticamera del tempio massonico.
Ecco cosa diceva il vescovo di Palencia, Spagna, in una dichiarazione ufficiale: «Il Rotary professa un laicismo assoluto, un’indifferenza religiosa universale e si preoccupa di moralizzare le persone e la società per mezzo di una dottrina radicalmente naturalista, razionalista e anche atea.» (Boletín eclesiástico del obispado de Palencia, n° 77, 1.9.1928, p. 391) Questa condanna venne confermata con una dichiarazione solenne dell’arcivescovo di Toledo, il cardinale Segura y Sáenz, primate di Spagna, del 23 gennaio 1929. Due settimane più tardi, la Sacra Congregazione Concistoriale proibì la partecipazione dei sacerdoti alle riunioni rotariane, sia come membri sia come invitati: è il celebre “non expedire” del 4 febbraio 1929. Tale proibizione fu confermata da un decreto del Sant’Uffizio del 20 dicembre 1950.
Il giorno dell’elezione del cardinale Bergoglio, il 13 marzo 2013, il Gran Maestro della massoneria argentina, Angel Jorge Clavero, rese omaggio al nuovo Pontefice salutandolo calorosamente. La loggia massonica ebraica B’nai B’rith fece altrettanto, la sua sezione francese scrisse:«Siamo convinti che il nuovo papa Francesco lavorerà con determinazione per rafforzare i legami e il dialogo fra la Chiesa cattolica e l’ebraismo e continuerà la lotta contro ogni forma di antisemitismo»; mentre la sezione argentina scrisse che riconosceva in Francesco un «amico degli Ebrei, un uomo dedito al dialogo e impegnato nell’incontro fraterno», assicurando di essere convinta che nel corso del suo pontificato «conserverà lo stesso impegno e potrà mettere in pratica le sue convinzioni sul cammino del dialogo inter-religioso».
Il direttore degli affari inter-religiosi del B'nai B'rith, David Michaels, ha assistito alla cerimonia di investitura del nuovo papa, il 19 marzo, e il giorno dopo ha partecipato all’udienza concessa da Francesco ai capi delle diverse religioni, nella Sala Clementina. Erano presenti sedici personalità ebraiche in rappresentanza di otto organizzazioni ebraiche internazionali, tra cui il rabbino David Rosen, direttore del Comitato ebraico-americano (American Jewish Committee), che in un’intervista rilasciata all’agenzia Zenit ha dichiarato che a partire dal concilio Vaticano II «l’insegnamento della Chiesa e il suo approccio con gli Ebrei, l’ebraismo e Israele, hanno subito una trasformazione rivoluzionaria
Il giorno seguente l’elezione di Francesco, il Grande Oriente d’Italia emise un comunicato nel quale il Gran Maestro Gustavo Raffi scrisse: «Con Papa Francesco nulla sarà più come prima. Chiara la scelta di fraternità per una Chiesa del dialogo, non contaminata dalle logiche e dalle tentazioni del potere temporale. (…) Il nostro auspicio è che il pontificato di Francesco, il Papa che “viene dalla fine del mondo”, possa segnare il ritorno della Chiesa-Parola rispetto alla Chiesa-istituzione, promuovendo un confronto aperto con il mondo contemporaneo, con credenti e non, secondo la primavera del Vaticano II. (…) ha la grande occasione per mostrare al mondo il volto di una Chiesa che deve recuperare l'annuncio di una nuova umanità, non il peso di un'istituzione che si arrocca a difesa dei propri privilegi
Il 16 marzo, da un nuovo articolo del Grande Oriente d’Italia, questa volta anonimo, il lettore apprende che ci sono tre diverse visioni tra i membri di questa obbedienza massonica: quella di coloro che sono scettici sul progressismo di Francesco, quella di coloro che preferiscono mantenere un cauto silenzio e giudicarlo per i suoi atti, e infine quella di coloro che esprimono il convincimento che sarà un papa «innovatore e progressista, basandosi sul fatto che alcuni Fratelli assicurano di aver contribuito direttamente, all’interno del Conclave, tramite degli amici fraterni, all’elezione di un uomo capace di rigenerare la Chiesa cattolica e la società umana nel suo complesso
Quest’ultimo punto di vista si va rafforzando per il fatto che il cardinale Bergoglio, durante il conclave del 2005, fu sostenuto dal cardinale Carlo Maria Martini, morto il 31 agosto del 2012, e la cui scomparsa venne salutata dal GOI, il 12 settembre, con le seguenti parole: «Ora che le celebrazioni retoriche e le fastose condoglianze hanno lasciato il posto al silenzio e al duolo, il Grande Oriente d’Italia saluta con affetto il Fratello Carlo Maria Martini che è salito all’oriente Eterno
E il 28 luglio del 2013, in occasione del decesso del cardinale Ersilio Tonini, massone riconosciuto, il Gran Maestro Gustavo Raffi gli rese omaggio assicurando che piangeva «l’amico, l’uomo del dialogo con i massoni, il maestro del Vangelo sociale. Oggi l’umanità è più povera, al pari della Chiesa cattolica.»; affrettandosi ad aggiungere che, nonostante questa grande perdita «la Chiesa di Papa Francesco è una Chiesa che promette di essere rispettosa dell’alterità e di condividere l’idea che lo Stato laico promuove la pace e la coesistenza delle diverse religioni (!!!)».
Il limpido omaggio tributato a Francesco dal Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia è una testimonianza inquietante riguardo al suo pontificato. Come prova di ciò, e limitandoci solo ad uno dei numerosi testi pontifici riferiti alla massoneria, ecco cosa disse Leone XIII nella sua enciclica Humanum Genus, del 20 aprile 1884: «Ma ai tempi nostri i partigiani della città malvagia, ispirati e aiutati da quella società, che largamente diffusa e fortemente congegnata prende il nome di Società Massonica, pare che tutti cospirino insieme, e tentino le ultime prove. Imperocché senza più dissimulare i loro disegni, insorgono con estrema audacia contro la sovranità di Dio; lavorano pubblicamente e a viso aperto a rovina della Santa Chiesa, con proponimento di spogliare affatto, se fosse possibile, i popoli cristiani dei benefizi recati al mondo da Gesù Cristo nostro Salvatore
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Karina del desierto
Penitencia. Penitencia. Penitencia
Walter
Ricordatevi che la porta è stretta!! Siete ancora in tempo per redimervi!!
Walter
Come non potete ribellarvi?? O siete complici o state con Dio!!
Un altro commento da Walter
Walter
Impattante documento!!! Penso che Bergoglio debba abdicare!!
Sancte Joseph
Un Papa non necessariamente massone ma che sia comodo per i fratelli massoni.